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Castle Agazzano — Attraction in Agazzano

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Castle Agazzano
Description
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Nearby restaurants
Palazzo dei Camini
Via del Mercato, 10, 29010 Agazzano PC, Italy
La Rustica
Piazza Europa, 13, 29010 Agazzano PC, Italy
Ristorante Fricando'
Piazza Europa, 26, 29010 Agazzano PC, Italy
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Castle Agazzano tourism.Castle Agazzano hotels.Castle Agazzano bed and breakfast. flights to Castle Agazzano.Castle Agazzano attractions.Castle Agazzano restaurants.Castle Agazzano travel.Castle Agazzano travel guide.Castle Agazzano travel blog.Castle Agazzano pictures.Castle Agazzano photos.Castle Agazzano travel tips.Castle Agazzano maps.Castle Agazzano things to do.
Castle Agazzano things to do, attractions, restaurants, events info and trip planning
Castle Agazzano
ItalyEmilia-RomagnaAgazzanoCastle Agazzano

Basic Info

Castle Agazzano

Via del Castello, 4, 29010 Agazzano PC, Italy
4.3(449)
Closed
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spot

Ratings & Description

Info

Cultural
Scenic
Family friendly
Accessibility
attractions: , restaurants: Palazzo dei Camini, La Rustica, Ristorante Fricando'
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Phone
+39 348 261 8247
Website
castellodiagazzano.com
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FriClosedClosed

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Fri, Dec 5 • 3:00 PM
Piazza Cavalli, 29121 Piacenza
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Le Donne che fecero Piacenza: Storie di Coraggio, Intrighi e Passioni
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Sun, Dec 7 • 2:30 PM
29 Piazza della Cittadella, 29100 Piacenza
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Oreum gravel 4° edizione
Oreum gravel 4° edizione
Mon, Dec 8 • 8:00 AM
61 Piazza Mercato, 26863 Orio Litta
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Palazzo dei Camini

La Rustica

Ristorante Fricando'

Palazzo dei Camini

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4.6

(306)

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La Rustica

La Rustica

4.4

(305)

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Ristorante Fricando'

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4.7

(160)

