Davvero molto interessante e significativa l'escursione che ci siamo concessi la scorsa domenica presso il Monte Ortigara, indubbiamente uno dei luogo simbolo degli eventi bellici che interessarono l'arco alpino ⛰️ durante la Grande Guerra. Qui si svolse infatti un'importante battaglia di cui alcuni pannelli didascalici 🪧 danno conto già all'inizio del sentiero escursionistico che conduce in cima; uno di essi, in particolare, ricostruisce nel dettaglio le fasi dello scontro: «La battaglia dell'Ortigara, combattuta dalla 6ª Armata italiana tra il 10 ed il 26 giugno 1917, è stata spesso definita una sorta di "Verdun italiana" (...)». A fronte di una simile introduzione, la quale rende giustamente edotto il visitatore circa l'importanza di questi luoghi, la visita non può che assumere un carattere più "consapevole" e, in effetti, così è stato anche per noi. Lungo il sentiero, i cui tempi di percorrenza sino alla cima sono stimati in un'ora e venticinque minuti ⏱️ (noi ci abbiamo impiegato un'ora e mezza partendo alle 16.50 🕔), si attraversano vari luoghi e punti d'interesse, dal Piazzale Lozze (campo base a quota 1771 metri) alla stessa vetta passando per l'ex cimitero italiano 🇮🇹 (s'incontra sulla destra ➡️ poco dopo l'inizio del percorso), la chiesetta ⛪️, il sacello, il rifugio alpino, il monumento alla Madonna degli Alpini, la baita Ortigara 🏚 (altresì conosciuta e indicata con il termine dialettale di "baito") e le trincee. Alla base della croce ✝️ del cimitero e, in misura maggiore all'interno del sacello, sono stati collocati numerosi cimeli (per lo più brandelli arrugginiti di contenitori di latta 🥫) rinvenuti in zona nel corso del tempo. Dal 1974 il sacello ospita poi, come indicato da una targa marmorea, le ossa disperse dei caduti sullo stesso Monte Ortigara ⛰️. Man mano che il sentiero prosegue la vegetazione arborea 🌲 si fa progressivamente più rada, sino a ridursi a sterpaglia 🌾 tra le rocce 🪨 in corrispondenza della vetta (2106 metri). Qui si trovano il sopraccitato monumento a colonna mozza e, poco distante, anche il cippo commemorativo austriaco 🇦🇹 (sino al quale però non siamo arrivati). Sulle 18.30 🕡, infine, siamo scesi tornando al Piazzale Lozze in un'ora secca di cammino. Presso quest'ultimo si può tranquillamente lasciare l'auto 🚘 benché non si tratti di un'area parcheggio vera e propria ma, piuttosto, di un grande spiazzo sterrato e sassoso 🪨 (a proposito, non proprio agevolissimo il tratto finale della strada per arrivarci). ESPERIENZA CONSIGLIATA 👍🏻 e senz'altro da RIPETERE, anche per rendere omaggio alla memoria di coloro che da questi luoghi non hanno mai...
Read moreMonte celebre, nella zona dell'Ortigara, teatro del primo conflitto mondiale con aspre battaglie. Alle pendici vi è situato il parcheggio Lozze, da cui dalla "Barricata" e dalla Marcesina si può arrivarci tramite la strada oppure da Gallio attraverso un'altra via. Celebre la commemorazione che si svolge ogni 2° fine settimana di luglio organizzata dagli alpini, uno spettacolo e un ricordo dei tempi passati. Dal piazzale Lozze vi sono vari, sentieri per le varie cime limitrofe, Caldiera, Ortigara, Lozze e per il sacrario/chiesetta militare non che rifugio Cecchin. Chiaramente è una meta per chi vuole fare una escursione o una camminata in un ambiente unico e magnifico, avvolto nella natura e nella storia. Non particolarmente...
Read moreLuogo estremamente suggestivo che va visitato con la deferenza e il rispetto dovuti a tutti i nostri soldati caduti per difendere questa parte di suolo patrio. Percorrendo questi sentieri non si può non riflettere sulla fatica, il sudore e l'enorme tributo di sangue versati 100 anni fa perché qui svettasse quel Tricolore che ancora oggi, tutti i giorni, viene issato. Montagne che trasudano la controversa Storia del nostro Paese. Per arrivare a piazzale Lozze abbiamo impiegato quasi 1 ora di auto da Gallio (9-10 km), andando quasi a passo d'uomo, a causa della strada sterrata piena di buche e pietrisco. Solo negli ultimi chilometri si...
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