Un luogo di pace. E di sorprese. Si lascia l'auto nell'ampio parcheggio, ed il santuario si raggiunge con pochi scalini. C'è un bel piazzale, la struttura è interamente in pietra. La chiesetta è davvero accogliente. L' ideale per una romantica cerimonia. Alle spalle del santuario comincia un sentiero, che costeggia campi e permette di scattare belle foto panoramiche sul paese di Blufi, che sembra in posa sul versante di fronte, e sullo sfondo le Petralie. Un rudere, lungo il tracciato, sembra fatto apposta per altre foto, fra fiori di pesco e fichi d'india. Il sentiero conduce alla singolare sorgente di olio minerale. Olio quindi più simile a petrolio che ad olio d'oliva. Ma la principale attrazione del santuario è il vasto campo di tulipani spontanei, che crescono in primavera inoltrata, e riempiono di colori il territorio. Purtroppo, però, la vicinanza all'autostrada (il santuario è a cinque minuti dall'uscita Irosa) attira ogni anno decine di vandali, travestiti da turisti, che estirpano i fiori, condannandoli ad un'esistenza ancora più breve di quella già poco longeva a loro destinata. Spero che le autorità locali prendano provvedimenti per evitare questo scempio, ampiamente previsto, e sempre più amplificato dall'attrazione delle foto sui social.