Storia del Castello Visconteo
Non si sa con certezza quando fu edificato il Castello di Abbiategrasso, ma i resti di alcune strutture architettoniche fanno supporre che le sue origini risalgano agli inizi del Duecento, per poi essere ampliato e restaurato verso il 1381 su ordine di Gian Galeazzo Visconti.
Verso la seconda metà del Quattrocento il duca di Milano Filippo Maria Visconti fece rimodernare e restaurare l’edificio, facendolo decorare con affreschi e costruire delle nuove bifore.
Nel 1535 la fine della signoria Sforzesca coincise con l’inizio di un lungo periodo di declino per il castello, che arrivò al suo culmine nel 1658, quando il governatore di Milano, temendo un attacco da parte dei Francesi, fece smantellare parte della struttura interna e le mura del perimetro esterno.
In seguito l’edificio diventò una casa da nobile, fino a quando nel 1865 non venne riadattato e restaurato diventando la sede di una scuola. Nel secondo dopoguerra il castello ospitò il museo civico di Abbiategrasso e parte degli uffici comunali fino al 1985, quando iniziarono i lavori di consolidamento e di recupero, che portarono nel 1995 all'insediamento della biblioteca civica Romeo Brambilla nei corpi nord ed est.
Finalmente nel 2002 viene riaperta l'ala ovest, che attualmente ospita le attività culturali e di promozione turistica del territorio, oltre a altri servizi della biblioteca, come quelli destinati ai bambini.
Negli ultimi anni è stata completata la nuova pavimentazione del cortile interno del castello e riqualificate le aree e piazze adiacenti al complesso monumentale.
Originalmente il Castello rappresentava un perfetto esempio di un castello signorile di pianura della Lombardia medievale, con una corte quadrangolare circondata da quattro torri collegati ad altrettanti corpi di fabbrica composti da due piani.
Ma lo stato attuale dell’abitato, che ha subito numerose e radicali ristrutturazioni nel corso dei secoli, è cosi diverso da quello originario che da alcune angolazioni si fatica a riconoscerlo come quello di una volta, ad esempio il cinquecentesco bastione ha subito pesanti modifiche durante la costruzione della ferrovia alla fine dell'Ottocento.
Sul lato ovest troviamo l’ingresso attuale, collocato all’angolo opposto di quello originario. Il cortile è a forma quadrata leggermente irregolare, e vi si possono notare i resti delle arcate gotiche che la circondavano. Posteriore alla struttura originaria e il ponte in mattoni che porta all'interno del castello. Viste dall’esterno le facciate del castello presentano i segni della chiusura e apertura delle finestre che vi si trovavano anticamente.
Sul lato dell'attuale ingresso troviamo delle finestre ad arco, poi murate dando vita ad una facciata di tardo secentesca con una porta poligonale. Nell'angolo sinistro possiamo notare uno scivolo che conduce ai seminterrati dove è stata ricavata un'ala di servizi, mentre l'angolo destro del lato ovest è andato perduto.
Segni di bifore del tardo Trecento e Quattrocento, oggi rifatte o murate, punteggiano il lato nord, mentre nell'angolo nord- ovest vi sono i resti del muro di una torre abbattuta. Nell'angolo opposto troviamo l'unica torre rimasta della costruzione originaria.
Sul lato est, di fronte alla fontana, troviamo le tracce delle antiche merlature e bifore, oltre a una arcata duecentesca con al di sopra il simbolo del biscione visconteo.
Anche se le sale interne hanno subito vari interventi nel corso dei secoli si possono notare delle tracce ancora visibili degli affreschi che le decoravano, tra cui il motto visconteo A bon droit.
Nei locali sotterranei con volte in cotto, che sono stati anch’essi restaurati, vengono spesso allestite mostre e rassegne, soprattutto di pittura...
