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Castel Caldes — Attraction in Comunità della Valle di Sole

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Castel Caldes
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Chalet ai mulini
STRADA PER LE GLARE, Località Glare, 38022 Caldes TN, Italy
B&B Hello Rizzi
Via di S. Rocco, 5, 38022 Caldes TN, Italy
Lastè Nature Mountain Hotel
Località Molini, 11, 38022 Caldes TN, Italy
Albergo Alla Rocca
Via del Tonale, 22, 38022 Caldes TN, Italy
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Castel Caldes tourism.Castel Caldes hotels.Castel Caldes bed and breakfast. flights to Castel Caldes.Castel Caldes attractions.Castel Caldes restaurants.Castel Caldes travel.Castel Caldes travel guide.Castel Caldes travel blog.Castel Caldes pictures.Castel Caldes photos.Castel Caldes travel tips.Castel Caldes maps.Castel Caldes things to do.
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Castel Caldes
ItalyTrentino-Alto Adige/SüdtirolComunità della Valle di SoleCastel Caldes

Basic Info

Castel Caldes

Via Novembre, 38022 Caldes TN, Italy
4.2(783)
Open 24 hours
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spot

Ratings & Description

Info

Cultural
Scenic
Family friendly
Accessibility
attractions: , restaurants:
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Phone
+39 0461 233770
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buonconsiglio.it

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Good wine. Good vibes.
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Thu, Dec 11 • 7:00 PM
18 Via Alcide Degasperi, 38012 Tres
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Francesco RosatiFrancesco Rosati
Visita gratuita molto breve, con un bel filmato che ripercorre la nascita e la crescita della struttura, curato, ma c'è ben poco da vedere. "Tra il 1230 e il 1235 fu realizzato il primo nucleo, una torre a cinque piani che fungeva anche da residenza, realizzata per volere di Rambaldo ed Arnoldo da Cagnò. Era utilizzata, insieme alla sovrastante Rocca di Samoclevo, per il controllo dei traffici commerciali della Val di Sole. Nel 1464 la 'casa torre' passò alla famiglia Thun che la ampliò, aggiungendo ulteriori corpi di fabbrica che hanno conferito all'edificio l'aspetto attuale. Ulteriori lavori di restauro e ampliamento furono condotti nel XVI secolo e vennero eseguite decorazioni ad affresco in varie sale. Fu anche edificata l'attuale cappella nella corte prospiciente il castello, dedicata alla Beata Vergine Maria ed interamente affrescata da storie di Naurizio. Una leggenda vuole che il castello sia stato teatro della prigionia di una giovane donna di nome Olinda, forse da identificarsi nella contessa Marianna Elisabetta Thun, che venne rinchiusa dal padre Rodemondo in una piccola stanza per impedire il matrimonio con Arunte, menestrello di corte per il quale morì d’amore. Le decorazioni di alcuni ambienti del castello sono attualmente in fase di restauro".
Shelby EdwardsShelby Edwards
The castle seems to be in half, with the first half an exhibition space (this was about the nearby mineral springs, which was interesting) and the other half a partly restored ancient castle. It was free with my Mio Trento pass, and totally with the visit. Even though the movies are in Italian, I learned a lot watching them. A really nice experience.
channel maxchannel max
Complimenti alla provincia autonoma di Trento, che, con un grande intervento di restauro, avvenuto tra il 2010 ed il 2014, è riuscita a recuperare in modo fruibile al pubblico questo antico castello. Nato come piccola casa torre attorno al 1230, si è ingrandito nel tempo fino a diventare un vero castello, ingentilito poi nelle forme più simili ad un palazzo fortificato. Nel secolo scorso aveva subito modifiche che lo avevano trasformato quasi in edificio rurale. L'opera di restauro lo ha riportato alla sua forma originale. Oggi si può visitare ( data la attuale situazione legata al covid, gli ingressi sono contingentati e si possono prenotare). Ospita spesso eventi e mostre d'arte. Ha anche un paio di leggende( con fantasmi???), la più famosa è quella della storia d'amore tra la nobile Olinda,(incarcerata e morta in una cella che potrete visitare..)ed il suo menestrello Arunte....
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Visita gratuita molto breve, con un bel filmato che ripercorre la nascita e la crescita della struttura, curato, ma c'è ben poco da vedere. "Tra il 1230 e il 1235 fu realizzato il primo nucleo, una torre a cinque piani che fungeva anche da residenza, realizzata per volere di Rambaldo ed Arnoldo da Cagnò. Era utilizzata, insieme alla sovrastante Rocca di Samoclevo, per il controllo dei traffici commerciali della Val di Sole. Nel 1464 la 'casa torre' passò alla famiglia Thun che la ampliò, aggiungendo ulteriori corpi di fabbrica che hanno conferito all'edificio l'aspetto attuale. Ulteriori lavori di restauro e ampliamento furono condotti nel XVI secolo e vennero eseguite decorazioni ad affresco in varie sale. Fu anche edificata l'attuale cappella nella corte prospiciente il castello, dedicata alla Beata Vergine Maria ed interamente affrescata da storie di Naurizio. Una leggenda vuole che il castello sia stato teatro della prigionia di una giovane donna di nome Olinda, forse da identificarsi nella contessa Marianna Elisabetta Thun, che venne rinchiusa dal padre Rodemondo in una piccola stanza per impedire il matrimonio con Arunte, menestrello di corte per il quale morì d’amore. Le decorazioni di alcuni ambienti del castello sono attualmente in fase di restauro".
Francesco Rosati

