In the 1770s, Louis Jean Marie de Bourbon, Duke of Penthièvre, was one of the greatest land owners in France prior to the French Revolution. In 1775, the lands of the county of Dreux had been given to Penthièvre by his cousin King Louis XVI. In 1783, Penthièvre sold his domain of Rambouillet to Louis XVI. On November 25 of that year, in a long religious procession, Penthièvre transferred the nine caskets containing the remains of his parents (Louis Alexandre, Count of Toulouse, and Marie Victoire de Noailles), his wife (Princess Maria Teresa Felicitas of Modena) and six of their seven children from the small medieval village church next to the castle in Rambouillet to the chapel of the Collégiale Saint-Étienne de Dreux. Penthièvre died in March 1793, and his body was laid to rest in the crypt beside his parents. On November 21 of that same year, in the midst of the French Revolution, a mob desecrated the crypt and threw the ten bodies into a mass grave in the Chanoines cemetery of the Collégiale Saint-Étienne. In 1816, the Duke of Penthièvre's daughter, the Duchess of Orléans, had a new chapel built on the site of the mass grave of the Chanoines cemetery, as the final resting place for her family. In 1830, Louis Philippe I, King of the French, son of the Duchess of Orléans, embellished and enlarged the chapel which was renamed the Royal Chapel of Dreux, now the necropolis of the Orléans royal family. In 1977, the domain of the chapel was designated by the French government as a partially protected monument historique (national...
Read moreContesto storico Per comprendere la nascita della Cappella Reale di Dreux, occorre risalire al XVIII secolo. All’epoca, la città di Dreux era il cuore di una vasta proprietà appartenente a Louis Jean Marie de Bourbon, duca di Penthièvre, uno degli uomini più ricchi di Francia e discendente legittimato di Luigi XIV tramite il duca del Maine. Egli acquisì il castello di Dreux nel 1775, trasformandolo in una residenza aristocratica e sobria, lontana dal fasto decadente della corte di Versailles. Nel 1783, la sua amata moglie, Maria Teresa Felicita d’Este, morì e fu sepolta nella collegiata di Dreux. Ma durante la Rivoluzione, nel 1793, le tombe della famiglia furono profanate: i resti furono gettati in una fossa comune nel parco del castello. Quel luogo divenne simbolo della violenza rivoluzionaria contro l’aristocrazia.
Nel 1816, con la Restaurazione monarchica, Louise-Marie-Adélaïde de Bourbon, figlia del duca di Penthièvre e madre di Luigi Filippo d’Orléans, decise di espiare quell’oltraggio: fece edificare una cappella in stile neoclassico esattamente sopra la fossa comune, per rendere onore ai suoi antenati. Questo piccolo tempio funebre, opera dell’architetto Léonard Fontaine, doveva essere un luogo intimo di preghiera e memoria, non ancora destinato alla funzione dinastica che avrebbe assunto in seguito. Nel 1830, con l’avvento della Monarchia di Luglio, Luigi Filippo I sale al trono come “Re dei Francesi”. Uomo pragmatico, borghese nello stile, ma ancora legato ai riti monarchici, egli decise di trasformare la cappella in mausoleo ufficiale della sua dinastia, i Borbone-Orléans, ramo cadetto dei Borbone di Francia. I lavori di ampliamento iniziarono nel 1839 e furono affidati a Henri Labrouste, celebre per l’uso innovativo del ferro nell’architettura. Il complesso fu arricchito di una cripta monumentale, destinata ad accogliere tutti i membri della casata. La Cappella di Dreux divenne così l’equivalente orleanista della basilica di Saint-Denis, che restava la necropoli dei re legittimisti (Borbone).