Read moreIl Castello Visconteo di Abbiategrasso, di matrice duecentesca, fu eretto a partire dal 1381 da Gian Galeazzo Visconti e fatto abbellire dopo il 1438 da Filippo Maria Visconti. Venne strategicamente costruito in asse con il Naviglio Grande e con la strada di collegamento Milano-Vigevano. Prime tracce della presenza di una fortificazione ad Abbiategrasso risalgono all'XI secolo quando l'arcivescovo Ariberto d'Intimiano nel suo testamento parla della presenza di un castello nel borgo.
L'originario fortilizio, venne ampiamente modificato per intervento dei Visconti i quali, dopo aver ottenuto la signoria di Milano, iniziarono i lavori di ampliamento e restauro della struttura a partire dal 1381. Il castello, una volta completato, divenne residenza estiva di alcune duchesse come Bianca di Savoia e Beatrice di Tenda, motivo per cui la rocca venne ingentilita al proprio interno, affrescata e munita di bifore di stile rinascimentale, tratti che donarono alla struttura l'aspetto di una residenza estiva più che di una fortezza medioevale. Al castello di Abbiategrasso, dal suo matrimonio con Galeazzo Sforza nel 1468, risiedette la duchessa consorte Bona di Savoia e sempre qui nel 1469 nacque il duca di Milano Gian Galeazzo Sforza.
Malgrado questo, il castello fu chiamato a svolgere un ruolo di primaria importanza nella vita politica del Ducato di Milano per tutto il XV secolo sino al 1635, quando la struttura perse la sua importanza.
Il castello venne quindi smantellato a partire dal 1668 per ordine del Governatore di Milano per impedire che esso cadesse nelle mani dei francesi durante gli scontri. Successivamente i resti del castello furono adibiti a residenza privata sino al 1865 quando il complesso venne donato dai proprietari alla cittadinanza per essere adibito, in un primo momento a scuola e poi per essere utilizzato come sede di alcune associazioni del territorio abbiatense.
Nel 1995 la struttura del castello è stata completamente restaurata, recuperando anche gli antichi affreschi e i graffiti, inaugurandovi anche la biblioteca civica intitolata a Romeo Brambilla.
La struttura del castello è molto semplice, a pianta quadrangolare, circondata da un fossato, con torri poste agli angoli del medesimo, ma dotata anche di un gustoso cortile porticato in stile. Malgrado questo la struttura è molto differente dall'originaria: ovunque si vedono i segni degli interventi di consolidamento adoperati dai proprietari nel corso dei secoli.
Gli interni sono arricchiti da affreschi originali di diverse epoche, ove è possibile leggere anche il motto visconteo "A bon droit". Curiosa è anche l'ala est, ultimo piano, un tempo destinata a carcere, dove ancora si possono ammirare i graffiti dei prigionieri che vi furono...
Read moreUn Castello Visconteo dove ho passato molti fine settimana da piccino con la famiglia. Ciò che appare oggi è il risultato di parecchie modifiche e.. Smantellamenti avvenuti nel tempo.. paradossalmente per farlo arrivare fino a noi oggi. Eppure nel passato è stato di notevole prestigio La sua era una classica forma quadrata con l'immancabile fossato, e Torri. Il Castello situato in un punto di importanza strategica, in asse con il Naviglio Grande e con la strada di collegamento Milano-Vigevano, fu chiamato a svolgere un ruolo di primaria importanza nella vita politica del Ducato di Milano per tutto il XV secolo sino al 1635, finchè appunto non perse la sua valenza strategica e quindi fu inevitabile "ridimensionarne" la superficie, ridisegnandone poi anche il senso stesso del suo essere un Castello. Dopo gli interventi effettuati negli anni '90 diciamo che gli si è tornato a dar un pò del suo vecchio lustro.. con annessa biblioteca ed il recupero di varie opere al suo interno. Nei pressi un parco/giardino che ho consumato, un tempo, anche con la presenza di vari animali particolari.. ma in gabbia, che successivamente sono Stati portati altrove. Resta il fatto che una città già bella, è stata sicuramente arricchita dalla presenza e la Magia, di un importante...
Read more