🏞️Parco da visitare assolutamente se si è ad Alghero, sia per chi ama il trekking e sia per chi ha piacere di una giornata un po’ diversa dal solito. 🥾 Non sottovalutate questo parco perché noi l’abbiamo visitato l’ultimo giorno che avevamo a disposizione e ci siamo pentiti: saremmo voluti stare molto di più! Se state ad Alghero, arriverete all’ingresso percorrendo la strada che porterà alle grotte di Nettuno. 🧜🏻♂️ Troverete poche indicazioni e sembra quasi un’area privata l’entrata, ma non vi preoccupate: se vedete il cartello “le Prigionette” siete nel posto giusto e potete entrare. Fermatevi all’altezza della reception sulla destra e chiedete come fare ad entrare, perché avrete bisogno del biglietto per voi e per la macchina. 🎫 🚙 Esiste la possibilità di noleggio golf-kart elettrici o biciclette elettriche 🚲(che però a giugno 2023 non erano disponibili). Se entrate con l’auto sappiate che la strada sarà tutta sterrata ma di facile percorrenza. Conviene andare molto lenti per godersi paesaggio e vedere meglio gli animali, ma potrete arrivare solo fino ad un certo punto del parco. Oltre sarete obbligati a proseguire a piedi. 🅿️ Ma non preoccupatevi: parcheggiatevi lì perché a 20 min di camminata c’è una scogliera meravigliosa. È quella che vedete in foto. Ovviamente: fate attenzione. È molto pericoloso avvicinarsi al bordo, soprattutto per i bambini o persone anziane, perché è pieno di rocce dalle forme irregolari che mon offrono superfici d’appoggio facili. Per cui godetevi il tutto ma in sicurezza. Il tragitto in macchina è composto da una fittissima vegetazione da dove abbiamo visto spuntare più volte dei daini e anche un piccolo cucciolo. 🫶🦌 Abbiamo visto poi tartarughe🐢, cinghiali 🐗 ma soprattutto gli asinelli🫏! Che ci han fatto molto ridere dato che alla reception vi diranno: “se incontrate degli animali, non toccateli!”. Peccato che questa regola gli asini non la conoscono e si avvicineranno per farsi accarezzare senza timore. Quando abbiamo ammesso di aver accarezzato due o tre di loro ci han detto: “ah si, per gli asini quella regola quasi non vale. Loro fanno quello che vogliono!” 🤣 Per cui per noi è stata un’esperienza bellissima. Basta saper rispettare le regole del parco e la natura per goderselo a pieno. Magari passate al mattino o verso sera ma sappiate che il parco chiude molto presto, alle 18:30. E in più è estremamente caldo lì, anche se ci sono zone d’ombra ma evitate di andarci a mezzogiorno di agosto. Comunque il parco è esplorabile liberamente ed è molto ma molto selvaggio. Se non siete abituati ad orientarvi non addentratevi troppo e seguite la mappa che vi daranno gli addetti. I percorsi sono molti e se avete affittato la golf-kart elettrica avrete accesso a più aree al suo interno. Esperienza per noi super positiva ed emozionante. Non...
