The beach club is absolutely amazing but it came with some downsides.
First of all, the Wi-Fi was absolutely useless and even when I used it and had the best signal, it didn't work which made me really disappointed.
Secondly, the QR codes for ordering food and drinks was also completely useless. I had to use 4G and data roaming thanks to the useless Wi-Fi in order to order food and even with a very good 4G signal, the menu didn't pop up which also disappointed me. Me thinking the staff would deliver your food and drinks to your table whereas in reality, I had to go up to the bar just to order drinks thanks to the useless QR codes and Internet. I sound like a Karen but I wasn't happy at all because I wanted to relax and chill instead of constantly going to the bar to order drinks/food.
Thirdly, the prices for food and drinks are ridiculously expensive for what it is, for example, I found a pasta dish on the menu for €25! I'm not making this up! That's £21.27 (at the time of making this review). I could make my own and it'd probably be cheaper.
I ordered a cheeseburger, it was awful, it was dry, underseasoned and bland beyond bland, €15 wasted, at least the bun was nice.
Also, the service was awful beyond awful and I've been to some bad restaurants/places with bad service but this one was the worst one I've seen. The staff just didn't care, they were neglectful towards their customers, they were very lazy, they showed little to no consideration while on the job and they were rude as well.
Fortunately, the beds were very comfy which at least made me feel happy and there was also a lovely/gentle breeze when I was there. I'd recommend this place to anyone (only for the location) but don't waste your money on food and drinks, bring your own goods such as snacks and etc, you'd save so much money and DON'T order a cheeseburger. This place is a tourist trap and they only care about ripping people off. This is probably the worst beach club I've ever been to.
After summing everything up, I'm updating my review to a -1 star out of 5....
Read moreSono stato oggi al guna Beach e, onestamente, raramente mi è capitato di imbattermi in una gestione tanto miope, arrogante e incapace sotto ogni punto di vista imprenditoriale. Partiamo dai “dettagli”: 5 euro per parcheggiare nel nulla assoluto (nessun servizio incluso), 2 euro per una bottiglietta d’acqua e 5 euro per una birra. Fin qui, nulla di nuovo nel panorama delle fregature estive italiane. Ma il vero apice dell’inadeguatezza è stato toccato quando il proprietario ( un certo Max) — un signore che evidentemente non ha ben chiaro né il concetto di ospitalità né quello di lungimiranza imprenditoriale — si è presentato mentre giocavamo a beach volley, chiedendo 20 euro per un’ora e mezza di utilizzo campo, come se fossimo a Miami Beach e non su una spiaggia del Sud Italia.
Ora, mi chiedo: ma un minimo di intelligenza commerciale, no? Eravamo 30-40 ragazzi che, in pieno sole, giocavano e si divertivano. La metà di noi avrebbe consumato qualcosa dopo, anche solo per idratarsi (a 2 euro l’acqua, ti fai i conti). Ma no, troppo complicato da capire per chi confonde “business” con “speculazione da quattro soldi”. Il vero imprenditore valorizza la presenza della clientela, la trasforma in fidelizzazione, crea un ambiente accogliente in cui la gente desidera tornare. Qui, invece, l’unico obiettivo sembra quello di spremere il cliente come un limone, con la presunzione di farlo passare pure per un favore.
Chi gestisce un’attività ricettiva dovrebbe avere almeno due neuroni che collaborano: uno per pensare ai profitti e uno per pensare al cliente. Qui mi sembra difficile credere che funzionino ambedue. E non è una questione di 20 euro, ma di mentalità: quella del piccolo tiranno da spiaggia, che vede ogni occasione come un modo per fare cassa al volo, senza una minima visione strategica, senza saper distinguere un “servizio” da una “tassa”, e senza comprendere che la reputazione conta più del guadagno momentaneo.
Il campo da beach volley, tra l’altro, era tutto tranne che curato: sabbia piena di sassi, rete sgangherata, nessun cartello con regolamenti o tariffe visibili. Ma anche se fosse stato perfetto, la gestione resta semplicemente grottesca. Chiedere soldi in quel modo, senza preavviso, a chi stava già giocando — quasi come se ci stessimo approfittando — è scorretto, maleducato e offensivo.
Guna Beach, nei giorni infrasettimanali, deve molto alla presenza di campi da beach volley: sono loro a portare le persone, a creare comunità, movimento, consumi. Senza quello, probabilmente il posto resterebbe molto più vuoto. E invece di valorizzare questa dinamica, l’hai trattata come un abuso da punire.
