Mi ricordo il caldo, la mancanza di un filo d'aria per gran parte del percorso di avvicinamento alle cascate del Saent dal parcheggio. In compenso il paesaggio attorno catturava l'attenzione distraendo dal senso di oppressione che ti bagna di sudore la maglia, sotto lo zaino.Da ragazzo ho fatto una scuola ad indirizzo agrario e poi avendo vissuto per lo più in campagna ha fatto sì che mi appassionassi alla natura che mi circonda. Sul sentiero appena usciti dal parcheggio io e mia moglie incontriamo subito gruppi di orchidee selvatiche. Appena il sentiero ha cominciato ad alzarsi dal livello del fiume è la volta della digitale purpurea. Arrivati vicino alle cascate... eh si... sono due. Una più bella dell'altra. Arrivati vicino alle cascate il caldo lascia il posto ad una frescura da sogno. A differenza di altre cascate - quella di Krimml in Austria o quella di S. Francesco a Riva di Tures - dove sono stato, la cascata di Saent ti permette di starle vicino, mentre fai foto o video senza bagnarti. Una corrente d'aria porta via il grosso delle particelle d'acqua in sospensione da un'altra parte e ti permette di rimanere asciutto davanti a lei. L'aria è leggera, ti si allarga il respiro come se facessi un'aerosol.Continuiamo il sentiero seguendo le indicazioni per "larici monumentali" e "pra' di Saent". Dopo, non so, una decina di minuti, un quarto d'ora - io quando cammino in montagna perdo quasi il senso del tempo - arriviamo al "Doss de la Crus". La salita è stata allietata da macchie di colore vivo di Crotonella fior di Giove. Una pianta mai vista prima. Il Doss de la Crus offre la possibilità di ampi panorami sia a valle della cascata che a monte verso i "pra' di Saent". Una valletta chiusa da tre lati e solcata da questo fiume che si getta nella cascata. Alla fine di questa valle si erge malamente in piedi una una malga che prende il nome dei prati. Oltre la malga il sentiero ricomincia a salire per andare verso il rifugio Dorigoni, che dista da lì circa un'ora, un'ora e mezzo di...
Read moreBellissima escursione. Abbiamo lasciato l'auto al parcheggio in zona Coler con parchimetro a monete (munitevi) al prezzo di 5€ e abbiamo proseguito per il sentiero che corre lungo il fiume sulla sponda sinistra orografica, indicazioni "percorso geologico". Il sentiero è inizialmente pianeggiante, abbiamo proseguito dritto al bivio che indicava a sx per la malga stablasolo, per un tratto il sentiero è poco visibile perché si inerpica tra i massi quasi bagnati da piccoli salti del fiume, per poi emergere dal bosco e costeggiare pascoli... Si giunge alle cascate basse e Poco dopo il sentiero diventa estremamente ripido e a scalini, su su fino al salto più alto dove si attraversa un ponte che passo sul salto medio costeggiando quello alto. Si conti ua a salire fino ad un punto panoramico (Plan de Scalace) . Lì abbiamo deciso di fare una deviazione dal percorso e continuare a salire ancora(10 minuti) fino ad un posto di rilevazione (Dos de la Cross) con punto panoramico da dove parte il sentiero per raggiungere Malga Pra di Saent. Andateci assolutamente. La Malga era libera ma aperta, potete visitarla (c'è una stanza con mostra fotografica), sentite ancora l'odore di legna bruciata nella stufa, oggetti vari lasciati dai pastori che ci hanno soggiornato con il gregge. Lì ci siamo riposati un pochino godendo del silenzio della piccola valle per poi ritornare sui nostri passi e tornare da dove eravamo saliti (Plan de Scalace ) per proseguire il sentiero che scende ripido verso Malga Stablasolo. Sosta per il pranzo nella Malga che fa anche da ristorante (ve lo consiglio vivamente di mangiarci) e poi giù ancora verso il parcheggio. La Parte in salita è molto impegnativa ma ne vale veramente la pena. Con due lunghe pause e numerose soste fotografiche noi ci abbiamo...
Read moreDal parcheggio del Coler si arriva al bivio con a destra la sterrata e a sinistra il ponte e strada asfaltata. Consiglio di intraprendere il percorso in senso antiorario per la sterrata. Giro ad anello. Tra paline illustrative e foto a mucche e cose varie a "passo famiglia" ci abbiamo messo 40 minuti per arrivare all'area picnic. Fino a qui il percorso è agevole e senza troppe difficoltà. Dall'area picnic il percorso comincia a salire fino alla cascata bassa. Un 20 minuti circa con sosta foto di rito obbligatoria. Dalla cascata bassa alla principale 10 minuti ma spinge davvero tanto in alto. 10 minuti intensi che vi faranno boccheggiare ma con qualche sosta non è impossibile. Mio figlio ha 7 anni e mezzo e non è stato un problema. Ho visto bimbi anche più piccoli. Alle cascate fate attenzione in quanto è bagnato per terra. Consiglio scarpe con buon grip. Da li si sale ancora un po tipo 10 minuti nemmeno per una piccola area sosta. Ammirate il panorama. Qui si può scegliere se salire al punto più alto (che non ho fatto ma consigliano) o proseguire e scendere. La discesa è agevole larga con un po di attenzione ma fattibile da tutti. Ultimo tratto su asfalto ad incrociare la malga per un pasto se si vuole. 2 ore in totale con molte soste foto per...
Read more