Graines è un tipico esempio di castello primitivo valdostano. Era composto essenzialmente da un'ampia cinta muraria, di circa 80 metri per 50 e di forma irregolare per adattarsi alla natura del terreno, che racchiudeva all'interno le altre costruzioni tra cui una grande torre quadrata ed una piccola cappella, le uniche di cui sia rimasta traccia. La torre quadrata, o donjon, mostra una struttura massiccia e misura più di 5,5 metri di lato. Essa era il mastio del castello, originariamente merlato, ma privo di copertura a vista. Oltre ad essere l'abitazione del signore rappresentava l'ultimo baluardo della difesa, come dimostrano le piccole finestre e l'ingresso posto a quasi cinque metri dal suolo, raggiungibile solo con l'aiuto di una scala che poteva essere rimossa in caso di assedio. In un secondo tempo fu aggiunto alla torre un nuovo corpo di fabbrica per ingrandire l'abitazione. La cappella romanica è dedicata a san Martino. La titolatura della cappella, diversa dal patrono dell'abbazia vallesana, San Maurizio, priva di sostegno la supposizione che sia stata costruita dai suoi monaci, che in origine avrebbero anche abitato il castello, supposizione che non trova alcun riscontro storico e neppure nella tradizione locale. È costituita da un'unica navata, lunga circa otto metri, che termina con un'abside semicircolare. Di essa è rimasta unicamente l'abside romanica semicircolare, la muratura perimetrale, la facciata con il campaniletto a vela. La copertura è...
Read moreLa tradizione vuole che il castello di Graines sia stato costruito intorno all'XI secolo. Esso risale sicuramente ad un'epoca anteriore al 1263. La cappella del castello, dedicata a San Martino, figura nel "Messale di Brusson" attribuito all' XI secolo e in documenti pontifici datati tra il 1145 e il 1170. Il castello è collocato sulla sommità di una rupe, all'imbocco del Vallone di Freudière, in posizione tale da controllare l'intera Valle d'Ayas e l'accesso all'alta Valle di Gressoney. E' un castello di "tipo primitivo", dall'aspetto essenziale e austero. La cinta muraria segue l'andamento della rupe e manca sul lato strapiombante, dove si ritenne inutile realizzarla. Essa racchiude la torre che poggia su un solido zoccolo a scarpa, la cisterna per la raccolta dell'acqua piovana, la cappella orientata a levante come tutte le chiese primitive e pochi ruderi appartenenti ad ambienti abitativi. Nell'angolo nord - ovest del perimetro murario, la cappa conica di un camino indica la collocazione degli alloggiamenti militari. L'accesso era difeso da un'avamporta che immetteva in un vano destinato al corpo di guardia; strette feritoie, adatte a vigilare sul territorio proteggendo chi si trovava all'interno, incorniciano un paesaggio di rara bellezza, specie in autunno quando i boschi a valle del castello di Graines si tingono delle più svariate tonalità del rosso...
Read moreIl Castello di Graines è uno di quei luoghi che sorprendono per la loro autenticità e atmosfera. Si raggiunge facilmente con una breve camminata in salita lungo un sentiero ben tracciato, che si snoda tra i prati e conduce fino alla sommità del promontorio dove sorge la fortezza. Già da lontano, la sagoma del castello si staglia con fierezza contro il cielo, dominando l’intera Val d’Ayas.
Quello che rende unica l’esperienza è la possibilità di entrare liberamente nel castello, spesso trovandolo completamente deserto. Nessun biglietto, nessuna folla, solo tu e le antiche pietre che raccontano secoli di storia. Camminare tra le rovine in silenzio, affacciarsi dai bastioni e ammirare il panorama che si apre tutt’intorno è un’esperienza immersiva e quasi mistica.
In quei momenti, ci si sente davvero come i custodi del tempo, come re o regine solitari affacciati sul proprio regno. Il vento tra le mura, il panorama incontaminato e la sensazione di isolamento restituiscono un senso di pace profonda e di connessione con il passato. Un piccolo gioiello valdostano, da scoprire con...
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