La cappella, dall’esterno sobria, rivela all’interno un fasto controllato, coerente con lo stile “borghese” del re Luigi Filippo.La facciata riprende i canoni del neoclassicismo con un frontone triangolare sorretto da colonne ioniche.La cupola ottagonale domina l’edificio e simboleggia la centralità del potere spirituale. Le vetrate istoriate (XIX sec.) narrano la vita dei santi patroni della dinastia, ma anche episodi della storia orleanista. I monumenti funebri sono realizzati in marmo bianco e scolpiti con estrema finezza, con iscrizioni in latino e simboli cristiani. Sotto l’edificio principale si trova la cripta, luogo silenzioso e austero, dove riposano 75 membri della famiglia reale, tra cui: Luigi Filippo I (traslato qui nel 1876 dal cimitero inglese di Weybridge) La regina Maria Amalia di Borbone-Due Sicilie Il duca di Orléans (Ferdinand-Philippe), figlio prediletto del re, morto in un tragico incidente a cavallo nel 1842. Con la caduta della monarchia nel 1848, la famiglia Orléans fu costretta all’esilio. Ma la cappella, considerata proprietà privata, restò intatta. Dopo il ritorno in Francia nel tardo XIX secolo, la dinastia riprese ad usarla come luogo di sepoltura e memoria. Durante la 2 guerra mondiale, la cappella subì danni, ma fu restaurata nel dopoguerra. Dal 1975 è classificata come Monumento Storico, pur rimanendo proprietà privata della famiglia Orléans. Oggi la Cappella Reale di Dreux non è solo un monumento architettonico e storico. È ancora usata dalla dinastia Orléans per cerimonie private, matrimoni, e sepolture. Il capo attuale della famiglia, Jean d’Orléans, conte di Parigi, vi celebra ogni anno commemorazioni dei suoi antenati.È visitabile in occasione di aperture pubbliche o su prenotazione, ed è considerata uno dei più bei luoghi di arte sacra e memoria storica...
Read moreÉrigée en 1816 à l’emplacement de l’ancienne forteresse des Comtes de Dreux, la Chapelle Saint-Louis de Dreux abrite les sépultures de la Famille de Bourbon-Orléans. Le premier édifice élevé dans un style néo-classique par la duchesse d’Orléans, est ultérieurement agrandi par son fils le Roi Louis-Philippe, dans le style néo-gothique.
À partir de 1830, la chapelle Saint-Louis de Dreux devient la nécropole de la Maison de France. Les gisants de la famille du Roi Louis-Philippe sont commandés aux plus grands noms de la sculpture funéraire du XIXe siècle : Millet, Barre, Lenoir, Pradier et Mercié. C’est ce dernier qui exécute le mausolée du roi et de la reine Marie-Amélie. Le parcours de visite parmi ces tombeaux permet d’évoquer les heures et les malheurs des membres de la Famille de Bourbon-Orléans qui traversent les tumultes du XIXe siècle.
La manufacture de Sèvres a livré ici de splendides vitraux peints et émaillés inspirés des compositions religieuses ou historiques telles que « la vie de Saint-Louis », patron de la chapelle royale. Ingres, Horace Vernet, Hippolyte Flandrin et Larivière ont signé les plus belles œuvres faisant apparaître le fameux « bleu de Sèvres ».
Pour votre information, voici les conseils pratiques pour une bonne visite du site:
Les horaires:
Du 1/04 au 30/06 : 9h30-12h00 et de 13h30-17h30.
Du 01/07 au 31/08 : 9h30-18h00 - Interruption temporaire des visites guidées entre 12h00 et 14h00.
Du 01/09 au 30/09 : 9h30-12h00 et de 13h30-17h30
Dernière admission 30 minutes avant la fermeture du site.
Fermeture hebdomadaire le mardi.
Du 01/10 au 31/03 : Site fermé excepté pour les groupes sur réservation (à partir de 20 personnes).
Tarifs 2019
Pour les individuels :
Adulte, Etudiant, Enfant de 7 à 14 ans. Droit d'accès, visite guidée ou libre avec notice de visite: 8,90 €, 7,20 €, 5,00 €. Droits d'accès & audio-visite: 11,90 €, 10,20 €, 8,00 €. Droits d'accès personne en situation de handicap (audio visite incluse): 6,90 €, 6,00 €, 4,60 €. Droits d'accès accompagnateur de personne en situation de handicap: 6,90 €.
Pour les groupes : (A partir de 20 personnes) Adulte, Etudiant, Enfant de 7 à 14 ans. Droits d'accès & visite guidée: 7.10 €, 7,10 €,5,00 €.
Visite des Origines Castrales: 12,00 €. Gratuités : Enfants
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