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Pont d'Aël — Attraction in Aymavilles

Name
Pont d'Aël
Description
The Pont d'Aël is a Roman aqueduct located in a village of the same name in the comune of Aymavilles in Aosta Valley, northern Italy. It was built in the year 3BC for irrigation purposes and supplying water for the newly founded colony of Augusta Praetoria, which is now known as Aosta.
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Pont d'Aël
ItalyAosta ValleyAymavillesPont d'Aël

Basic Info

Pont d'Aël

Fraz, 11010 Pondel AO, Italy
4.6(1.1K)
Open 24 hours
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Ratings & Description

Info

The Pont d'Aël is a Roman aqueduct located in a village of the same name in the comune of Aymavilles in Aosta Valley, northern Italy. It was built in the year 3BC for irrigation purposes and supplying water for the newly founded colony of Augusta Praetoria, which is now known as Aosta.

Cultural
Outdoor
Adventure
Pet friendly
attractions: , restaurants:
logoLearn more insights from Wanderboat AI.
Phone
+39 0165 902252
Website
valledaostaheritage.com

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(En attendant) Enfanthéâtre - LE ROCAMBOLESCHE AVVENTURE DELL’ORSO NICOLA
(En attendant) Enfanthéâtre - LE ROCAMBOLESCHE AVVENTURE DELL’ORSO NICOLA
Sat, Dec 13 • 3:00 PM
13 Rue Xavier de Maistre, 11100 Aosta
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Reviews of Pont d'Aël

4.6
(1,110)
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5.0
2y

Utile acquistare il biglietto cumulativo per visitare i due castelli vicini. Grazie all' assistente alla visita che ci ha fornito molte informazioni preziose di questo bellissimo ponte-acquedotto di epoca romana sul torrente Grand-Eyvia. Si tratta di un' opera in muratura e blocchi di pietra da taglio, alta circa 56 metri e lunga più di 50 con funzione diponte-acquedotto. E' suddiviso in due livelli: un condotto superiore pavimentato in grosse lastre litiche squadrate (lo specus) e originariamente impermeabilizzato da apposita malta idraulica, che consentiva il passaggio dell’acqua, e un camminamento inferiore, largo circa un metro e opportunamente aerato ed illuminato, che consentiva il transito di uomini e animali. L'iscrizione sul fronte nord riporta anno (3 a.C.) e proprietario, Caius Avillius Caimus originario di Patavium (Padova). Esponente di una facoltosa gens di imprenditori (gli Avilli) che, ormai ben insediatasi anche nel nord-ovest della Cisalpina, gestiva le locali cave di marmo , un’attività estrattiva che sicuramente gli avrebbe dato visibilità e guadagno nell’ambito della giovane colonia di Augusta Praetoria. Il ponte-acquedotto di Pont d’Ael, e un ponte privato che prevede l'utilizzo dell’acqua per scopi “industriali”, adducendo l’acqua necessaria all’estrazione e alla lavorazione del marmo bardiglio le cui cave sono state individuate più a valle, in località Pesse del comune di Aymavilles. Questo tipo di marmo presenta un colore che va dal grigio-azzurro al grigio-perla venato riconoscibile in gran parte dei monumenti pubblici e privati di...

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5.0
4y

Un ponte romano del 3 a. C., ancora perfettamente mantenuto dopo più di 2024 anni. E' strabiliante camminarci sopra, per oltrepassare la gola del torrente che scorre al di sotto, e raggiungere l'altra sponda in pochi secondi. Pensare che sia lì, stabile e immutato da oltre 2 millenni mi fa girare la testa. E' uno di quei posti dove il tempo davvero si è fermato, e dove appoggiare la mano su una di quelle pietre millenarie fa vorticare tantissimi pensieri e considerazioni nella mente. E' possibile anche percorrere il camminamento interno del ponte, che era praticamente il percorso "manutentivo" degli addetti ai lavori dell'acquedotto 2000 anni fa, percorso che di recente è stato aperto al pubblico con l'utilizzo di vetrate calpestabili per poter vedere come gli antichi romani costruirono tale edificio mantenendolo "vuoto" per evitare di appesantirlo e per renderlo più stabile nel tempo. Direi che fu una scelta d'architettura ed ingegneristica incredibilmente avanzata. Uno dei massimi esempi di come noi esseri umani del nuovo millennio viviamo sulle spalle dei Giganti, da cui ancora oggi riusciamo a rimanere affascinati dopo...

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5.0
6y

A beautiful example of Roman architectural prowess, built in 3BC during Augustus’ 13th term as Consul. With the waterway on top and an internal walk way below. The aqueduct spans a deep gorge at the back of a village called pondel. The structure is well cared for and a glass floor was been installed and under lit allowing the visitor to marvel at the genius of Roman...

