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Palazzo d'Arcevia — Attraction in Arcevia

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Palazzo d'Arcevia
Description
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San Settimio Private Reserve
Frazione Palazzo, 245, 60011 Arcevia AN, Italy
Le Cune Country House and Farm
Via Palazzo, 260, 60011 Arcevia AN, Italy
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Palazzo d'Arcevia tourism.Palazzo d'Arcevia hotels.Palazzo d'Arcevia bed and breakfast. flights to Palazzo d'Arcevia.Palazzo d'Arcevia attractions.Palazzo d'Arcevia restaurants.Palazzo d'Arcevia travel.Palazzo d'Arcevia travel guide.Palazzo d'Arcevia travel blog.Palazzo d'Arcevia pictures.Palazzo d'Arcevia photos.Palazzo d'Arcevia travel tips.Palazzo d'Arcevia maps.Palazzo d'Arcevia things to do.
Palazzo d'Arcevia things to do, attractions, restaurants, events info and trip planning
Palazzo d'Arcevia
ItalyMarcheArceviaPalazzo d'Arcevia

Basic Info

Palazzo d'Arcevia

Frazione Palazzo, 122, 60011 Palazzo AN, Italy
4.5(135)
Open 24 hours
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Cultural
Scenic
attractions: , restaurants:
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PID LAB Automazione: sicurezza di ambienti e infrastrutture digitali
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7 Via G. Guerri, 60035 Jesi
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Fri, Dec 12 • 6:00 PM
1/A Via Santa Maria, 60035 Jesi
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Reviews of Palazzo d'Arcevia

4.5
(135)
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5.0
8y

Già vi si trovarono insediamenti precedenti, celti e romani. Nell'alto medioevo faceva parte della Massa di Sorbetulo; unico enorme fondo della diocesi di Ravenna. Col Barbarossa viene insediata la dinastia Sveva del Conte Gottibordo forse figlio di Guarnieri II o nipote di Guarnieri I Duchi di Spoleto e Zio del Barbarossa. I Gottibordi che abitando nel Castello del vicino Sterleto fortificarono tutta la zona, dando il controllo di Palazzo al loro strettissimo alleato Ugolino da Sasséllero; come appunto si chiamava allora questo castello che però era era poco più in alto sulla collina "Bira Tonda" almeno fino al 1300. Palazzo odierno viene ricostruito e fortificato dov'è adesso attorno al XIV sec. ma fuori le mura il paese si estendeva fino al torrente Fenella e oltre. Dopo l'alleanza con Jesi i nobili palazzesi si spostarono ad Arcevia che si ingrandì, mentre Palazzo che era più soggetto ad atti di brigantaggio cominciò a decadere, nonostante mantenne una sua autonomia anche dovuta all'energia prodotta dal Fenella che rendeva possibili molteplici attività. Ebbe molti illustri abitanti. tra i quali Il Vescovo Battistelli e gli architetti Arcangelo e Andrea Vici e molti altri. in epoca recente l'imprenditore e mecenate, Italo Bartoletti. Ora è un borgo ancora integro tanto che riporta a tempi antichi, la Natura attorno è un'oasi di pace. Ci sono alcuni agriturist attorno come il famoso San Settimio dove a volte si tengono conferenze ed eventi. ma pure altri più piccoli e...

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5.0
3y

Il borgo di Arcevia, al quale si giunge per una strada a tornanti lungo un fianco del Monte Cischiano, presenta uno stupendo panorama dell'appennino umbro- marchigiano che, in una bella giornata di sole, ho potuto ammirare in lontananza. La presenza di una massiccia cinta difensiva, di poderosi torrioni di epoca medioevale e di porte di accesso attestano che, in passato, fu centro di scontri armati e di assedi. Anche il centro cittadino conserva l'aspetto medievale con strade strette in salita, fiancheggiate da chiese e da palazzi di varie epoche che conservano, nelle facciate, le caratteristiche del periodo in cui furono costruiti. Davvero piacevole soffermarsi ad osservarli. Purtroppo non ho potuto visitare gli edifici pubblici. Mi colpito, nella ricerca di  informazioni su internet, il fatto che il Palazzo Anselmi, completamente ristrutturato all'interno, sia stato messo in vendita per circa un milione e ottocentomila euro per una superficie di 3.230 metri quadrati su quattro piani.  Al suo interno il palazzo conserva affreschi dell'Ottocento e del Novecento e cantine sotterranee con botti in legno per il vino. Molti anche gli edifici religiosi in questa località  che era un baluardo dello Stato Pontificio. Dal piazzale antistante la chiesa dei Cappuccini si può ammirare dall'alto la Torre del Campanile della piazza principale. Da lì  ho notato, con un certo disappunto, la presenza al di sopra di essa di antenne e parabole: un "pugno nell'occhio " a mio...

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5.0
5y

Castello molto particolare, che si discosta un po' dagli altri castelli di Arcevia. Si entra in un castello.dalle costruzioni imponenti, che danno il senso della solidità e della fortezza di chi ha attraversato secoli di storia. Non ho visto l'interno della chiesa perché c'era una funzione religiosa in corso. Girando per le vie si vedono alcune abitazioni abbandonate, altre in via di lavori di restauro e altre curate essendo abitate. Ho come sentito un'aria diversa dagli altri castelli, come se qui la storia abbia segnato di piú gli eventi e le petsone. Merita in pieno 5 stelle perché é una testimonianza viva delle nostre radici storiche e un'oasi di pace e di tranquilla serenitá. Spettacolare anche vedere come questo castello sia arroccato sul monte, sembra quasi che spunti da esso, dalle sue pietre, dalle sue viscere. Visto da lontano,...

