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Cascate di Calabritto — Attraction in Calabritto

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Cascate di Calabritto
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Cascate di Calabritto
ItalyCampaniaCalabrittoCascate di Calabritto

Basic Info

Cascate di Calabritto

Via Ponticchio, 83040 Calabritto AV, Italy
4.6(188)
Open 24 hours
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spot

Ratings & Description

Info

Outdoor
Adventure
Scenic
Off the beaten path
Pet friendly
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Reviews of Cascate di Calabritto

4.6
(188)
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5.0
30w

Missione Compiuta– Operazione Cascata Viva – Domenica 11 Maggio 2025

In una giornata dedicata alle mamme, tredici anime coraggiose – provenienti da Montoro, Flumeri, Mercogliano, Sant'Andrea e Salerno...si sono date appuntamento con la puntualità dei veterani alle ore 9:30 in Piazza Matteotti, Calabritto. Alla guida, il tenace Giovanni, esperto conoscitore del territorio, che ha condotto con disciplina e passione questa squadra eterogenea, affiatata come un plotone in marcia verso la meraviglia. Obiettivo della missione: le Cascate di Bard’natore, giganti d’acqua incastonate in una vegetazione che pare strappata all’Amazzonia. Il rumore dell’acqua era il battito della natura, il sentiero un filo d’Arianna tra muschi, radici e respiri umidi di sottobosco. Ogni passo era un’immersione in un mondo primordiale, dove la bellezza non è addomesticata, ma selvaggia e potente. Nel cuore del cammino, l’imprevisto: una pioggia intensa, fitta che penetra nei vestiti..Ma non ha fermato nessuno. Gli escursionisti, impermeabili o no, hanno proseguito. Sguardi fieri, passi decisi, spirito acceso. Nessuna lamentela, nessuna ritirata. Anzi, sotto quella pioggia, si è accesa una nuova luce: quella del fuoco del casaro Enzo, intento a far rinascere dalle sue mani la tradizione del cacio. Un “Cacio Lab” vivo, profumato, genuino, dove il latte si trasformava in forma e anima sotto gli occhi dei presenti. E poi, come in ogni missione degna di questo nome, l’epilogo è stato all’altezza dell’impresa: il ritorno in paese, l’accoglienza calorosa sotto i portici, il profumo di ravioli agli asparagi e cavatelli che si mescolava al vapore della pioggia, all’uovo fritto, alla pancetta croccante e a quel “GATTO DI PATATE contadino che non si dimentica. Un buon bicchiere di vino a suggellare la fratellanza, il sacrificio e la festa. La gente di Calabritto ha vinto. Ha vinto l’ospitalità, la dignità, l’orgoglio delle radici. Ha vinto la natura che si dona e l’uomo che la rispetta. Questa non è stata solo un’escursione, ma un rito. Un'iniziazione alla bellezza che resiste, all’autenticità che abbraccia, all’umiltà che insegna.

saluti Antonio Iaccheo di...

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4.0
38w

The road to the get to the beginning of the trekking is quite narrow. There is no parking, so find a spot on the side of the road before getting at the beginning of the trail. The trekking was nice and quiet. I only met one family coming from the opposite direction. I stopped at the waterfall, I am not sure about the rest of the trail, but until cascate Bardnatore the trail is not difficult and you do find indications on the path, so it's easy to find your way if you do not get distracted. The waterfalls are nice, and the place is immersed in silence and tranquillity. Also appreciated the fact that I didn't find any trash around. Nice walking, use trekking shoes...

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5.0
6y

Il Santuario Madonna del Fiume si trova nell’alta Valle del Sele, nel piccolo borgo montano di Calabritto (Avellino).

Secondo la leggenda popolare, all’inizio del XVII secolo il torrente Meria, a causa della fitta pioggia che colpiva la regione da diversi giorni, era straripato e aveva travolto una piccola cappella che sorgeva sulle sue rive. Tuttavia, la raffigurazione della Vergine che era stata dipinta sul fondo della cappella fu ritrovata del tutto illesa alla foce del torrente.

Nel 1624 (anno di devozione alla Vergine, al tempo in crisi a causa della riforma protestante) fu intrapresa la costruzione del Santuario in onore della miracolosa raffigurazione della Vergine. Furono impiegati soltanto tre anni di costruzione, al termine della quale Maria fu eletta Signora patrona del paese.

Da quel momento in poi il Santuario è diventato una meta di pellegrinaggio e visita turistica altamente frequentata.

