Un pensiero amaro sul fiume Clanio e l’Acqua Pendente ad Avella
Fa davvero male vedere com’è ridotto oggi il fiume Clanio. Gli anziani raccontano con nostalgia di quando ci si lavava, si pulivano i panni e si viveva quel luogo come un piccolo angolo di paradiso. Oggi invece, purtroppo, è tutto lasciato nel degrado più assoluto.
Nessuna manutenzione, nessuna cura, un ponte pericolante che sembra dimenticato da tutti, e l’area circostante è diventata una discarica a cielo aperto o il solito posto dove accendere fuochi d’artificio, nonostante i divieti. Nessuno controlla, nessuno interviene.
Lo stesso destino tocca alla bellissima cascata dell’Acqua Pendente, un luogo unico, suggestivo, che avrebbe tutte le potenzialità per essere valorizzato, rispettato, vissuto in modo sano. E invece, anche lì, abbandono totale. Nessuna segnaletica, nessuna pulizia, niente.
Ogni tanto si vedono video di “giornate ecologiche” promosse da qualche rappresentante, ma sinceramente non si capisce lo scopo, visto che tutto resta esattamente com’è: uno scempio sotto gli occhi di tutti.
È triste doverlo dire, ma sembra che si preferisca ignorare questi luoghi, che un tempo erano motivo di orgoglio per la comunità. E il silenzio, spesso, è più pesante del...
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