La Rocca di Cerbaia, è situata a circa 400 metri di altezza su di uno sperone roccioso che domina la valle del Bisenzio, cadendovi a strapiombo. E' possibile collocare la sua origine intorno al 1100, quando gli Alberti fecero costruire un fortilizio in grado di controllare l'antica strada detta "di Lombardia", la quale permetteva il collegamento fra le regioni transappeniniche e la Toscana. Nata come luogo dedito alle funzioni militari la Rocca fu utilizzata dagli stessi Alberti anche come dimora. Tuttavia si identifica come ultimo conte di Cerbaia Niccolò d'Aghinolfo. Nel quattrocento la fortezza fu quasi smantellata, finché nel 1512 il podestà di Prato la riabilitò per poter far fronte all'esercito spagnolo. Dopo essere appartenuta ai Novellucci nel seicento, essere entrata a far parte della tenuta dei Gricignana ed essere successivamente acquistata da Eldmann nell'ottocento, l'ultimo passaggio di proprietà è avvenuto recentemente da parte del Comune di Cantagallo, il quale intende recuperare il monumento di inconfutabile valore storico e patrimoniale per l'intera Val di Bisenzio. Nonostante le avanzate condizioni di degrado essa possiede il classico aspetto dei castelli-recinto medievali: Un possente mastio è collocato al centro di ben due cerchie murarie di forma all'incirca quadrata. La costruzione fu eseguita in pietra arenaria, sono ancora distinguibili vaste porzioni della cinta muraria esterna con la porta d'ingresso e ciò che rimane della cisterna, con copertura a botte. Tra le varie costruzioni risalenti alla prima metà del 1300 troviamo i ruderi della Chiesa di San Martino, posizionata all'esterno della seconda cerchia era caratterizzata da una sola navata. Nel cuore della fortificazione sorge il Mastio o Palazzo, la forma pentagonale suggerisce una certa somiglianza con il Castello dell'Imperatore, per questo si pensa ad una ricostruzione avvenuta verso la metà del XIII secolo. Il comune di Cantagallo si è occupato per anni degli scavi e dei vari restauri, da queste operazioni sono emersi numerosi aspetti che la Rocca ha mantenuto segreti per secoli tra le sue mura: la collina fu oggetto di un insediamento di capanne molto prima della costruzione della fortezza, essa fu inoltre sede di un antico cimitero dove sono stati rinvenuti i resti di bambini morti intorno al 1000 ed il 1100 ed infine insieme a numerosi oggetti di uso quotidiano appartenenti a soldati del 1500 è stato scoperto l'utilizzo di un grande argano sollevatore in legno che venne adoperato per la costruzione del palazzo. Della Rocca Cerbaia lascia la propria testimonianza Dante Alighieri, il quale nel XXXII canto dell'Inferno narra la vicenda dei due fratelli Napoleone e Alessandro degli Alberti: figli del conte Alberto degli Alberti, i due si uccisero a vicenda per questioni di eredità e per questo furono confinati nella Caina, nel girone dove si trovano i traditori dei propri parenti. Dante racconta inoltre della vicenda del figlio di Napoleone, Alberto II, il quale assassinò il cugino Orso; la vicenda è descritta nel VI canto...
Read moreRocca di Cerbaia is a medieval fortress located along the Bisenzio River, near the town of Cantagallo in Tuscany, Italy. Built in the 12th century, this castle was strategically positioned to oversee the valley and control the important routes between the cities of Prato and Bologna. It was originally constructed by the Alberti family, a prominent noble family, and played a key role in local feuds and territorial conflicts during the Middle Ages.
The fortress is now mostly in ruins, but its remains are still an evocative sight, with crumbling walls and towers perched dramatically on a hilltop overlooking the river. The Rocca di Cerbaia is surrounded by dense forests, adding to its picturesque and remote appeal, making it a popular destination for hikers and history enthusiasts exploring Tuscany’s lesser-known historical sites.
The site also offers panoramic views of the Bisenzio Valley and...
Read moreLa Rocca di Cerbaia, anche solo Rocca Cerbaia, domina la vetta di uno sperone roccioso di quasi quattrocento metri di altezza a strapiombo sulla valle del fiume Bisenzio. Da secoli la struttura fortificata combatte con le forze della natura che ne hanno causato prima l'abbandono, poi la rovina. La sua origine, almeno nell'aspetto con il quale la vediamo oggi, pare risalire agli inizi del 1100, quando gli Alberti eressero sul luogo un fortilizio a controllo dell'antica strada detta "di Lombardia", collegamento fra la Toscana e le regioni transappenniniche. Nonostante le sue funzioni militari, la rocca fu utilizzata dagli Alberti per un lungo periodo anche come dimora, fatto confermato dalle rifiniture di ottima qualità ancora visibili all'interno del mastio. La leggenda, quasi sicuramente priva di fondamento, vuole che nel 1285 sia stata rifiutata dagli stessi Alberti la richiesta di asilo presso la Rocca presentata dal Poeta Dante Alighieri durante il suo esilio da Firenze. Lo stesso sommo Poeta rese famosa una delle figlie discendenti della famiglia proprietaria della rocca, Cunizza Alberti, protagonista di una animata vita sentimentale nella sua "Divina Commedia" (Paradiso IX, 13-36). Nel 1361 la rocca fu venduta ai Fiorentini che, vista la sua importante posizione strategica, vi insediarono una guarnigione militare permanente e ne rafforzarono le difese con la costruzione di una seconda cinta muraria e altri edifici. Mezz’ora di salita, ed il panorama sulla Valle del Bisenzio lascia...
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