Il sentiero n°633 parte da Ligonchio e passando per la Presa Alta va ai Rifugi Bargetana e Battisti. Alla Presa Alta arriva pure una stradina (7 Km) che parte sempre da Ligonchio. Questa stradina si trova alla fine del paese dopo aver percorso tutta la strada che attraversa il centro abitato provenendo dalla Centrale elettrica. Al parcheggio di Presa Alta ci siamo arrivati in macchina. Poi... ci siamo incamminati su per un sentiero che zigzagando porta subito in alto fino ad incrociarsi col sentiero n°633 proveniente da Ligonchio. Il n°633 si sviluppa principalmente nel bosco. Il sentiero intervalla momenti impegnativi con tratti quasi pianeggianti fino al laghetto del Capriolo. Il fondo è perlopiù di terra battuta coperto da uno strato di foglie che ammortizza il passo. Passato il laghetto del Capriolo il sentiero riparte tutto in salita. Deve arrivare al Passo del Romecchio (m. 1680 circa). Il Passo è percorso anche dal sentiero n°00 che corre in quota raggiungendo il Monte Prado e via via tutte le altre vette che incontra lungo tutto il crinale dell'Appennino Tosco- Emiliano. Poco distante dal Passo del Romecchio - sul sentiero - fa bella mostra di sé la fioritura di Betonica hirsuta tra gli steli secchi d'erba sbattuti dal vento. Ai lati del sentiero grandi spazi ricoperti da cespugli di mirtillo intervallati da piante d'iperico fiorite accompagnano l'escursionista fino al Rifugio Bargetana. Guardando verso l'altro versante della vallata, il Monte Cusna osserva il nostro cammino con sguardo severo e sornione al contempo. Arrivati nei pressi del Rifugio, non ci sembrava vero dopo ore di cammino nel bosco... Oltrepassato il Rifugio Bargetana - ci siamo fermati il minimo indispensabile per richiedere alcune informazioni - abbiamo puntato al Laghetto della Bargetana. L'acqua del lago è trasparente e riflette il colore del cielo. Alcune persone tenevano i piedi a mollo nell'acqua altre semplicemente stavano sdraiate sull'erba attorno al lago. Il Monte Cipolla così come il crinale che dà sul lago sembravano messi lì a guardia di questo tesoro che è il Lago...
Read moreIl Lago Calamone ai piedi del monte Ventasso è uno dei posti più affascinanti dell'Appennino Reggiano. Poco suggerito a cavallo di ferragosto se si vuole godere appieno della sua bellezza e tranquillità e in ogni caso vale sempre la pena di andarci ogni volta che si può. Peccato che al piccolo rifugio ai bordi del laghetto dove mi sono sempre fermato per un bel pranzo in tranquillità o per un po' di gnocco fritto nel pomeriggio non abbiano saputo organizzarsi adeguatamente alla riapertura dopo il lockdown per Covid. Ora tutto viene servito in contenitori di plastica che in un posto come questo, immerso nella natura più incontaminata, si dovrebbe assolutamente evitare e nel giorno che ci sono stato, era la settimana prima di ferragosto, lunga coda sotto il sole con un bigliettino in mano ad aspettare che esca il proprio sacchettino. Allora meglio organizzarsi da soli, si evita la coda e ci si riporta a casa eventuali rifiuti. Nonostante questo il lago Calamone e il monte Ventasso sono un piccolo sogno che in ogni stagione cambia di...
Read moreConoscere l'appennino Reggiano significa poter godere dei bellissimi scenari che vi sono, e alle volte il dispiacere che questi posti non sono pubblicizzati come meriterebbero, neanche moltissimi abitanti della provincia di Reggio Emilia sono a conoscenza delle opportunità che il nostro appennino offre. Sono partito dalle fonti di Cervarezza Terme in mtb, per raggiungere il rifugio Maddalena sotto il monte Ventasso risalendo la carraia di facile percorrenza, e poi ho scoperto dei bellissimi percorso in discesa che ti riportano alla partenza, e se si vuole vi è un servizio navetta per la risalita. poi dopo una giornata in mezzo alla natura, ci si può fermare a cena alla Baita...
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