Read moreL’oasi naturale di Porto Conte è anche denominata “Le Prigionette”, dal nome della colonia penitenziaria di cui faceva parte. Il Parco è una vetrina naturale di paesaggi e passaggi bellissimi, circondato da una folta vegetazione e da una ricca fauna. Un’area naturale dove domina la pietra, il carsismo, alte falesie a picco sul mare e la macchia mediterranea. Mirto, cisto, leccio, palme nane (in passato dalle sue foglie si producevano cesti, corde, stuoie), euforbia, il corbezzolo o albero delle merendine (tante volte ci ha fornito le sue colorate bacche commestibili) e il fiordaliso spinoso, arbusto radicante presente solo in Sardegna nelle zone di Capo Caccia, punta Giglio e isole di Asinara e Tavolara. Ma senza dubbio a dare maggiore bellezza a questo particolare eden, sono le tre note base dei profumi caratteristici della Sardegna: il lentisco e il ginepro, legni dall'intenso profumo aromatico tanto descritti da Grazia Deledda in canne al vento, e l’elicriso, saporito compagno della tavola algherese. Consiglio di gustare il Menjar Blanc, “il biancomangiare sardo”, come crema di latte addensato molto simile al budino (con frutti di bosco o limone), come torta o con le Tabaqueres, i tipici ravioli a forma di mezza luna ripieni della bianca crema. Lungo le bianche falesie, su grotte e anfratti, nidificano numerose specie di uccelli marini. Questo è il regno del gabbiano reale, delle berte, del falco pellegrino, del piccione selvatico, dei rondoni e del corvo imperiale. Se nell'area più inaccessibile della foresta demaniale, Punta Cristallo, imponente e spettacolare (326 mt.), è possibile vedere gli straordinari voli dell’animale simbolo del parco, il Grifone (presente unicamente in Sardegna), nel mezzo della folta macchia mediterranea è facile incontrare cinghiali, volpi, lepri, conigli, donnole e il piccolo riccio di maccia. Una parte più piccola del parco è anche conosciuta come Arca di Noè, per l’introduzione in passato di alcuni animali non autoctoni, il muflone, i daini, i cavallini della Giara di Gesturi e i bianchi asinelli dell’isola dell’Asinara, tutti allo stato brado (incontrarli è facile). I punti più panoramici della Riserva sono: punta della Ghisciera (gesso in algherese-catalano), monte Timidone e Cala della Barca. Per visitare l’Oasi e possibile consultare cartine, percorsi, segnaletica e cartellonistica. Un patrimonio naturalistico straordinario, da scoprire ed esplorare, bellissimo. Attrezzato con tavoli e panche. Biglietto ingresso 3€. Consentito l’accesso con auto (5 euro) o possibilità noleggio macchine elettriche, con accesso per sentierino finale verso la vetta di monte Timidone (20 euro due ore, quattro posti). Wikiloc, traccia percorso...
Read moreSiamo stati all'Oasi ieri mattina per far trascorrere due ore piacevoli alle bambine ma purtroppo è stata un'esperienza assolutamente NEGATIVA a causa di totale assenza organizzativa, a mio parere. Abbiamo noleggiato una macchinina per fare il giro in maniera più agevole..vista anche l'ora calda. Dopo i primi 10 min, alla prima salita incontrata, la macchinina si è fermata. Sembrava un problema di batteria o comunque di scarsa potenza. Siamo scese noi tre lasciando solo mio marito alla guida e dopo qualche secondo è ripartita. Si è però rifermata pochi secondi dopo e a quel punto ho provato a chiamare i due numeri indicati nel biglietto per entrare..non essendoci linea ci siamo spostati a piedi e una volta trovato il segnale un num non rispondeva mentre l altro era sempre occupato. Non riuscendo a metterci in contatto con nessuno abbiamo fatto alcuni tentativi tra retro e spegni/accendi e la macchina è ripartita. Abbiamo seguito a piedi il mezzo e siamo risaliti poco dopo in prossimità di una discesa. Abbiamo percorso poi la strada in velocità senza soste fino ad un piazzale con la casina di legno.. e qui si è rifermata definitivamente. Ricomincio i tentativi di telefonare e mi viene risposto che avrebbero mandato qualcuno a prenderci. Pur essendo in prossimità di una terrazza naturale che si affacciava sul mare per correttezza non ci siamo allontanati dalla macchinina, presupponendo un intervento tempestivo..visto il disagio. Invece non solo ho dovuto richiamare perché dopo 15 min non si era presentato nessuno...ma ci hanno raggiunto dopo 40 min dalla telefonata! Per fortuna non avevamo seriamente bisogno! È gravissimo. Non solo lungo il percorso non c'è linea telefonica in diversi tratti, ma non c'è un canale diretto con la biglietteria e comunque non c'è personale che possa aiutarti!! Ripeto per fortuna non c'era un problema serio. Fatto sta che abbiamo perso 2 ore, non abbiamo visto nemmeno l'ombra di un animale e siamo venuti via solo alterati e con le bambine deluse. Aggiungo per correttezza che siamo stati rimborsati per intero ( 30 euro) ma su nostra richiesta diretta! Inoltre i biglietti pagati per l'ingresso su internet indicavano un prezzo di 1 euro per i bambini dai 6 ai 12 anni..e a mia figlia che ha 12 anni avevano chiesto invece 3 euro, quanto un adulto...ma non abbiamo esitato a pagare senza fare storie, che invece facciamo ora visto l'esito della gita. Sconsiglio la visita e anzi consiglio ai gestori di rimodulare con maggiori garanzie per...
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