Eremo Santa Giustina — Attraction in Comunità della Val di Non

…un luogo…decisamente particolare!!…l’Eremo di Santa Giustina!!…in Val di Non!!…qualche giorno fa…ho fatto un escursione per un sentiero che scende nella forra!!…a valle della Diga di Santa Giustina!!…che prende il nome dall’eremo…posto a fianco!!…sino in fondo dove scorre il fiume Noce!!…un sentiero con degli scorci bellissimi!!…poi si attraversa un ponte di legno e si risale per un sentiero che arriva a Tassullo!!…questo Eremo di Santa Giustina!!…come tanti altri eremi!!…si trova in una posizione scoscesa!!…ripida e impervia!,…chiaramente ormai…si possono vedere solamente i ruderi!!…e ci si può solo immaginare come poteva essere!!…ma quello che merita di vedere è la sua posizione!!…incastrato nella roccia!!…sicuramente la costruzione è molto antica!!…si dice che ci fossero due edifici…la Chiesa dedicata ai santi Cipriano e Giustina!!…e una struttura adiacente dove vivevano gli eremiti!!…che si dedicavano alla preghiera e alla penitenza!!…si dice anche che serviva come rifugio per i viandanti che passavano in quella zona!!…poi alla fine del 1700 l’Eremo fu abbandonato definitivamente!!…e andando in rovina…la Pala dei Santi Cipriano e Giustina…è stata trasferita nella Chiesa di Dermulo!!…che sicuramente andrò a vedere!!…merita veramente una visita questo antico eremo di Santa Giustina!!…il percorso non è molto lungo!!…ma abbastanza impegnativo!!…perché si scende ripidi fino alla base del canyon!!…io mi sono servita dei miei bastoncini da trekking!!…comunque il dislivello non è molto!!…ma da qui si possono vedere degli scorci molto suggestivi!!…di una natura...

Rovine di un eremo molto bello per posizione e contesto. Lasciata l’auto al parcheggio per l’eremo (con chiosco vendita mele), siamo scesi tra i meleti e nel bosco, su sentiero e gradini in legno fino alla zona sopra l’eremo, dove i gradini sono stati scavati nella roccia. Forse a causa del clima arido dei giorni in cui lo abbiamo visitato, la scalinata scavata nella roccia, senza corrimano o corda, sembrava un po’ poco sicura e quasi “franosa” e poco sicura. A tal punto che una di noi (eravamo in 3) è rimasta con il cane nella zona della grotta sopra all’eremo perché non si fidava a scendere e non voleva rischiare che il cane, tirando, ci facesse scivolare, nonostante le bacchette da trekking. Noi due che siamo scesi fino al torrente Noce, ci siamo ritrovati in un altro mondo, ricco di acqua e piante. Siamo però dovuti tornare in fretta alla grotta richiamati da chi era rimasto indietro in quanto a “disagio” nel rimanere sola in una zona così isolata (soprattutto dopo aver visto uno scorpione di dimensioni notevoli) quindi purtroppo non abbiamo girato molto. Sarà per la prossima volta! Risalta al parcheggio un po’ faticosa, non solo per...

Rovine. Io ci sono arrivata scendendo dalla stazione del trenino di Tassullo, passando tra i meleti (tutti in fiore ad aprile!), con un sentiero ripido e un pò scivoloso che porta in fondo ad un ponte in legno sul noce. Il sentiero è sicuro e attrezzato con cordino, permette di risalire sul versante opposto e raggiungere il sito dove rimangono i resti dell'eremo dell'XIII secolo. Incredibile pensare che qualcuno potesse vivere lì aggrappato alla roccia a capofitto su un torrente! Una tabella esplicativa ne ripercorre la storia. Si risale tramite scalini nel bosco con la vista contrastante del ponte ferroviario e la diga imponente di sbarramento del lago. Posto surreale. Il tratto finale per tornare all'auto non...