Un complesso architettonico interessante, solo parzialmente fruibile; vale una visita, se si è in zona.
La chiesa – parte di un’abbazia costruita intorno alla fine dell'XI secolo e dedicata a san Gemolo, un giovane diacono che, decapitato da un gruppo di briganti, cavalcò portando la propria testa fino all’accampamento del gruppo di cui faceva parte – è stata modificata nella struttura e nell’impianto decorativo tra il Cinquecento e il Settecento; oggi si presenta con una navata principale, sormontata da una volta a botte, che si conclude con un presbiterio quadrato e due navate laterali più piccole con volte a crociera; ospita affreschi che risalgono al XIII e al XV secolo (belli sia il Cristo Re sia la Madonna della Misericordia, nella navata di destra) e un altare barocco in marmo che conserva le spoglie del martire (NB. anche la prima cappella a sinistra è in stile barocco).
Alla facciata della chiesa è addossato un campanile molto massiccio e imponente costruito con pietra locale (porfido): – presenta lesene con cornici ad archetti ciechi e una cella vuota.
Molto particolare il chiostro a pianta pentagonale, con loggiato al pianterreno: le arcate sono rette da colonne (con capitelli) in cotto a base ottagonale. Al momento della visita (giugno 2019) erano in corso lavori.
Il Museo - che contiene reperti archeologici locali, oggetti sacri, quadri e sculture - è attualmente chiuso e non ci sono informazioni riguardanti la data...
Read moreComplesso antico composto dalla chiesa dedicata a S. Gemolo, dal campanile, dal chiostro pentagonale del piccolo monastero, uno spazio a lato, con ciò che rimane di un pozzo ed un bel porticato con archi a sesto acuto. L'interno della Chiesa risulta, in alcune sue parti, un po' deteriorato ma affiorano, qua è là, tracce di affreschi: molto bello, anche se incompleto quello di una "Madonna della Misericordia" posto a destra dell'entrata. Altri sono visibili proseguendo nella piccola navata di destra con figure di martiri, forse dottori della chiesa (?!)oltre ad un riconoscibile volto di Gesù. Molto bello anche l'altare interamente in marmo contenente le spoglie di S. Gemolo alle cui spalle si erge l'organo. La vetrata policroma mostra i suoi bei colori vivaci. In una cappella con stucchi a sinistra dell'entrata è posto il fonte battesimale, la tela incorniciata raffigura il battesimo di Gesù. Nell'insieme il complesso è in buone condizioni ed è molto gradevole da visitare anche se qualche cura in più non guasterebbe. Inoltre è sede di un museo della ceramica, attività molto diffusa nella zona fino al secolo scorso, famoso il "blu di Ghirla" colore che veniva usato per le decorazioni. Nel piccolo parco antistante la Badia, oltre ad una riproduzione della grotta di Lourdes, si trovano le cappelle delle stazioni della via crucis. Davvero molto belli i bassorilievi in bronzo, delle vere e proprie piccole...
Read moreLa Badia di San Gemolo in Ganna sorge in una posizione strategica lungo la via Regina del Ceneri.
Con il termine BADIA si intende il complesso architettonico composto dalla chiesa, dal campanile, dal chiostro, dalla foresteria e dalle circostanti abitazioni dei monaci.
La chiesa risale al 1100-1125, ma venne consacrata solo nel 1160.
Nel tempo ha subito alcune modifiche: l’aggiunta delle cappelle laterali a fine del ‘500, il chiostro costruito nel ‘300 e la foresteria con chiostro gotico del ‘400.
Questa posizione consentì all’abbazia, per tutto il Medioevo, di essere un importante snodo viario, un rifugio sicuro per i pellegrini, un’efficiente sede di governo e punto di comunicazione con la vicina Svizzera Italiana.
Famosa come luogo di culto dedicato alla memoria del martire San Gemolo, i cui resti sono ancora esposti nell’altare della chiesa.
I monaci benedettini di S. Gemolo si occuparono nei secoli dell’attività di bonifica del territorio: risanando paludi, convogliando le acque nel Lago di Ganna, coltivando terreni boschivi e passando a coltivazione i nuovi...
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