Già vi si trovarono insediamenti precedenti, celti e romani. Nell'alto medioevo faceva parte della Massa di Sorbetulo; unico enorme fondo della diocesi di Ravenna. Col Barbarossa viene insediata la dinastia Sveva del Conte Gottibordo forse figlio di Guarnieri II o nipote di Guarnieri I Duchi di Spoleto e Zio del Barbarossa. I Gottibordi che abitando nel Castello del vicino Sterleto fortificarono tutta la zona, dando il controllo di Palazzo al loro strettissimo alleato Ugolino da Sasséllero; come appunto si chiamava allora questo castello che però era era poco più in alto sulla collina "Bira Tonda" almeno fino al 1300. Palazzo odierno viene ricostruito e fortificato dov'è adesso attorno al XIV sec. ma fuori le mura il paese si estendeva fino al torrente Fenella e oltre. Dopo l'alleanza con Jesi i nobili palazzesi si spostarono ad Arcevia che si ingrandì, mentre Palazzo che era più soggetto ad atti di brigantaggio cominciò a decadere, nonostante mantenne una sua autonomia anche dovuta all'energia prodotta dal Fenella che rendeva possibili molteplici attività. Ebbe molti illustri abitanti. tra i quali Il Vescovo Battistelli e gli architetti Arcangelo e Andrea Vici e molti altri. in epoca recente l'imprenditore e mecenate, Italo Bartoletti. Ora è un borgo ancora integro tanto che riporta a tempi antichi, la Natura attorno è un'oasi di pace. Ci sono alcuni agriturist attorno come il famoso San Settimio dove a volte si tengono conferenze ed eventi. ma pure altri più piccoli e...
Read moreIl borgo di Arcevia, al quale si giunge per una strada a tornanti lungo un fianco del Monte Cischiano, presenta uno stupendo panorama dell'appennino umbro- marchigiano che, in una bella giornata di sole, ho potuto ammirare in lontananza. La presenza di una massiccia cinta difensiva, di poderosi torrioni di epoca medioevale e di porte di accesso attestano che, in passato, fu centro di scontri armati e di assedi. Anche il centro cittadino conserva l'aspetto medievale con strade strette in salita, fiancheggiate da chiese e da palazzi di varie epoche che conservano, nelle facciate, le caratteristiche del periodo in cui furono costruiti. Davvero piacevole soffermarsi ad osservarli. Purtroppo non ho potuto visitare gli edifici pubblici. Mi colpito, nella ricerca di informazioni su internet, il fatto che il Palazzo Anselmi, completamente ristrutturato all'interno, sia stato messo in vendita per circa un milione e ottocentomila euro per una superficie di 3.230 metri quadrati su quattro piani. Al suo interno il palazzo conserva affreschi dell'Ottocento e del Novecento e cantine sotterranee con botti in legno per il vino. Molti anche gli edifici religiosi in questa località che era un baluardo dello Stato Pontificio. Dal piazzale antistante la chiesa dei Cappuccini si può ammirare dall'alto la Torre del Campanile della piazza principale. Da lì ho notato, con un certo disappunto, la presenza al di sopra di essa di antenne e parabole: un "pugno nell'occhio " a mio...
Read moreCastello molto particolare, che si discosta un po' dagli altri castelli di Arcevia. Si entra in un castello.dalle costruzioni imponenti, che danno il senso della solidità e della fortezza di chi ha attraversato secoli di storia. Non ho visto l'interno della chiesa perché c'era una funzione religiosa in corso. Girando per le vie si vedono alcune abitazioni abbandonate, altre in via di lavori di restauro e altre curate essendo abitate. Ho come sentito un'aria diversa dagli altri castelli, come se qui la storia abbia segnato di piú gli eventi e le petsone. Merita in pieno 5 stelle perché é una testimonianza viva delle nostre radici storiche e un'oasi di pace e di tranquilla serenitá. Spettacolare anche vedere come questo castello sia arroccato sul monte, sembra quasi che spunti da esso, dalle sue pietre, dalle sue viscere. Visto da lontano,...
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