$$

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CristianCristian
Le origini del complesso fortificato risalgono al XIII secolo per volontà di Giovanni Scotti che fece di Agazzano il centro dei possedimenti famigliari[1]. A partire dal XIV secolo si assistette all'accrescimento della potenza della famiglia Scotti, che aveva costruito la propria fortuna su traffici mercantili, tramite una compagnia, la Societas Scotorum che da Genova raggiunge le principali piazze dell'Europa e del vicino e medio oriente[2]. L'aumento del potere famigliare permise il parallelo accrescimento dell'importanza del centro di Agazzano, piccola capitale del feudo che, tuttavia, non divenne mai un importante centro a livello politico a causa della posizione decentrata[2]. All'inizio del secolo il figlio di Giovanni, Alberto Scotti, che fu anche capace di diventare signore di Piacenza e, per un breve periodo, Milano, fece completare i lavori di costruzione[1]. Nel settembre 1412 il castello, insieme a diverse altre proprietà della famiglia Scotti tra cui il castello di Sarmato e il feudo di Castel San Giovanni, venne confiscato ai fratelli Alberto, Pietro e Giovanni Scotti da parte del duca di Milano Filippo Maria Visconti e assegnato a Bartolomeo e Filippo Arcelli che avevano accusato gli Scotti di essere parte di una ribellione antiviscontea, fortemente avversata dagli Arcelli, i quali detenevano numerose proprietà nella vicina val Tidone[3]. Tre anni più tardi, i fratelli Scotti riuscirono a dimostrare la loro estraneità dalle accuse mosse dagli Arcelli, riottenendo i loro feudi; tra questi non era incluso, però, il castello di Agazzano, entrato a far parte dei beni della famiglia Figliagaddi[4], che venne riacquistato dal conte Alberto Scotti nel luglio 1431[3]. La ricostruzione vera e propria del complesso risale al 1475 quando la famiglia Scotti, dopo che un incendio aveva pesantemente danneggiato il castello medievale[5], avviò la realizzazione di un complesso a scopo difensivo formato da due edifici contigui: il castello e la rocca[2]. I lavori portarono l'aspetto del complesso verso uno stile prettamente rinascimentale, attento ai dettami dell'estetica, ingentilendo i caratteri tipicamente militari[5]. In questo periodo la famiglia Scotti si unì con la famiglia Gonzaga per mezzo del matrimonio del conte di Vigoleno Giovanni Maria Scotti con Luigia Gonzaga di Novellara, come testimoniato dalla presenza all'interno del complesso dei simboli di entrambe le casate[5]. Nel 1529 il castello venne conquistato da parte di Pier Maria Scotti detto il Buso che era dovuto ricorrere all'utilizzo di alcuni pezzi di artiglieria per espugnare il forte, di proprietà del conte Giuseppe Scotti. In seguito alla conquista Pier Maria saccheggiò la zona depredando diverso materiale. Tuttavia, lo Scotti venne ucciso poco dopo da Astorre Visconti, un fuoriuscito milanese che aveva stretto con lui un rapporto di alleanza, il quale si era sentito tradito da Pier Maria durante la divisione di quanto saccheggiato[3]. Dopo l'uccisione, il cadavere venne gettato dal Visconti nel fossato del castello, tuttavia, esso non venne mai più ritrovato[5].
superferro 92superferro 92
È il primo castello che visito che è un mix tra il medioevale ed il moderno. Diversamente da altri castelli che ho potuto visitare, questo è suddiviso in 2 pezzi. Il primo è la Rocca di difesa (che però ha svolto la funzione per tanti anni anche di residenza della famiglia) ed è molto interessante in quanto non siamo proprio in collina ma è comunque situata in 1 zona ben difesa. È tenuta molto bene, e la cosa che mi ha sorpreso è stato sicuramente lo ‘scaldavivande’ medioevale (l’antenato del nostro forno a microonde) e là torre di guardia. Perché ho detto la torre di guardia? Perché è la 1 torre di guardia che di fatto non ha una scala di ingresso, ma bensì era composta di alcuni scalini in muratura ma per accedervi serviva anche 1 scala in legno che poi veniva rimossa (però non vi dico altro perché il perché è da scoprire andando a visitare la struttura; anche la torre ha 1 peculiarità interessante che si trova appena sotto la zona di vedetta (serviva per fare da mangiare per i soldati….e non l’ho mai vista in nessuna torre di guardia che ho potuto visitare). Interessante anche vedere come erano fatti i bagno in epoca medioevale e come funzionavano. La parte diciamo ‘moderna’ è situata nel castello quindi il 2 pezzo della struttura (prima erano collegati), perché rimarrete stupiti dalle sale interne del castello. Sono bellissime e vi colpiranno soprattutto perché non vi aspettate una tale pittura stile pareti all’interno di 1 castello. Sono belle, ricche di dettaglio, sono originali del rinascimento e sono conservate in modo egregio. Nel complesso la struttura è tenuta molto bene e la guida è stata molto esaustiva ed ha spiegato molto bene la storia della struttura (quindi i miei complimenti) Il tour costa 8,50€ interno e con la card dei castelli del ducato o con la tessera fai si possono avere sconti di 1/2€. C’è anche la possibilità di soggiornare in 1 stanza all’interno della Rocca e se e quando si soggiornerà, sarete gli unici ad essere all’interno della Rocca (però non so dirvi il costo). In conclusione posso consigliare di visitare questa struttura perché sembra in apparenza non dire niente, invece ha tanto da dire.
Gabriel Mihai DamianGabriel Mihai Damian
Castello di Agazzano in Italy is a beautifully preserved fortress that seamlessly blends medieval and Renaissance architecture. Surrounded by gardens, this historic castle offers a glimpse into the past with its impressive interiors. The guided tours are informative, bringing the castle's rich history to life. Whether you're exploring its grand halls or enjoying the courtyard.
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Le origini del complesso fortificato risalgono al XIII secolo per volontà di Giovanni Scotti che fece di Agazzano il centro dei possedimenti famigliari[1]. A partire dal XIV secolo si assistette all'accrescimento della potenza della famiglia Scotti, che aveva costruito la propria fortuna su traffici mercantili, tramite una compagnia, la Societas Scotorum che da Genova raggiunge le principali piazze dell'Europa e del vicino e medio oriente[2]. L'aumento del potere famigliare permise il parallelo accrescimento dell'importanza del centro di Agazzano, piccola capitale del feudo che, tuttavia, non divenne mai un importante centro a livello politico a causa della posizione decentrata[2]. All'inizio del secolo il figlio di Giovanni, Alberto Scotti, che fu anche capace di diventare signore di Piacenza e, per un breve periodo, Milano, fece completare i lavori di costruzione[1]. Nel settembre 1412 il castello, insieme a diverse altre proprietà della famiglia Scotti tra cui il castello di Sarmato e il feudo di Castel San Giovanni, venne confiscato ai fratelli Alberto, Pietro e Giovanni Scotti da parte del duca di Milano Filippo Maria Visconti e assegnato a Bartolomeo e Filippo Arcelli che avevano accusato gli Scotti di essere parte di una ribellione antiviscontea, fortemente avversata dagli Arcelli, i quali detenevano numerose proprietà nella vicina val Tidone[3]. Tre anni più tardi, i fratelli Scotti riuscirono a dimostrare la loro estraneità dalle accuse mosse dagli Arcelli, riottenendo i loro feudi; tra questi non era incluso, però, il castello di Agazzano, entrato a far parte dei beni della famiglia Figliagaddi[4], che venne riacquistato dal conte Alberto Scotti nel luglio 1431[3]. La ricostruzione vera e propria del complesso risale al 1475 quando la famiglia Scotti, dopo che un incendio aveva pesantemente danneggiato il castello medievale[5], avviò la realizzazione di un complesso a scopo difensivo formato da due edifici contigui: il castello e la rocca[2]. I lavori portarono l'aspetto del complesso verso uno stile prettamente rinascimentale, attento ai dettami dell'estetica, ingentilendo i caratteri tipicamente militari[5]. In questo periodo la famiglia Scotti si unì con la famiglia Gonzaga per mezzo del matrimonio del conte di Vigoleno Giovanni Maria Scotti con Luigia Gonzaga di Novellara, come testimoniato dalla presenza all'interno del complesso dei simboli di entrambe le casate[5]. Nel 1529 il castello venne conquistato da parte di Pier Maria Scotti detto il Buso che era dovuto ricorrere all'utilizzo di alcuni pezzi di artiglieria per espugnare il forte, di proprietà del conte Giuseppe Scotti. In seguito alla conquista Pier Maria saccheggiò la zona depredando diverso materiale. Tuttavia, lo Scotti venne ucciso poco dopo da Astorre Visconti, un fuoriuscito milanese che aveva stretto con lui un rapporto di alleanza, il quale si era sentito tradito da Pier Maria durante la divisione di quanto saccheggiato[3]. Dopo l'uccisione, il cadavere venne gettato dal Visconti nel fossato del castello, tuttavia, esso non venne mai più ritrovato[5].
Cristian

