Il Museo della Civiltà Contadina del Friuli Imperiale è stato fondato nel 1992, allo scopo di preservare la memoria di quella che fu la vita quotidiana e la cultura materiale nel Friuli orientale, in particolare nelle Contee di Gorizia e Gradisca, dal 1500 al 1918 durante il dominio asburgico. Grazie ad un’intesa attività di ricerca, lasciti, acquisizioni e prestiti, il patrimonio in esso custodito è divenuto la collezione etnografica privata più grande della regione. Il museo è ospitato all’interno di un’azienda agricola a corte chiusa, composta da differenti fabbricati di epoche diverse, il cui nucleo storico risale al 1700. Gli spazi di notevoli dimensioni accolgono una raccolta di quasi 20.000 pezzi di natura diversa, suddivisi in trenta sezioni tematiche, che raccontano le variegate attività del mondo contadino, i lavori manuali e aspetti della vita domestica grazie alla ricostruzione di alcuni ambienti.
I manufatti tessili del Museo
La campagna di catalogazione condotta dal Centro regionale nel 2001 ha preso in considerazione la sezione più rilevante del museo, quella dedicata ai lavori femminili. Grazie infatti alla partecipazione delle famiglie benemerite, il museo conserva un’interessante raccolta di tessili, costituita da ricami, biancheria intima femminile e maschile, corredi da letto e da cucina, la maggior parte dei quali di produzione domestica locale, databili tra la fine dell’800 e i primi decenni del secolo successivo. Il pezzo più antico conservato è un cuscino portaspilli confezionato in velluto grigio, con ricamo a punto croce in fili di lana, raffigurante un vaso di fiori di diversi colori, realizzato nel primo decennio dell’800. Significativi per la loro rarità sono inoltre un costume da bagno maschile in maglina di lana nera e bianca, di fattura triestina, e alcune cuffie da mare e cuffie da notte maschili, entrambe di manifattura domestica dei primi decenni del ‘900.
Fonte:...
Read moreIl Museo della Civiltà Contadina di Aiello del Friuli è proprio un gioiellino. C'è tutta la storia di un tempo, le arti ed i mestieri dell'epoca, dal falegname, al fabbro, dal cappellaio al materrassaio, dal medico al facchino e chi più ne ha più ne metta. Sono poi state ricreate le varie stanze di una casa: la cucina con lo spargher ed i suoi utensili, il bagno, la camera da letto, i giochi dei bambini, la lavanderia etc. E c'era anche il sarto, con le sue macchine da cucire Singer, la ricamatrice, il vignaiolo etc. Se siete in zona non potete perdervi la visita al museo. E tra l'altro all'esterno nel cortile, dipinte sulla facciata potrete osservare varie meridiane. Perché, per chi ancora non lo sapesse, Aiello del Friuli è il paese delle meridiane. Infatti sono sparse per il paese dipinte su varie case. Ne consiglio la visita a...
Read moreInteresting museum and lots of sundials around and on the museum biildings. Its worth to walk around the town and discovere more sundials on...
Read more