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Maristella RossiniMaristella Rossini
Utile acquistare il biglietto cumulativo per visitare i due castelli vicini. Grazie all' assistente alla visita che ci ha fornito molte informazioni preziose di questo bellissimo ponte-acquedotto di epoca romana sul torrente Grand-Eyvia. Si tratta di un' opera in muratura e blocchi di pietra da taglio, alta circa 56 metri e lunga più di 50 con funzione diponte-acquedotto. E' suddiviso in due livelli: un condotto superiore pavimentato in grosse lastre litiche squadrate (lo specus) e originariamente impermeabilizzato da apposita malta idraulica, che consentiva il passaggio dell’acqua, e un camminamento inferiore, largo circa un metro e opportunamente aerato ed illuminato, che consentiva il transito di uomini e animali. L'iscrizione sul fronte nord riporta anno (3 a.C.) e proprietario, Caius Avillius Caimus originario di Patavium (Padova). Esponente di una facoltosa gens di imprenditori (gli Avilli) che, ormai ben insediatasi anche nel nord-ovest della Cisalpina, gestiva le locali cave di marmo , un’attività estrattiva che sicuramente gli avrebbe dato visibilità e guadagno nell’ambito della giovane colonia di Augusta Praetoria. Il ponte-acquedotto di Pont d’Ael, e un ponte privato che prevede l'utilizzo dell’acqua per scopi “industriali”, adducendo l’acqua necessaria all’estrazione e alla lavorazione del marmo bardiglio le cui cave sono state individuate più a valle, in località Pesse del comune di Aymavilles. Questo tipo di marmo presenta un colore che va dal grigio-azzurro al grigio-perla venato riconoscibile in gran parte dei monumenti pubblici e privati di Aosta romana.
CRISTIANA GOZZICRISTIANA GOZZI
Ci siamo fermati a visitare il ponte prima di andare verso Cogne e siamo rimasti esterrefatti dall'architettura e dall'ingegnosa struttura di questo acquedotto romano, appoggiato sulla gola dell'orrido, alto 56 metri dal livello del corso del torrente e lungo oltre 50 metri, nel quale l'acqua scorreva sulla sommità e le persone camminavano nel corridoio interno, a cui oggi si accede a pagamento (€ 5,00 intero) e che lascia senza fiato: una passerella in vetro infatti permette di vedere la profondità degli scavi (fino a 5 metri) ed il fatto che gli studiosi hanno trovato il vuoto all'interno del ponte laddove invece credevano di trovare un riempimento. All'esterno ed a circa metà dell'arco si vede la stele celebrativa di Caius Avillius Caimus, imprenditore padovano che nel 3 a.C. fece costruire a sue spese l'acquedotto per sfruttare l'acqua per la lavorazione nelle cave di marmo badiglio, un pregiato materiale di color grigio-azzurro con cui venne costruita Augusta Praetoria, cioè Aosta.
amit orfaliamit orfali
Great views of the river in a gorge, the forests and snowy mountains in the background. The bridge itself is very impressive as it is over 2000 years old from the Roman period. A quiet and beautiful village nearby, with plenty of parking. As it is nearby to the main road, I would very much recommend stopping there.
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Utile acquistare il biglietto cumulativo per visitare i due castelli vicini. Grazie all' assistente alla visita che ci ha fornito molte informazioni preziose di questo bellissimo ponte-acquedotto di epoca romana sul torrente Grand-Eyvia. Si tratta di un' opera in muratura e blocchi di pietra da taglio, alta circa 56 metri e lunga più di 50 con funzione diponte-acquedotto. E' suddiviso in due livelli: un condotto superiore pavimentato in grosse lastre litiche squadrate (lo specus) e originariamente impermeabilizzato da apposita malta idraulica, che consentiva il passaggio dell’acqua, e un camminamento inferiore, largo circa un metro e opportunamente aerato ed illuminato, che consentiva il transito di uomini e animali. L'iscrizione sul fronte nord riporta anno (3 a.C.) e proprietario, Caius Avillius Caimus originario di Patavium (Padova). Esponente di una facoltosa gens di imprenditori (gli Avilli) che, ormai ben insediatasi anche nel nord-ovest della Cisalpina, gestiva le locali cave di marmo , un’attività estrattiva che sicuramente gli avrebbe dato visibilità e guadagno nell’ambito della giovane colonia di Augusta Praetoria. Il ponte-acquedotto di Pont d’Ael, e un ponte privato che prevede l'utilizzo dell’acqua per scopi “industriali”, adducendo l’acqua necessaria all’estrazione e alla lavorazione del marmo bardiglio le cui cave sono state individuate più a valle, in località Pesse del comune di Aymavilles. Questo tipo di marmo presenta un colore che va dal grigio-azzurro al grigio-perla venato riconoscibile in gran parte dei monumenti pubblici e privati di Aosta romana.
Maristella Rossini

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Ci siamo fermati a visitare il ponte prima di andare verso Cogne e siamo rimasti esterrefatti dall'architettura e dall'ingegnosa struttura di questo acquedotto romano, appoggiato sulla gola dell'orrido, alto 56 metri dal livello del corso del torrente e lungo oltre 50 metri, nel quale l'acqua scorreva sulla sommità e le persone camminavano nel corridoio interno, a cui oggi si accede a pagamento (€ 5,00 intero) e che lascia senza fiato: una passerella in vetro infatti permette di vedere la profondità degli scavi (fino a 5 metri) ed il fatto che gli studiosi hanno trovato il vuoto all'interno del ponte laddove invece credevano di trovare un riempimento. All'esterno ed a circa metà dell'arco si vede la stele celebrativa di Caius Avillius Caimus, imprenditore padovano che nel 3 a.C. fece costruire a sue spese l'acquedotto per sfruttare l'acqua per la lavorazione nelle cave di marmo badiglio, un pregiato materiale di color grigio-azzurro con cui venne costruita Augusta Praetoria, cioè Aosta.
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Great views of the river in a gorge, the forests and snowy mountains in the background. The bridge itself is very impressive as it is over 2000 years old from the Roman period. A quiet and beautiful village nearby, with plenty of parking. As it is nearby to the main road, I would very much recommend stopping there.
amit orfali

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