La Riserva Naturale del Monte Rufeno, situata nel territorio del Comune di Acquapendente, al confine tra Lazio, Umbria e Toscana, è un'area protetta che si estende su circa 3.000 ettari. Istituita nel 1983, questa riserva fa parte del sistema delle aree protette del Lazio e mira a proteggere e valorizzare un paesaggio collinare ricco di biodiversità, caratterizzato da estesi boschi dominati da querceti misti, macchia mediterranea e rimboschimenti di conifere. Il territorio della riserva, attraversato dal fiume Paglia, presenta una varietà di ambienti naturali che ospitano una ricca flora e fauna. Tra le specie vegetali più rappresentative si trova la rarissima erba scopina (Hottonia palustris), presente in una sola "troscia" all'interno della riserva, e la crespolina etrusca (Santolina etrusca). La fauna è altrettanto varia, con la presenza di mammiferi come il daino e il cinghiale, oltre a numerosi uccelli nidificanti, tra cui rapaci come falchi pecchiaioli, sparvieri e nibbi bruni. La riserva offre diverse opportunità per l'educazione ambientale e il turismo sostenibile, con itinerari escursionistici, sentieri-natura e piste ciclabili che permettono di esplorare l'area e apprezzarne le bellezze naturali3. Tra i punti di interesse si segnalano Torre Alfina, il Mulino del Subissone, la Basilica Cattedrale del Santo Sepolcro e la Cripta della Basilica del Santo Sepolcro, che arricchiscono l'offerta culturale della riserva. La gestione della riserva ha portato alla ristrutturazione di antichi casali, un tempo abitati da contadini, che oggi sono utilizzati come museo e centro di formazione per studi ambientali, contribuendo alla conservazione del patrimonio architettonico e culturale del territorio. Inoltre, la riserva è stata certificata EMAS dal 2012, riconoscimento che attesta l'impegno nella gestione sostenibile dell'area protetta. La Riserva Naturale del Monte Rufeno rappresenta quindi un esempio significativo di come la tutela dell'ambiente possa coniugarsi con la valorizzazione del patrimonio culturale e la promozione di un turismo rispettoso...
Read moreBellissimo, con molti percorsi ben segnalati. Una passeggiata nei boschi con possibilità di riposare e mangiare in varie aree attrezzate con tavoli e panche. Ci sono varie entrate, noi siamo arrivati da Valentano, preso il bivio per Allerona e subito dopo il secondo bivio per Allerona c'è un parcheggio a destra prendendo una strada sterrata per pochi metri. Di lì abbiamo seguito le indicazioni per Monte Rufeno, percorso 101,che per un bel tratto coincide con il percorso dei Briganti. Alcuni tratti sono su strada sterrata altri nel bosco. Percorso facile. Arrivati all'Osservatorio siamo scesi dalla parte opposta dell'arrivo seguendo le indicazioni per l'innesto al percorso 101, la parte più bella della passeggiata, interamente nel bosco fino all'ultimo tratto percorso all'andata. In tutto 3 ore più le varie soste. Il nostro cane è impazzito...
Read moreUn luogo incantevole, suggestivo e ricco di tante specie vegetali e animali ideale per trascorrere delle esperienze in pieno relax e a diretto contatto con la natura. Degni di nota sono senz'altro i Casali che popolano la Riserva con il loro aspetto ottocentesco oggi adibiti a rifugi escursionistici (Casale Tigna), a musei (Canale Felceto, Museo delle Tradizioni Contadine) o a strutture per vacanze di gruppo che ricalcano l'organizzazione degli antichi monasteri (Casale Marzapalo). La particolare posizione geografica la rende un luogo affascinante denominato "il Triangolo Benedetto d'Italia" perché a cavallo fra tre regioni: Lazio,...
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