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Château de La Ferté-Vidame — Attraction in Dreux

Name
Château de La Ferté-Vidame
Description
Nearby attractions
Maison Saint-Simon
Pavillon Saint-Dominique, 28340 La Ferté-Vidame, France
Nearby restaurants
Restaurant Les Abrias Du Perche
Rte de la Lande, 28340 La Ferté-Vidame, France
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AUX LAPINS BLEUS
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16 Rue de Laborde, 28340 La Ferté-Vidame, France
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Keywords
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Château de La Ferté-Vidame
FranceCentre-Val de LoireDreuxChâteau de La Ferté-Vidame

Basic Info

Château de La Ferté-Vidame

Pl. du Vieux Marché, 28340 La Ferté-Vidame, France
4.5(344)
Open until 7:00 PM
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spot

Ratings & Description

Info

Cultural
Scenic
Family friendly
Accessibility
attractions: Maison Saint-Simon, restaurants: Restaurant Les Abrias Du Perche
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Reviews

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Maison Saint-Simon

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Maison Saint-Simon

4.8

(10)

Open 24 hours
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Nearby restaurants of Château de La Ferté-Vidame

Restaurant Les Abrias Du Perche

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4.3

(15)

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Reviews of Château de La Ferté-Vidame

4.5
(344)
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5.0
23w

Storia del sito • Un castello è attestato qui già nel 985, con un’importante fortificazione medievale facente capo ai vidami di Chartres  . • Nel XVII secolo divenne dimora dei Saint-Simon, tra cui il celebre diarista Louis de Rouvroy, che qui scrisse gran parte dei suoi ricordi . • Nel 1764, Jean-Joseph de Laborde, ricchissimo banchiere, acquistò la tenuta e demolì il maniero medievale per costruire un sontuoso palazzo classico su progetto dell’architetto Antoine‑Mathieu Le Carpentier, completato nel 1771 . • Il castello contava 167 stanze, una facciata principale di circa 150 m e un giardino all’italiana che si estendeva per circa 860 ettari, paragonabile a Versailles . • Dopo la Rivoluzione del 1789, subì saccheggi e devastazioni; nel XIX secolo vari proprietari tentarono riparazioni, senza però risanare la struttura principale . • Oggi il castello è di proprietà statale (grazie al riacquisto nel 1987 e lavori del 1991), classificato monumento storico – con resti di terrazze, facciate e “petit château” conservati .

⸻

🧱 Architettura e rovine • L’edificio neoclassico presentava una facciata monumentale in briques et pierre, con un corpo centrale sormontato da una cupola ovale, flanqué da due padiglioni laterali anch’essi con cupole . • Le ali, disposte a trapezio e leggermente oblique, delineavano una cour d’honneur di grande ampiezza, protetta da cancelli in ferro battuto raffinati . • Oggi, ciò che rimane è un guscio senza tetto – le immense finestre vuote e le murature decrepite sono diventate simbolo di una bellezza malinconica e romantica . • Il parco conserva l’impianto originario dei viali, canali e specchi d’acqua, creando una potente atmosfera sospesa tra splendore e decadenza ().

⸻

🌿 Esperienza di visita • Camminare tra le rovine in un vasto giardino francese è come entrare in un quadro romantico: silenzio, orizzonti aperti, rovine monumentali che suggeriscono il fasto di un tempo (). • Il Petit Château, antiche scuderie, oggi viene restaurato e destinato a usi culturali, mentre un museo dedicato a Saint-Simon è attivo nel padiglione Saint-Dominique . • Il sito ospita eventi – perfino raduni storici, come il raduno Citroën per il centenario del marchio nel 2019, conferendo nuova vita a questa cornice storica e spettacolare .

⸻

✨ Conclusione

Il Château de La Ferté‑Vidame è un luogo che incanta per la sua doppia anima: da un lato la memoria del potere e dell’opulenza del XVIII secolo; dall’altro, la bellezza struggente delle rovine immerse in un parco grandioso. Se siete affascinati dall’architettura neoclassica, dalla storia dei Saint‑Simon, o dalla poesia malinconica delle rovine romantiche, questo sito merita una visita. Un 5/5 per atmosfera, suggestione e capacità di...

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3.0
2y

Set is a massive grand high walled estate, this is worth a look. Unfortunately, you can't get very close as it is fenced off from the public. No entrance fee. Easy to walk to and park nearby in this sleepy village. Just watch out for the copious piles of dog dirt in the fields as this seems to be the main...

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5.0
6y

The house is in ruines but it's set in a very large park land with lakes and woodland. Get place for a walk. Near by parking and toilets near entrance. There are picknic benches scattered around the park. We picked up a baguette in a local bakers and eat...

