Ringraziamo calorosamente Sara e Marco per l’assistenza ricevuta in occasione di un’escursione da noi liberamente compiuta da Brentino col progetto di raggiungere la Malga dell’Orsa e di qui ritorno attraverso il Ponte Tibetano fino ad intersecare il Sentiero del Pellegrino che collega la Basilica della Madonna della Corona a Brentino. Sara alla partenza ci aveva fornito di mappe e di ogni indicazione utile per imboccare il sentiero che conduce alla Malga dell’Orsa, compreso un numero telefonico per avvertire se eravamo in difficoltà. Purtroppo - quasi sicuramente per una nostra distrazione - abbiamo mancato l’imbocco del sentiero ed abbiamo percorso per circa 3 km una strada bianca in salita (poi rivelatasi un percorso tagliafuoco) dove i segnavia presenti erano assai scarsi, se non proprio carenti. Neanche i (pochi) residenti hanno saputo riorientarci verso la nostra destinazione, né identificare la nostra posizione rispetto alla mappa che utilizzavamo, a causa anche della numerazione non univoca di sentieri differenti ma contraddistinti da numeri uguali. Abbiamo chiamato Sara che si è sforzata di comprendere la nostra posizione e di orientarci per il meglio. Dopo lunga marcia abbiamo raggiunto una pineta, popolata da vacanzieri della domenica intenti a fare picnic con le proprie auto. È risultato che eravamo poco sotto l’Istituto per Sordomuti “Gresner”. Convinti da alcuni vacanzieri a scendere attraverso la pineta per ritrovare il Vajo dell’Orsa, ci siamo ritrovati in luoghi impervi, dove l’ampio sentiero che attraversa la pineta si trasforma in uno stretto viottolo scosceso appena accennato (senza alcun segnavia del CAI) che faticosamente ci ha condotti fino ad un impianto dell’enel che - attraverso una vasca di decantazione ed una tubazione - alimenta la centrale idroelettrica di Brentino. Di fronte a noi si stagliava nettamente ed alla stessa quota la Basilica, ma da quel punto non c’era modo di scendere a valle in sicurezza, anche scavalcando la tubazione. Nuovamente interpellata Sara, ci ha immediatamente messo in contatto telefonico con Marco, della Protezione Civile di Brentino Belluno che - con rara professionalità - ci ha messo prima in sicurezza mediante buoni consigli, anche tramite l’interpretazione di fotografie da noi inviategli; poi si è adoperato per organizzare il nostro rientro. Siamo comunque risaliti autonomamente alla pineta; di qui abbiamo ripreso la discesa a ritroso verso Brentino. Ma Marco non ci ha mai “mollati” e ha insistito per raggiungerci sulla strada tagliafuoco con Luigi grazie ad un pick-up della Protezione Civile a Pian di Festa. Di qui siamo rientrati con loro in auto alla base. Che dire a conclusione di questa nostra disavventura? A parte il nostro errore iniziale nel non aver rispettato alla lettera le indicazioni di Sara, bisogna ammettere che le mappe in quella zona contengono elementi di segnalazione contraddittori e non rispondenti a ciò che un escursionista trova nella realtà. Comunque un elogio va riconosciuto a Sara, a Marco ed al suo collaboratore Luigi per lo scrupolo e la vigilanza esercitata su di noi. Veramente bravi, seri, responsabili, attenti e vigili; provvisti delle migliori qualità per operare assistenza qualificata all’ escursionismo in...
Read moreGran bel posticino info-point ai più magari nascosto ma di quelli che piacciono a noi! La signora Sara si è dimostrata gentilissima e prodiga di consigli per le passeggiate e le iniziative locali...e qui si apre un mondo! Sentiero della Speranza fino al Santuario di Madonna della Corona, escursioni,passeggiate,giri in mtb,canyoning nel vajo dell'orsa, rafting sull'Adige e molto altro. Qui a Brentino Belluno ci sono molte opportunità, anche enogastronomiche! Ed infatti io e mia moglie ne abbiamo subito approfittato con un bel brindsi con un ottimo e fresco Pinot Grigio! Quindi avanti così con la promozione di questi piccoli paradisi! Complimenti alla prossima,...
Read moreIl paese è molto grazioso ed all'esterno di molte case ci sono addobbi natalizi che creano una atmosfera accogliente. Con mia figlia abbiamo salito a piedi i 1750 gradini per arrivare al santuario della Madonna della Corona. Al ritorno abbiamo fatto visita all'infopoint. Abbiamo trovato vari prodotti locali, ad esempio miele, mostarda, confetture, lavoretti in legno, candele, birra e vino da acquistare. La signora, molto gentilmente, ci ha illustrato i servizi del territorio come canyoning, noleggio bike, visite guidate alle cantine con degustazione... Il posto ci è piaciuto molto e probabilmente torneremo a fare qualche attività durante l'estate, magari...
Read more