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The castle seems to be in half, with the first half an exhibition space (this was about the nearby mineral springs, which was interesting) and the other half a partly restored ancient castle. It was free with my Mio Trento pass, and totally with the visit. Even though the movies are in Italian, I learned a lot watching them. A really nice experience.
Shelby Edwards

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Complimenti alla provincia autonoma di Trento, che, con un grande intervento di restauro, avvenuto tra il 2010 ed il 2014, è riuscita a recuperare in modo fruibile al pubblico questo antico castello. Nato come piccola casa torre attorno al 1230, si è ingrandito nel tempo fino a diventare un vero castello, ingentilito poi nelle forme più simili ad un palazzo fortificato. Nel secolo scorso aveva subito modifiche che lo avevano trasformato quasi in edificio rurale. L'opera di restauro lo ha riportato alla sua forma originale. Oggi si può visitare ( data la attuale situazione legata al covid, gli ingressi sono contingentati e si possono prenotare). Ospita spesso eventi e mostre d'arte. Ha anche un paio di leggende( con fantasmi???), la più famosa è quella della storia d'amore tra la nobile Olinda,(incarcerata e morta in una cella che potrete visitare..)ed il suo menestrello Arunte....
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Reviews of Castel Caldes

4.2
(783)
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5.0
25w

Ottima notizia! Dal 20 giugno al 2 novembre 2025 questo castello ospita la mostra “Antiche fonti. Tito Chini e la cultura termale nel Trentino”. L’oggetto dell’esposizione illustra uno dei aspetti storici e sociali più importanti della regione: il termalismo. Tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, le località termali furono riconosciute con notevole gradimento dai ceti agiati come ameni centri di cura e di svago. I principali stabilimenti di Rabbi, Levico-Vetriolo, Roncegno, Pejo e Comano sono ancora oggi mete rinomate per le loro proprietà terapeutiche e conservano, dopo oltre un secolo, le qualifiche di poli turistici fortemente attrattivi. Per decorare le stazioni termali di questi luoghi con risultati artistici di rilievo venne chiamato l’artista Tito Chini (Firenze 1898 – Desio 1947), pittore e ceramista di formazione fiorentina, appartenente a una famiglia storica di decoratori. Chini fu chiamato nel 1936 a Vetriolo, località termale della Val di Sole, per decorare alcune pareti d’interni. Per la prima volta la mostra offre ai visitatori i dipinti dello stabilimento termale (salvati da una demolizione!), affiancati da inediti bozzetti preparatori e da una ricercata scelta di manufatti ceramici provenienti dalla manifattura di Borgo San Lorenzo. I materiali esposti si concentrano specificamente su Tito Chini e sul movimento stilistico dell’Art Déco, uno stile artistico che orientò le decorazioni degli stabilimenti termali dell’epoca. Di sicuro interesse per i visitatori sono i manifesti pubblicitari, spesso ideati e realizzati con elevata qualità artistica tanto da diventare i primi strumenti pubblicitari di promozione turistica delle...