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Storia del sito • Un castello è attestato qui già nel 985, con un’importante fortificazione medievale facente capo ai vidami di Chartres  . • Nel XVII secolo divenne dimora dei Saint-Simon, tra cui il celebre diarista Louis de Rouvroy, che qui scrisse gran parte dei suoi ricordi . • Nel 1764, Jean-Joseph de Laborde, ricchissimo banchiere, acquistò la tenuta e demolì il maniero medievale per costruire un sontuoso palazzo classico su progetto dell’architetto Antoine‑Mathieu Le Carpentier, completato nel 1771 . • Il castello contava 167 stanze, una facciata principale di circa 150 m e un giardino all’italiana che si estendeva per circa 860 ettari, paragonabile a Versailles . • Dopo la Rivoluzione del 1789, subì saccheggi e devastazioni; nel XIX secolo vari proprietari tentarono riparazioni, senza però risanare la struttura principale . • Oggi il castello è di proprietà statale (grazie al riacquisto nel 1987 e lavori del 1991), classificato monumento storico – con resti di terrazze, facciate e “petit château” conservati . ⸻ 🧱 Architettura e rovine • L’edificio neoclassico presentava una facciata monumentale in briques et pierre, con un corpo centrale sormontato da una cupola ovale, flanqué da due padiglioni laterali anch’essi con cupole . • Le ali, disposte a trapezio e leggermente oblique, delineavano una cour d’honneur di grande ampiezza, protetta da cancelli in ferro battuto raffinati . • Oggi, ciò che rimane è un guscio senza tetto – le immense finestre vuote e le murature decrepite sono diventate simbolo di una bellezza malinconica e romantica . • Il parco conserva l’impianto originario dei viali, canali e specchi d’acqua, creando una potente atmosfera sospesa tra splendore e decadenza (). ⸻ 🌿 Esperienza di visita • Camminare tra le rovine in un vasto giardino francese è come entrare in un quadro romantico: silenzio, orizzonti aperti, rovine monumentali che suggeriscono il fasto di un tempo (). • Il Petit Château, antiche scuderie, oggi viene restaurato e destinato a usi culturali, mentre un museo dedicato a Saint-Simon è attivo nel padiglione Saint-Dominique . • Il sito ospita eventi – perfino raduni storici, come il raduno Citroën per il centenario del marchio nel 2019, conferendo nuova vita a questa cornice storica e spettacolare . ⸻ ✨ Conclusione Il Château de La Ferté‑Vidame è un luogo che incanta per la sua doppia anima: da un lato la memoria del potere e dell’opulenza del XVIII secolo; dall’altro, la bellezza struggente delle rovine immerse in un parco grandioso. Se siete affascinati dall’architettura neoclassica, dalla storia dei Saint‑Simon, o dalla poesia malinconica delle rovine romantiche, questo sito merita una visita. Un 5/5 per atmosfera, suggestione e capacità di evocare il passato.
Darron HartasDarron Hartas
Set is a massive grand high walled estate, this is worth a look. Unfortunately, you can't get very close as it is fenced off from the public. No entrance fee. Easy to walk to and park nearby in this sleepy village. Just watch out for the copious piles of dog dirt in the fields as this seems to be the main dog walk area.
Alex McMullanAlex McMullan
An interesting relic of France’s revolutionary history set in and expansive and beautiful public park. There are numerous waterways to explore along with a nature trail explaining the work being done to preserve and improve the environment around the château.
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Storia del sito • Un castello è attestato qui già nel 985, con un’importante fortificazione medievale facente capo ai vidami di Chartres  . • Nel XVII secolo divenne dimora dei Saint-Simon, tra cui il celebre diarista Louis de Rouvroy, che qui scrisse gran parte dei suoi ricordi . • Nel 1764, Jean-Joseph de Laborde, ricchissimo banchiere, acquistò la tenuta e demolì il maniero medievale per costruire un sontuoso palazzo classico su progetto dell’architetto Antoine‑Mathieu Le Carpentier, completato nel 1771 . • Il castello contava 167 stanze, una facciata principale di circa 150 m e un giardino all’italiana che si estendeva per circa 860 ettari, paragonabile a Versailles . • Dopo la Rivoluzione del 1789, subì saccheggi e devastazioni; nel XIX secolo vari proprietari tentarono riparazioni, senza però risanare la struttura principale . • Oggi il castello è di proprietà statale (grazie al riacquisto nel 1987 e lavori del 1991), classificato monumento storico – con resti di terrazze, facciate e “petit château” conservati . ⸻ 🧱 Architettura e rovine • L’edificio neoclassico presentava una facciata monumentale in briques et pierre, con un corpo centrale sormontato da una cupola ovale, flanqué da due padiglioni laterali anch’essi con cupole . • Le ali, disposte a trapezio e leggermente oblique, delineavano una cour d’honneur di grande ampiezza, protetta da cancelli in ferro battuto raffinati . • Oggi, ciò che rimane è un guscio senza tetto – le immense finestre vuote e le murature decrepite sono diventate simbolo di una bellezza malinconica e romantica . • Il parco conserva l’impianto originario dei viali, canali e specchi d’acqua, creando una potente atmosfera sospesa tra splendore e decadenza (). ⸻ 🌿 Esperienza di visita • Camminare tra le rovine in un vasto giardino francese è come entrare in un quadro romantico: silenzio, orizzonti aperti, rovine monumentali che suggeriscono il fasto di un tempo (). • Il Petit Château, antiche scuderie, oggi viene restaurato e destinato a usi culturali, mentre un museo dedicato a Saint-Simon è attivo nel padiglione Saint-Dominique . • Il sito ospita eventi – perfino raduni storici, come il raduno Citroën per il centenario del marchio nel 2019, conferendo nuova vita a questa cornice storica e spettacolare . ⸻ ✨ Conclusione Il Château de La Ferté‑Vidame è un luogo che incanta per la sua doppia anima: da un lato la memoria del potere e dell’opulenza del XVIII secolo; dall’altro, la bellezza struggente delle rovine immerse in un parco grandioso. Se siete affascinati dall’architettura neoclassica, dalla storia dei Saint‑Simon, o dalla poesia malinconica delle rovine romantiche, questo sito merita una visita. Un 5/5 per atmosfera, suggestione e capacità di evocare il passato.
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Alex McMullan

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