Il Santuario della Madonna del Fiume si trova su un dirupo interno al una grotta di tipo carsico. Secondo un’altra leggenda popolare (in questo caso di origine pagana), le donne incinte che bevono l’acqua che sgocciola da una particolare stalattite a forma di mammella, avranno molto latte per l’allattamento.

Curiosità

Nei pressi del piccolo paese di Calabritto si trovano numerosi itinerari che portano a bellissimi luoghi immersi nella natura. Oltre che il Santuario della Madonna del Fiume, dal borgo è possibile raggiungere diversi luoghi famosi come il Santuario della Madonna della Neve, di Grienzi, i monti Altillo e Cervialto (secondo monte più alto della Campania), l’altopiano del Gaudo  e Piano Migliato.

Inoltre, non lontano da Calabritto nel borgo della frazione Quaglietta è situato un magnifico castello realizzato dai longobardi; posizionato sulla rocca del paese, domina la valle sottostante.

Un’altra ragione di affluenza turistica a Calabritto è la rinomata “Sagra della Castagna”, una grande manifestazione che si svolge ad ottobre e festeggia...

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Missione Compiuta– Operazione Cascata Viva – Domenica 11 Maggio 2025 In una giornata dedicata alle mamme, tredici anime coraggiose – provenienti da Montoro, Flumeri, Mercogliano, Sant'Andrea e Salerno...si sono date appuntamento con la puntualità dei veterani alle ore 9:30 in Piazza Matteotti, Calabritto. Alla guida, il tenace Giovanni, esperto conoscitore del territorio, che ha condotto con disciplina e passione questa squadra eterogenea, affiatata come un plotone in marcia verso la meraviglia. Obiettivo della missione: le Cascate di Bard’natore, giganti d’acqua incastonate in una vegetazione che pare strappata all’Amazzonia. Il rumore dell’acqua era il battito della natura, il sentiero un filo d’Arianna tra muschi, radici e respiri umidi di sottobosco. Ogni passo era un’immersione in un mondo primordiale, dove la bellezza non è addomesticata, ma selvaggia e potente. Nel cuore del cammino, l’imprevisto: una pioggia intensa, fitta che penetra nei vestiti..Ma non ha fermato nessuno. Gli escursionisti, impermeabili o no, hanno proseguito. Sguardi fieri, passi decisi, spirito acceso. Nessuna lamentela, nessuna ritirata. Anzi, sotto quella pioggia, si è accesa una nuova luce: quella del fuoco del casaro Enzo, intento a far rinascere dalle sue mani la tradizione del cacio. Un “Cacio Lab” vivo, profumato, genuino, dove il latte si trasformava in forma e anima sotto gli occhi dei presenti. E poi, come in ogni missione degna di questo nome, l’epilogo è stato all’altezza dell’impresa: il ritorno in paese, l’accoglienza calorosa sotto i portici, il profumo di ravioli agli asparagi e cavatelli che si mescolava al vapore della pioggia, all’uovo fritto, alla pancetta croccante e a quel “GATTO DI PATATE contadino che non si dimentica. Un buon bicchiere di vino a suggellare la fratellanza, il sacrificio e la festa. La gente di Calabritto ha vinto. Ha vinto l’ospitalità, la dignità, l’orgoglio delle radici. Ha vinto la natura che si dona e l’uomo che la rispetta. Questa non è stata solo un’escursione, ma un rito. Un'iniziazione alla bellezza che resiste, all’autenticità che abbraccia, all’umiltà che insegna. saluti Antonio Iaccheo di Mercogliano GRAZIE
Pasquale Dell' ErarioPasquale Dell' Erario
Il Santuario Madonna del Fiume si trova nell’alta Valle del Sele, nel piccolo borgo montano di Calabritto (Avellino). Secondo la leggenda popolare, all’inizio del XVII secolo il torrente Meria, a causa della fitta pioggia che colpiva la regione da diversi giorni, era straripato e aveva travolto una piccola cappella che sorgeva sulle sue rive. Tuttavia, la raffigurazione della Vergine che era stata dipinta sul fondo della cappella fu ritrovata del tutto illesa alla foce del torrente. Nel 1624 (anno di devozione alla Vergine, al tempo in crisi a causa della riforma protestante) fu intrapresa la costruzione del Santuario in onore della miracolosa raffigurazione della Vergine. Furono impiegati soltanto tre anni di costruzione, al termine della quale Maria fu eletta Signora patrona del paese. Da quel momento in poi il Santuario è diventato una meta di pellegrinaggio e visita turistica altamente frequentata. Il Santuario della Madonna del Fiume si trova su un dirupo interno al una grotta di tipo carsico. Secondo un’altra leggenda popolare (in questo caso di origine pagana), le donne