Abbiamo visitato questo maniero la sera, dopo un nubifragio che aveva creato qualche disagio ma che la provetta guida ha saputo conciliare brillantemente. Questo castello ha origini medievali, sorto per volere del conte Trussardo Calepio nel XV secolo (in precedenza vi era un più antico fortilizio). Oggi è parecchio snaturato dalle sue funzioni originarie, cioè per ciò che era nato (fortificazione difensiva). Nel tempo fu trasformato in residenza nobiliare e poi in un orfanotrofio. È gestito da una fondazione che si occupa di disabilità e ospita una scuola materna. Non si possono fotografare le sale interne padronali (quelle che furono dei conti), ma assicuro che conservano affreschi di buon gusto, diversi mobili originali (dal Seicento) e delle chicche inaspettate, come la cinquecentina del grande lessicografo Calepino (Giacomo Calepio, figlio naturale del conte Trussardo, primo feudatario della Val Calepio e del castello). Il Calepino nacque intorno al 1435 e divenne frate eremitano con il nome di Ambrogio. E’ noto agli eruditi per aver scritto il fondamentale "Dictionarium latinum", pubblicato nel 1502 e in forma definitiva nel 1509, conoscendo fama anche fuori dall’Italia.
Accanto al prezioso incunabolo si osservano le pianelle e i piccoli giochi delle orfanelle che qui vissero, dopo la morte dell’ultima contessa, essendo il castello stato trasformato in un orfanotrofio (dal XIX secolo e fino al 1970 circa) per volere testamentario dei conti. Il percorso è articolato e inizia all'esterno con le vicende storiche e architettoniche del castello, tenendo la vista sullo strepitoso strapiombo sulla Valle dell'Oglio da un lato e su uno degli edifici più antichi del paese, inglobato nella chiesa parrocchiale, dall'altro. Poi si entra e si accede alla Cappella Gentilizia settecentesca con le reliquie di S. Celestino; si sale sul mastio dove, dai merli, si apprezza uno splendido panorama a 360 gradi. Il percorso interno si snoda tra echi del passato e il presente, in continuo susseguirsi. La sorpresa di trovare le tracce di una chiesa gotica nei locali delle vecchie cucine dell'istituto è stata grande! Ma al di sotto, scendendo una scala, c'è qualcosa di ancora più antico... Parcheggio gratuito all'inizio del paese, quindi bellissima passeggiata di qualche centinaio di metri tra le vie dal sapore medievale. Ingresso su prenotazione a pagamento, comprensivo di guida. Durata circa due ore, esperienza...
Read moreBellissima visita, durata quasi 2 ore. Grazie alla nostra guida abbiamo ascoltato la storia dei Conti Calepio scoprendo la loro generosità nei confronti della loro gente. Il castello ha all'interno delle sale bellissime che, per volontà della proprietà, purtroppo non si possono fotografare. Il castello è stato a metà del 1800 donato ad un ente religioso dove vi erano delle monache che si prendevano cura delle orfanelle dando loro anche istruzione. Pertanto nel castello si vedono anche tracce di questa seconda vita del castello che in alcune parti, come ad esempio le cucine, ha cancellato in parte le tracce del passato. Durante la salita alla torre del castello (molto suggestiva) si fa un'esperienza davvero particolare, ma non anticipo niente per non togliere la sorpresa. Nel castello vengono anche organizzate attività extra molto interessanti durante la settimana e nel weekend....
Read moreDomenica pomeriggio abbiamo effettuato la visita guidata di questo bel castello che dal piccolo, ma suggestivo borgo di Calepio domina il lento incedere del sottostante fiume Oglio che, uscito come emissario dal vicino lago di Iseo si dirige verso il Po. LA visita guidata dura circa un'ora e vanno fatto i complimenti al ragazzo che ha svolto la funzione di guida in modo davvero egregio, dimostrando competenza, preparazione e passione, mentre illustrava la storia del castello e della famiglia dei Conti Calepio che ne sono stati proprietari, nonché le principali caratteristiche sia dell'architettura esterna sia di tutto quanto ( dalle decorazioni, ai mobili, dall'oggettistica ai documenti) è presente all'interno delle sale...
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