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È il primo castello che visito che è un mix tra il medioevale ed il moderno. Diversamente da altri castelli che ho potuto visitare, questo è suddiviso in 2 pezzi. Il primo è la Rocca di difesa (che però ha svolto la funzione per tanti anni anche di residenza della famiglia) ed è molto interessante in quanto non siamo proprio in collina ma è comunque situata in 1 zona ben difesa. È tenuta molto bene, e la cosa che mi ha sorpreso è stato sicuramente lo ‘scaldavivande’ medioevale (l’antenato del nostro forno a microonde) e là torre di guardia. Perché ho detto la torre di guardia? Perché è la 1 torre di guardia che di fatto non ha una scala di ingresso, ma bensì era composta di alcuni scalini in muratura ma per accedervi serviva anche 1 scala in legno che poi veniva rimossa (però non vi dico altro perché il perché è da scoprire andando a visitare la struttura; anche la torre ha 1 peculiarità interessante che si trova appena sotto la zona di vedetta (serviva per fare da mangiare per i soldati….e non l’ho mai vista in nessuna torre di guardia che ho potuto visitare). Interessante anche vedere come erano fatti i bagno in epoca medioevale e come funzionavano. La parte diciamo ‘moderna’ è situata nel castello quindi il 2 pezzo della struttura (prima erano collegati), perché rimarrete stupiti dalle sale interne del castello. Sono bellissime e vi colpiranno soprattutto perché non vi aspettate una tale pittura stile pareti all’interno di 1 castello. Sono belle, ricche di dettaglio, sono originali del rinascimento e sono conservate in modo egregio. Nel complesso la struttura è tenuta molto bene e la guida è stata molto esaustiva ed ha spiegato molto bene la storia della struttura (quindi i miei complimenti) Il tour costa 8,50€ interno e con la card dei castelli del ducato o con la tessera fai si possono avere sconti di 1/2€. C’è anche la possibilità di soggiornare in 1 stanza all’interno della Rocca e se e quando si soggiornerà, sarete gli unici ad essere all’interno della Rocca (però non so dirvi il costo). In conclusione posso consigliare di visitare questa struttura perché sembra in apparenza non dire niente, invece ha tanto da dire.
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Le origini del complesso fortificato risalgono al XIII secolo per volontà di Giovanni Scotti che fece di Agazzano il centro dei possedimenti famigliari[1].