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Paolo LazzariniPaolo Lazzarini
Già vi si trovarono insediamenti precedenti, celti e romani. Nell'alto medioevo faceva parte della Massa di Sorbetulo; unico enorme fondo della diocesi di Ravenna. Col Barbarossa viene insediata la dinastia Sveva del Conte Gottibordo forse figlio di Guarnieri II o nipote di Guarnieri I Duchi di Spoleto e Zio del Barbarossa. I Gottibordi che abitando nel Castello del vicino Sterleto fortificarono tutta la zona, dando il controllo di Palazzo al loro strettissimo alleato Ugolino da Sasséllero; come appunto si chiamava allora questo castello che però era era poco più in alto sulla collina "Bira Tonda" almeno fino al 1300. Palazzo odierno viene ricostruito e fortificato dov'è adesso attorno al XIV sec. ma fuori le mura il paese si estendeva fino al torrente Fenella e oltre. Dopo l'alleanza con Jesi i nobili palazzesi si spostarono ad Arcevia che si ingrandì, mentre Palazzo che era più soggetto ad atti di brigantaggio cominciò a decadere, nonostante mantenne una sua autonomia anche dovuta all'energia prodotta dal Fenella che rendeva possibili molteplici attività. Ebbe molti illustri abitanti. tra i quali Il Vescovo Battistelli e gli architetti Arcangelo e Andrea Vici e molti altri. in epoca recente l'imprenditore e mecenate, Italo Bartoletti. Ora è un borgo ancora integro tanto che riporta a tempi antichi, la Natura attorno è un'oasi di pace. Ci sono alcuni agriturist attorno come il famoso San Settimio dove a volte si tengono conferenze ed eventi. ma pure altri più piccoli e familiari. Benvenuti!
Anna Maria PolverinoAnna Maria Polverino
Il borgo di Arcevia, al quale si giunge per una strada a tornanti lungo un fianco del Monte Cischiano, presenta uno stupendo panorama dell'appennino umbro- marchigiano che, in una bella giornata di sole, ho potuto ammirare in lontananza. La presenza di una massiccia cinta difensiva, di poderosi torrioni di epoca medioevale e di porte di accesso attestano che, in passato, fu centro di scontri armati e di assedi. Anche il centro cittadino conserva l'aspetto medievale con strade strette in salita, fiancheggiate da chiese e da palazzi di varie epoche che conservano, nelle facciate, le caratteristiche del periodo in cui furono costruiti. Davvero piacevole soffermarsi ad osservarli. Purtroppo non ho potuto visitare gli edifici pubblici. Mi colpito, nella ricerca di  informazioni su internet, il fatto che il Palazzo Anselmi, completamente ristrutturato all'interno, sia stato messo in vendita per circa un milione e ottocentomila euro per una superficie di 3.230 metri quadrati su quattro piani.  Al suo interno il palazzo conserva affreschi dell'Ottocento e del Novecento e cantine sotterranee con botti in legno per il vino. Molti anche gli edifici religiosi in questa località  che era un baluardo dello Stato Pontificio. Dal piazzale antistante la chiesa dei Cappuccini si può ammirare dall'alto la Torre del Campanile della piazza principale. Da lì  ho notato, con un certo disappunto, la presenza al di sopra di essa di antenne e parabole: un "pugno nell'occhio " a mio modo di pensare.
Giangy 81Giangy 81
Bella cittadina arroccata su una cima. Tutto molto ordinato e pulito (ma qui ancora devo trovare il contrario). Rispetto agli altri castelli visitati è un pochino più scarna (a mio gusto)… bello il panorama… si vede anche il mare.
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Già vi si trovarono insediamenti precedenti, celti e romani. Nell'alto medioevo faceva parte della Massa di Sorbetulo; unico enorme fondo della diocesi di Ravenna. Col Barbarossa viene insediata la dinastia Sveva del Conte Gottibordo forse figlio di Guarnieri II o nipote di Guarnieri I Duchi di Spoleto e Zio del Barbarossa. I Gottibordi che abitando nel Castello del vicino Sterleto fortificarono tutta la zona, dando il controllo di Palazzo al loro strettissimo alleato Ugolino da Sasséllero; come appunto si chiamava allora questo castello che però era era poco più in alto sulla collina "Bira Tonda" almeno fino al 1300. Palazzo odierno viene ricostruito e fortificato dov'è adesso attorno al XIV sec. ma fuori le mura il paese si estendeva fino al torrente Fenella e oltre. Dopo l'alleanza con Jesi i nobili palazzesi si spostarono ad Arcevia che si ingrandì, mentre Palazzo che era più soggetto ad atti di brigantaggio cominciò a decadere, nonostante mantenne una sua autonomia anche dovuta all'energia prodotta dal Fenella che rendeva possibili molteplici attività. Ebbe molti illustri abitanti. tra i quali Il Vescovo Battistelli e gli architetti Arcangelo e Andrea Vici e molti altri. in epoca recente l'imprenditore e mecenate, Italo Bartoletti. Ora è un borgo ancora integro tanto che riporta a tempi antichi, la Natura attorno è un'oasi di pace. Ci sono alcuni agriturist attorno come il famoso San Settimio dove a volte si tengono conferenze ed eventi. ma pure altri più piccoli e familiari. Benvenuti!
Paolo Lazzarini

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Anna Maria Polverino

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Bella cittadina arroccata su una cima. Tutto molto ordinato e pulito (ma qui ancora devo trovare il contrario). Rispetto agli altri castelli visitati è un pochino più scarna (a mio gusto)… bello il panorama… si vede anche il mare.
Giangy 81

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