Fuori per un week end io e mio marito abbiamo passato la domenica mattina a Salerno. Complice la splendida giornata ci siamo goduti una lunga e piacevolissima passeggiata sul lingo mare. Senza accorgecene abbiamo percorso quasi 10 km e che il tempo fosse volato ce lo hanno fatto capire i nostri stomaci che hanno iniziato a brontolare. "Dove andiamo?" è stata la prima e immancabile domanda. Un'occhiata a google maps ci rivela che nelle vicinanze c'è "Scusate il ritardo". Buone recensioni e belle foto, ma nessun dehors...mi scoraggio. Non ci accetteranno mai. Siamo in compagnia della nostra fantastica bulmastiff: 43 kg di "fammilecoccole" che però, a primo impatto, generano timore. Chiamiamo, dice mio marito. E io provo. Con mia grande sorpresa ci dicono sì, Uma sarà bene accetta e quindi ci avviamo. Il ristorante è famoso per la cucina del baccalà. E ovviamente i piatti non deludono. L'antipasto prevede un calzone di pasta cresciuta ripieno di baccalà e rape, delle alici marinate, seppia e cipolla caramenllata, polpo e patate e totanini ripeni di scarola (buonissimi). Io prendo un classico spaghettone alle vongole mentre mio marito si delizia con dei tonnarelli con colatura di alici, noci e fonduta di pecorino. Il trittico di baccalà è un elogio delle preparazioni classiche campane: baccalá con le patate (buono ma non di più), baccalà al sugo (e qui l'asticella della bontà si alza decisamente) e baccalà in pastella (sontuoso). Concludiamo il pasto (io con grande difficoltà ma alla gola non si comanda) con degli ottimi semifreddi preparati da una pasticceria di gragnano. Porzioni grandi e prezzi assolutamente commisurati alla qualità e alla quantità del cibo. Servizio impeccabile che, alla fine, ci ha anche fatto i complimenti per la tranquillità del cane (e per questo meritano un super bonus). Ci torneremo sicuramente e lo consigliamo a tutti