A partire dal XIV secolo si assistette all'accrescimento della potenza della famiglia Scotti, che aveva costruito la propria fortuna su traffici mercantili, tramite una compagnia, la Societas Scotorum che da Genova raggiunge le principali piazze dell'Europa e del vicino e medio oriente[2]. L'aumento del potere famigliare permise il parallelo accrescimento dell'importanza del centro di Agazzano, piccola capitale del feudo che, tuttavia, non divenne mai un importante centro a livello politico a causa della posizione decentrata[2]. All'inizio del secolo il figlio di Giovanni, Alberto Scotti, che fu anche capace di diventare signore di Piacenza e, per un breve periodo, Milano, fece completare i lavori di costruzione[1].

Nel settembre 1412 il castello, insieme a diverse altre proprietà della famiglia Scotti tra cui il castello di Sarmato e il feudo di Castel San Giovanni, venne confiscato ai fratelli Alberto, Pietro e Giovanni Scotti da parte del duca di Milano Filippo Maria Visconti e assegnato a Bartolomeo e Filippo Arcelli che avevano accusato gli Scotti di essere parte di una ribellione antiviscontea, fortemente avversata dagli Arcelli, i quali detenevano numerose proprietà nella vicina val Tidone[3].

Tre anni più tardi, i fratelli Scotti riuscirono a dimostrare la loro estraneità dalle accuse mosse dagli Arcelli, riottenendo i loro feudi; tra questi non era incluso, però, il castello di Agazzano, entrato a far parte dei beni della famiglia Figliagaddi[4], che venne riacquistato dal conte Alberto Scotti nel luglio 1431[3].

La ricostruzione vera e propria del complesso risale al 1475 quando la famiglia Scotti, dopo che un incendio aveva pesantemente danneggiato il castello medievale[5], avviò la realizzazione di un complesso a scopo difensivo formato da due edifici contigui: il castello e la rocca[2]. I lavori portarono l'aspetto del complesso verso uno stile prettamente rinascimentale, attento ai dettami dell'estetica, ingentilendo i caratteri tipicamente militari[5]. In questo periodo la famiglia Scotti si unì con la famiglia Gonzaga per mezzo del matrimonio del conte di Vigoleno Giovanni Maria Scotti con Luigia Gonzaga di Novellara, come testimoniato dalla presenza all'interno del complesso dei simboli di entrambe le casate[5].

Nel 1529 il castello venne conquistato da parte di Pier Maria Scotti detto il Buso che era dovuto ricorrere all'utilizzo di alcuni pezzi di artiglieria per espugnare il forte, di proprietà del conte Giuseppe Scotti. In seguito alla conquista Pier Maria saccheggiò la zona depredando diverso materiale. Tuttavia, lo Scotti venne ucciso poco dopo da Astorre Visconti, un fuoriuscito milanese che aveva stretto con lui un rapporto di alleanza, il quale si era sentito tradito da Pier Maria durante la divisione di quanto saccheggiato[3]. Dopo l'uccisione, il cadavere venne gettato dal Visconti nel fossato del castello, tuttavia, esso non venne mai più...

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20w

Ho avuto l'opportunità di visitare il complesso del Castello e Rocca di Anguissola, esplorando sia la villa adiacente che la rocca vera e propria. La villa si è distinta per i suoi affreschi. Nonostante non abbiano subito interventi di restauro, questi dipinti hanno mantenuto una notevole integrità, conservando la vividezza dei colori e la loro originaria bellezza. Questa caratteristica contribuisce a rendere la visita della villa particolarmente suggestiva. La rocca, d'altra parte, appare ben mantenuta nella sua struttura esterna e nelle sue aree comuni. Tuttavia, l'interno si presenta piuttosto spoglio, privo di arredi o esposizioni significative che possano arricchire l'esperienza di visita. Nonostante ciò, la conservazione generale della struttura è apprezzabile. Durante la visita, la guida si è dimostrata molto competente e chiara nelle spiegazioni, fornendo un supporto informativo valido e contribuendo positivamente alla comprensione della storia e delle caratteristiche del luogo. Nel complesso, il Castello e Rocca di Anguissola offre uno spaccato interessante della storia locale, con la villa che emerge per la conservazione dei suoi elementi artistici e la rocca che testimonia un'attenta manutenzione...

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