A beautiful fort used during the first world war. Our guide Gemma was amazing, very knowledgeable and entertaining. She showed us around the labyrinth of the fort and explained in great detail how it was constructed and used. The visit was only 5€ per person. It was very nice to see historical pictures to help us understand how the fort changed through the years and imagine vividly how it could have been in the past. Usually they provide guided tours on weekends, mainly in the afternoon but a morning visit can be arranged. Buy tickets at the bar just down the road or at the fort itself, but booking your visit is recommended. You can find a phone contact for bookings and extra info in the pictures. There are also free to use barbecues in front of the fort and wide parking. Nearby you can find a couple of restaurants which serve typical food and are walking distance...
Read moreCinque stelle più che meritate per la disponibilità e simpatia della guida, che con competenza e passione ci ha illustrato le caratteristiche della struttura, inquadrandola nel periodo storico di cui è stata protagonista, dovendo rallentare le truppe austriache, che, dopo la disfatta di Caporetto, se il nostro esercito non si fosse riorganizzato avrebbero minacciato la pianura padana. Però, ahimè, una sola stella per le condizioni in cui versa il Forte, la cui mole, comunque, si percepisce estremamente possente e complessa, nonostante le macerie che lo invadono e le precarie condizioni di stabilità. Questa è la solita, triste storia, che accomuna tante, troppe vestigia di un passato storico tragico e importantissimo, che viene ricordato spendendo fiumi di parole nelle consuete cerimonie ufficiali, ma, per disinteresse colpevole e per la mancanza di fondi (destinati ad altro!), condannate a scomparire lentamente, consumate dal tempo. Dal punto di vista paesaggistico, la posizione è splendida, con panorami verso il Lagorai, le Pale di San Martino, la Valsugana e l'Altopiano dei Sette Comuni. Altra nota dolente, a mio avviso, è la presenza di un'area per barbecue a pochi metri dall'ingresso del Forte. Capisco possa costituire un richiamo turistico, ma vedere bottiglie di birra vuote e cocci di vetro sparsi qua e là, credo sia indecoroso, dal punto di vista igienico ed estetico, ed offensivo per la memoria di chi, dell'uno e dell'altro esercito, qui è morto, nell'unica battaglia affrontata dal Forte il 12 novembre 1917, ricordata dalla lapide all'ingresso. L'italica passione per grigliate e abbuffate, almeno in certi luoghi e occasioni, potrebbe essere accantonata, in favore del raccoglimento, della memoria e della storia che ha fatto il nostro Paese, anche se, visti i risultati attuali, qualcosa di certo è...
Read moreSono tornato qualche tempo fa al Forte Leone dopo vari anni trovandolo esattamente come lo ricordavo: monumentale ed affascinante. Giunto in loco verso le 12.00 🕛, ho iniziato la mia visita salendo 🚶🏻♂️ sull'altura che costeggia il fianco destro del complesso. Da qui, un'apertura sulla rete di protezione (vedasi foto 📸 allegate 📎) consente di accedere al camminamento di ronda lungo le mura esterne. Lo stesso, benché non completamente percorribile, si presenta tutto sommato in discrete condizioni. Tramite alcuni gradini, si scende quindi verso la galleria interna che attraversa la casamatta in cui erano alloggiati i cannoni (sono perfettamente visibili le apposite nicchie). Davvero impressionanti questi angusti e claustrofobici spazi (la visibilità è peraltro scarsa), i quali possono lasciar immaginare le proibitive condizioni che dovettero affrontare i soldati di stanza qui. Dalla parte opposta del tunnel si trova un altro accesso (più agevole rispetto al precedente) che conduce sul versante sinistro della fortificazione (splendido poi il panorama 🌄 che si può apprezzare da questo punto). Accanto al forte sono anche presenti un'area picnic e un utile pannello didascalico 🪧. Da segnalare che la strada per arrivare sul posto è abbastanza lunga (io sono partito dal centro di Arsiè) e pure in pessime condizioni (il tratto finale addirittura è totalmente sterrato). Se ho capito bene, un'associazione di volontari si prende cura, nei limiti del possibile, di questa e altre strutture analoghe; l'auspicio è che naturalmente si riesca sempre più a valorizzare questi inestimabili siti della memoria. NE CONSIGLIO SENZ'ALTRO...
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