incinte che bevono l’acqua che sgocciola da una particolare stalattite a forma di mammella, avranno molto latte per l’allattamento. Curiosità Nei pressi del piccolo paese di Calabritto si trovano numerosi itinerari che portano a bellissimi luoghi immersi nella natura. Oltre che il Santuario della Madonna del Fiume, dal borgo è possibile raggiungere diversi luoghi famosi come il Santuario della Madonna della Neve, di Grienzi, i monti Altillo e Cervialto (secondo monte più alto della Campania), l’altopiano del Gaudo  e Piano Migliato. Inoltre, non lontano da Calabritto nel borgo della frazione Quaglietta è situato un magnifico castello realizzato dai longobardi; posizionato sulla rocca del paese, domina la valle sottostante. Un’altra ragione di affluenza turistica a Calabritto è la rinomata “Sagra della Castagna”, una grande manifestazione che si svolge ad ottobre e festeggia il raccolto.
gae carbogae carbo
Ho avuto la fortuna di scoprire questo luogo per caso ed altrettanto per caso ho contattato la calabrittoescursioni. Giovanni persona squisita e di cultura impegnato con i suoi amici a far rinascere questi luoghi e a fare in modo che turisti come me possano amarli. Nella splendida cornice di questo percorso trekking di difficoltà media,servono le scarpe almeno da ginnastica, Giovanni si è rivelato un simpatico ed attento nonché disponibilissima guida. Ci ha accompagnato nel lungo percorso(circa 3 ore tra camminata e sosta) illustrandoci piccoli segreti del bosco e illuminando scorci naturalistici con i suoi brevi racconti. Le cascate mozzafiato....la chiesetta rupestre altrettanto. Un po di fatica lungo il percorso che fra l'altro è aperto e libero ma quanta soddisfazione. Guidati da Giovanni però è sicuramente meglio e più sicuro. Vorrei sottolineare che al momento Giovanni ed i suoi amici svolgono questa attività in completa autonomia istituzionale ,con l'unico obiettivo di valorizzare il territorio . Fine di altissimo livello che spero presto venga riconosciuto dall'amministrazione locale. Unica pecca ....la chiesetta rupestre chiusa....capisco il voler tutelare dai ladri ....ma se la guida potesse anche avere le chiavi della chiesetta ed esserne il responsabile della visita...sarebbe perfetto. Grazie Giovanni e consiglio a tutti questa rinvigorente visita trekking alle cascate Bard'natore.
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Il Santuario Madonna del Fiume si trova nell’alta Valle del Sele, nel piccolo borgo montano di Calabritto (Avellino). Secondo la leggenda popolare, all’inizio del XVII secolo il torrente Meria, a causa della fitta pioggia che colpiva la regione da diversi giorni, era straripato e aveva travolto una piccola cappella che sorgeva sulle sue rive. Tuttavia, la raffigurazione della Vergine che era stata dipinta sul fondo della cappella fu ritrovata del tutto illesa alla foce del torrente. Nel 1624 (anno di devozione alla Vergine, al tempo in crisi a causa della riforma protestante) fu intrapresa la costruzione del Santuario in onore della miracolosa raffigurazione della Vergine. Furono impiegati soltanto tre anni di costruzione, al termine della quale Maria fu eletta Signora patrona del paese. Da quel momento in poi il Santuario è diventato una meta di pellegrinaggio e visita turistica altamente frequentata. Il Santuario della Madonna del Fiume si trova su un dirupo interno al una grotta di tipo carsico. Secondo un’altra leggenda popolare (in questo caso di origine pagana), le donne incinte che bevono l’acqua che sgocciola da una particolare stalattite a forma di mammella, avranno molto latte per l’allattamento. Curiosità Nei pressi del piccolo paese di Calabritto si trovano numerosi itinerari che portano a bellissimi luoghi immersi nella natura. Oltre che il Santuario della Madonna del Fiume, dal borgo è possibile raggiungere diversi luoghi famosi come il Santuario della Madonna della Neve, di Grienzi, i monti Altillo e Cervialto (secondo monte più alto della Campania), l’altopiano del Gaudo  e Piano Migliato. Inoltre, non lontano da Calabritto nel borgo della frazione Quaglietta è situato un magnifico castello realizzato dai longobardi; posizionato sulla rocca del paese, domina la valle sottostante. Un’altra ragione di affluenza turistica a Calabritto è la rinomata “Sagra della Castagna”, una grande manifestazione che si svolge ad ottobre e festeggia il raccolto.
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