Ponte romanico costituito da sette arcate ribassate, un'ottava, sulla sponda dell'omonimo paese risulta interrata e nascosta alla vista. Brevi cenni storici Gli "Annales Arretinorum Maiores" datano la costruzione di Ponte Buriano nel 1277 in epoca medievale. Sulle sue arcate passa l'antica via Cassia. Nei suoi 742 anni di vita il ponte ha avuto bisogno di restauri e rinforzi, sia per far fronte alla ciclicità delle piene, sia alle attività dell'uomo, tra queste quella connessa al trasporto di legname dalle foreste Casentinesi a valle verso Firenze. Leonardo da Vinci che tra il 1502 ed il 1503, studiò la zona redigendo una precisa mappa con rilievi orografici ed idrografici, ebbe a studiare anche la situazione di Ponte Buriano per predisporre un'opera di restauro, poi mai eseguita. Dallo studio della zona, e del ponte in particolare, trasse il paesaggio a volo d'uccello che fa oggi da sfondo alla Gioconda, da lui dipinta tra il 1503 ed il 1514. Il nome di questo ponte è quasi sicuramente pre-latino e deriva dal limitrofo abitato di origini antichissime, costruito in un'area dove il fiume era facilmente attraversabile guadandolo. I romani rinforzarono con pilastri in pietra, sui quali continuava a correre una grande struttura lignea, un preesistente ponte risalente ad epoca etrusca che collegava le due sponde dell'Arno lungo la via che collegava Arezzo a Fiesole. Successivamente questo tratto di strada fu inglobato dai Romani nella Clodia o Vetus Cassia che da Roma raggiungeva Arezzo per proseguire verso Montione, Quarata per inoltrarsi verso il Valdarno Superiore. Sia alle due estremità del ponte che nelle pile tra gli archi contigui sono stati realizzati i classici contrafforti o rostri, dei ponti romanico, che evitavano che l'acqua del fiume in prossimità di tali passaggi erodesse il letto creando sprofondamenti dell'alveo e delle pile del ponte. I paramenti murari sono di varie tipologie: Il primo, quello delle arcate, regolare nella forma, presenta paramenti murari lunghi e stretti, murati correttamente con continuità ai maestri. Il secondo è quello delle murature e dei contrafforti. Anche questo paramento si presenta di tipo omogeneo, squadrato, di forma regolare. Le cave di estrazione del materiale erano probabilmente non distanti dal cantiere del ponte. Murato in origine a calce, integrata nei restauri successivi ed in opere di manutenzione con leganti "moderni " che creano delle diversità di tenuta sulle murature. Il parapetto è stato realizzato con i ciottoli del fiume Arno e pertanto presenta elementi irregolari e di forma tondeggiante. La muratura è caratterizzata da un un utilizzo di malta povera a base di calce. La parte superiore del parapetto è stata bordata con doppia fila di elementi in laterizio dello spessore di circa 3 cm posti a coltello. Negli interventi di restauro e manutentivi che si sono succeduti in data antecedente agli anni novanta, i paramenti murari delle pile e degli speroni sono stati ricostruiti più volte, sia recuperando il materiale del distacco, ove era stato possibile, sia integrandolo con altro proveniente da cave vicine, sia utilizzando il ciottolame dell'alveo del fiume Arno, sia impiegando mattoni in laterizio. Internamente i rostri sono riempiti dal basamento alle reni dell'arco con malta militare, mentre dalle reni al cappello è stata realizzata una doppia muratura e riempito fino alla sommità con terra. Gli archi del ponte sono a sesto ribassato. Geometria del ponte: Lunghezza m. 185,00 Larghezza m. 6,00 Larghezza carreggiata m. 5,00 Altezza m. 10,00 Campate n°7 Rostri n°12 Superficie totale paramento murario mq. 4200 Timpani lato monte mq. 343 Timpani lato valle mq. 326 Rostri lato monte mq. 674 Rostri lato valle mq. 419 Pile mq. 212 Parapetti mq. 914 Muri d'ala mq. 472 Tipologia paramenti murari Timpani : pietre squadrate, Rostri: pietre squadrate, laterizi (successivi restauri), Volte: pietre squadrate, scaglie di pietra (arcate), Muri d'ala: pietre squadrate, Parapetti: ciottoli di fiume, laterizi (copertina). Restauro significativo anni...
Read moreA bridge with history, and which also served as a backdrop in the world's most famous painting is certainly something to see!. The Ponte Buriano sits outside Arezzo and spans the Arno River. It was built in 1277 with graceful arches leading across the river towards the city. The robust architectural beauty has withstood floods and wars for the past 850 years. It's said that German troops were ready to bomb it but incursions with the Allied forces nearby distracted them, so the bridge was saved. The real fame is how the Ponte Buriano figures into the world's most famous painting. Look at the bridge itself, then look closely at Da Vinci's Mona Lisa. Behind her left shoulder is the bridge -it's small, you have to look carefully. But the proud Aretini say it is the same bridge, and roll out art experts who conferm it, so go take a look for yourself.
Besides, the bridge is in a nature reserve and a beautiful setting, well worth exploring the paths to enjoy the muted colors and seasonal foliage. You could also enjoy a canoe ride on the river, and paddle right under the...
Read moreIl Ponte Buriano - noto anche con il nome di Ponte a Buriano come l'omonima riserva - è un toponimo che indica sia una frazione del Comune di Arezzo sia una costruzione romanica che attraversa il fiume Arno a nord della stessa città.
Descrizione La costruzione è un ponte ad arco a via superiore ed è composto da sette arcate a sesto ribassato mentre un’ottava, sulla sponda dell’omonima frazione, risulta interrata e nascosta alla vista. La struttura si regge sulle ampie arcate che si poggiano su robuste pigne triangolari, con rivestimento esterno in arenaria che fanno loro da contrafforte come era uso nella costruzione dei ponti nel Medioevo.
Storia Gli Annales Arretinorum Maiores indicano nel 1277 l’anno di edificazione del Ponte a Buriano. Probabilmente il ponte è stato eretto su un precedente attraversamento dell’Arno di età romana secondo quanto farebbe prospettare la presenza di un’arteria di transito di grande rilevanza quale la vicina Cassia Vetus. A causa del logorio dovuto allo scorrere del fiume e delle piene è stato più volte oggetto di manutenzioni straordinarie. Nel 1558 vennero rifondate le pile e nel corso del XVIII secolo vennero riparate altre due volte. Durante la seconda guerra mondiale, il ponte ha rischiato di saltare in aria: minato dall'esercito nazista, fu provvidenzialmente salvato da un’incursione dell’esercito alleato che riuscì ad evitare l’esplosione.
La Gioconda Una tesi di vari storici dell'arte afferma che il ponte che figura alla destra (per chi guarda) del quadro la Gioconda di Leonardo da Vinci possa essere il ponte Buriano. Anche altre località comunque reclamano il panorama alle spalle di Monna Lisa e l'argomento...
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