Aggiungo un pensiero per il titolare: forse sarebbe il caso di rileggere un paio di definizioni sul dizionario. “Imprenditore”: colui che organizza e gestisce un’attività economica assumendosene il rischio con l’obiettivo di creare valore. “Businessman”: persona che sa fare affari in modo etico, lungimirante e sostenibile. Lei, al massimo, sta gestendo una versione moderna del “gabelliere” del Medioevo, con l’unica differenza che oggi esistono le recensioni online.
Chiudo con una riflessione semplice: un luogo, per quanto bello, non vale nulla se è gestito senza visione, rispetto e intelligenza emotiva. E oggi, Max, hai dimostrato di non avere né l’una né l’altra. Se vuoi continuare a chiamarti “imprenditore”, inizia a comportarti come tale. Perché oggi, hai perso molto...
Read moreEsperienza da dimenticare per servizio (inesistente) ed inesperienza.
Premetto, il lido molto carino con ombrelloni posizionati sul prato e con una discesa a mare con scale in legno, ma pagare 50 o 70 euro per poi non avere alcun servizio è a dir poco esagerato.
Il lido offre la possibilità, attraverso la scansione di un qr code, di ordinare e farsi consegnare bibite o pasti direttamente all'ombrellone.
PREMESSA: i problemi tecnici ci possono stare. L'incompetenza e la scortesia in un posto dove si paga fior di quattrini non è concesso. Ore 12.00 ordino una frisa con pomodorini (suadenza), un prosecco ed una crema caffè. Ore 12.15 non vedendo l'ombra di un ordine provo a chiamare il cameriere sempre attraverso l'app dedicata. Ore 12.20 richiamo il servizio all'ombrellone. Nulla Ore 12.25 richiamo nuovamente. Nulla Ore 12.30 richiamo. Ancora niente Ore 12.35 mi alzo dal lettino e mi reco alla rotonda per chiedere informazioni e se ci fossero dei problemi. Il ragazzo mi risponde che non c'era nessuna comanda per il mio ombrellone e che avrei dovuto ordinare in cassa. Ritorno alla mia postazione prendo il cellulare e ritorno per mostrare che dall'app mi dava "ordine inviato". Lo stesso ragazzo mi risponde infastidito che non c'era nessuna comanda, magari c'erano problemi di connessione e che avrei dovuto mettermi in fila alla cassa per ordinare. Nonostante non fossi rimasto contento del trattamento, accetto e mi metto in fila. Ordino, pago, e ritiro le bibite in attesa della frisa. Mi viene consegnato il dispositivo che mi avrebbe avvisato con segnale acustico che sarebbe stata pronta per il ritiro. Non c'era molta gente, la frisa sarebbe dovuta esser pronta di lì a poco... Ore 13.00 il dispositivo non suona Ore 13.10 il dispositivo non suona Ore 13.20 il dispositivo non suona Ore 13.30 neanche l'ombra di un pomodorino Ore 13.40 ritorno alle casse dove ero stato servito con bibite e dispositivo per chiedere se ci fosse ancora molto da aspettare. Mi rispondono che mi sarei dovuto rivolgere in cucina (?????) posizionata a 60/70 metri di distanza. Sempre con tutta la calma del mondo, mi reco alla cucina dove una ragazza con altrettanto fare sgarbato mi chiede "hai ordinato una suadenza?" Io rispondo positivamente e lei mi fa "sono 40 minuti che stiamo chiamando, abbiamo avvisato anche in cassa". Non potevo non rispondere. Riconsegno il dispositivo e le dico gentilmente, "se lei mi avesse chiamato, questo aggeggio avrebbe suonato, lo vede che è muto e non sta suonando?". Prendo la mia frisella e vado via.
Penserete è finita qui. Magari. ASSOLUTAMENTE NO.
ORE 15.00 si avvicina un ragazzo all'ombrellone e mi chiede "ha chiesto il conto?" Io rispondo no, anche perché ciò che avevo consumato lo avevo già pagato. Ore 15.05 ritorna sempre con lo scontrino in mano chiedendomi se io avessi pagato in contanti o con carta. Con carta. Ore 15.10 lo stesso ragazzo confabulava con l'addetta alle casse. Spazientito, infastidito ed incazzato prendo il mio cellulare e con telefono alla mano mostro il pagamento effettuato direttamente dall'estratto conto della mia banca, chiedendo loro di poter smentire che io avessi già pagato.
Questa la sintesi di una giornata di mare che doveva essere rilassante e invece è stata a dir poco...
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