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4.0
7y

Castel Caldes si trova in Val di Sole, nel centro dell’omonimo paese. All’ingresso siamo stati accolti da una signora molto gentile che ci ha informati che la visita al castello è gratuita. Sfortunatamente il secondo piano era chiuso per lavori, quindi non siamo riusciti a fare un giro completo. Dopo essere entrati nella prima sala, la più antica del castello, siamo stati reindirizzati alla visione di un filmato molto interessante relativo alle modifiche subite dal castello nel corso del tempo. L’edificio, infatti, ha conosciuto diversi ampliamenti e rifacimenti architettonici tra il XIII secolo e il 1500. L’aspetto attuale, pertanto, non è affatto simile agli altri castelli del Trentino. Altre tre guide si sono prodigate a raccontarci le successive stanze del castello, mostrandoci i dettagli originali e spiegandoci la storia del maniero. Sfortunatamente l’interno appare molto spoglio e i pochi mobili presenti sono di epoche successive. Ciò che sicuramente ha attirato maggiormente la nostra attenzione è stata la storia di Olinda, che sembra riecheggiare una vicenda realmente accaduta nei primi decenni del 1600: la figlia del signore si era innamorata di un menestrello e, contrastata dalla famiglia, aveva tentato una fuga d’amore. Questo tentativo non porta però a un lieto fine, poiché viene sventato dai fratelli che decidono di rinchiudere Olinda (Maria Elisabetta Thun) in una stanza piccolissima (circa 3,50x1,50m) all’interno Castel Caldes. La ragazza muore d’amore un anno dopo la sua reclusione, mentre il suo amato è...

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3.0
4y

Posto all’imbocco della Val di Sole e affacciato sul torrente Noce. L'aspetto attuale del castello, una delle sedi del Museo Castello Buonconsiglio,prende spunto da varie culture, tipico di questa zona al confine del Principato Vescovile di Trento. Tra il 1230 e il 1235 fu realizzato il primo nucleo, una torre a cinque piani che fungeva anche da residenza, realizzata per volere di Rambaldo ed Arnoldo da Cagnò. Era utilizzata, insieme alla sovrastante Rocca di Samoclevo, per il controllo della Val di Sole. La grande casa-torre duecentesca a cinque piani eretta dalla famiglia Cagnò nel 1464 venne donata alla famiglia Thun che inglobò la primitiva torre in un nuovo edificio a pianta quadrata che corrisponde nelle forme all'attuale castello. Nel corso dell'Ottocento fu acquistato da una famiglia locale, mentre oggi è di proprietà della Provincia Autonoma di Trento, che lo ha restaurato e trasformato nella prestigiosa sede di esposizioni temporanee ed avvenimenti culturali. L'interno è affascinante e presenta soffitti a volte, rivestimenti lignei e sale affrescate. Fa parte del gruppo monumentale del castello la chiesetta dedicata alla Beata Vergine Maria, costruita alla fine del Cinquecento. Una leggenda vuole che il castello sia stato teatro della prigionìa di una giovane donna di nome Olinda, forse da identificarsi nella contessa Maria Elisabetta Thun, che venne rinchiusa dal padre Rodemondo in una piccola stanza per impedire il matrimonio con Arunte, menestrello di corte per il quale morì d'amore. Stanza...

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