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Monumento al Redentore — Attraction in Comunità montana del Sebino bresciano

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Monumento al Redentore
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Monumento al Redentore
ItalyLombardyComunità montana del Sebino brescianoMonumento al Redentore

Basic Info

Monumento al Redentore

25050 Zone, Province of Brescia, Italy
4.8(636)
Open 24 hours
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Ratings & Description

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Cultural
Outdoor
Scenic
Off the beaten path
attractions: , restaurants:
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78 Via Moretto, 25122 Brescia
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Reviews of Monumento al Redentore

4.8
(636)
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4.0
8y

Sul dorso del monte Guglielmo sta dall'inizio del XX secolo un monumento innalzato a Cristo Redentore e divenuto per gli escursionisti un vero e proprio punto di riferimento nell'ascesa ai 1.948 metri a quella che è la montagna dei bresciani per antonomasia.

In cima alla scala d'ingresso si trova una cappella, al di sotto della quale c'è un ambiente sempre aperto e pronto ad accogliere i camminatori che vogliano ripararsi dal forte vento sempre presente sul monte Guglielmo.

Si tratta di una dei venti monumenti voluti da papa Leone XIII per il Gubileo del 1900 e sparsi in altrettante montagne italiane (alcuni costruiti in parte, altri completati negli anni successivi al 1900). Quello bresciano è stato inaugurato il 4 agosto 1902, nato da un progetto dell'architetto Carlo Melchioni e fortemente voluto dall'avvocato Giorgio Montini, padre di quel Giovanni Battista che poi sarebbe diventato papa Paolo VI.

Proprio il piccolo Giovanni Battista assistette alla cerimonia di inaugurazione di un simbolo unico e inconfondibile per il quale, una volta eletto al soglio pontificio, nel 1966 si diede da fare in prima persona per il restauro.

Un'opera monumentale la cui custodia è affidata oggigiorno all'Associazione culturale Redentore (presieduta dall'imprenditore Carlo Giovanelli e da mons. Francesco Beschi). Fra i numerosi interventi si ricordano quello del 1998, quando accanto al monumento venne posata la statua di Paolo VI nel 20° anno dalla sua morte, allora benedetta da papa Giovanni Paolo II.

Nel 2002, anno del centenario della costruzione del monumento, la facciata principale è stata impreziosita da un luminoso mosaico raffigurante “Cristo Redentore”, opera del pittore Giancarlo Gottardi, con la benedizione del cardinale Gianbattista Re.

Nel 2005 è stato predisposto un progetto complessivo di recupero della copertura e dell’annesso impianto parafulmini, precedente danneggiati dalle intemperie.

Nel 2006 è stato posato il grande portale d'ingresso con l'altorilievo in bronzo raffigurante papa Giovanni Paolo II che sembra dialogare con papa Paolo VI, realizzato dallo scultore Gianluigi Sandrini e benedetto da Monsignor Francesco Beschi.

Nel 2008, a completamento dell'opera di restauro e nel 30° della morte di Paolo VI sono stati aggiunti tre maestosi mosaici proposti dai pittori bresciani Enrico Schinetti ("La Creazione del Mondo"), William Fantini ("Redenzione") e Massimo Zuppelli ("L’Annunciazione"). Infine, nel 2011 la realizzazione da parte di Marco Furri di un quinto mosaico, la pala d’altare, dedicato alla “Madonna...

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7y

Quando uno si sveglia al mattino e vede il sole... Apre la finestra e scorge in lontananza il Guglielmo con il suo pianoro innevato... Non può far altro che partire ed arrivare sulla cima! È sempre una camminata piacevole e di media difficoltà. Da soddisfazione il paese che, mentre si sale da Croce di Marone, cambia. Prima la strada si snoda nel bosco tra gli alberi e il canto degli uccelli ti accompagna nel cammino. Poi gli alberi finiscono e si ha lo sguardo aperto sull'infinito! Sì sale (e si può scegliere se tagliare per i prati o seguire la strada) e si arriva alla prima malga. Qui si può fare una breve sosta alla fontana fresca e ammirare il panorama apertissimo! Sì sale ancora e si arriva in tirata dritta al rifugio. A mio avviso la parte più dura... Dal rifugio alla cima è quasi in cresta e con un leggero pendio. Lo strappo finale per raggiungere il monumento e poi si ha il panorama mozzafiato a 360°! Massimo...

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5.0
9w

È il classico punto di arrivo di tutte le camminate che arrivano in Guglielmo, ovvero della escursione che non può mancare nel palmarès di un escursionista bresciano!! Le vie di accesso sono tantissime, dalla media valtrompia o dalla zona del Sebino: ci si può davvero sbizzarrire scegliendo tante possibili varianti... Importante però è fare una piccola sosta ai piedi del monumento e godersi per qualche attimo un panorama che scalda il cuore e abbraccia un vastissimo orizzonte che va dalle principali vette alpine, a quelle appenniniche a sud, alle nostre valli, offre scorci dal lago di Garda sovrastato dal monte Baldo e domina il sottostante lago d'Iseo.... Davvero bello in tutte le stagioni!!! Prolungando un po' la gita, nei periodi di apertura, è possibile ricaricarsi di energia con una sosta in uno dei vicini rifugi, per un buon pranzo...

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Andrea M. AlesciAndrea M. Alesci
Sul dorso del monte Guglielmo sta dall'inizio del XX secolo un monumento innalzato a Cristo Redentore e divenuto per gli escursionisti un vero e proprio punto di riferimento nell'ascesa ai 1.948 metri a quella che è la montagna dei bresciani per antonomasia. In cima alla scala d'ingresso si trova una cappella, al di sotto della quale c'è un ambiente sempre aperto e pronto ad accogliere i camminatori che vogliano ripararsi dal forte vento sempre presente sul monte Guglielmo. Si tratta di una dei venti monumenti voluti da papa Leone XIII per il Gubileo del 1900 e sparsi in altrettante montagne italiane (alcuni costruiti in parte, altri completati negli anni successivi al 1900). Quello bresciano è stato inaugurato il 4 agosto 1902, nato da un progetto dell'architetto Carlo Melchioni e fortemente voluto dall'avvocato Giorgio Montini, padre di quel Giovanni Battista che poi sarebbe diventato papa Paolo VI. Proprio il piccolo Giovanni Battista assistette alla cerimonia di inaugurazione di un simbolo unico e inconfondibile per il quale, una volta eletto al soglio pontificio, nel 1966 si diede da fare in prima persona per il restauro. Un'opera monumentale la cui custodia è affidata oggigiorno all'Associazione culturale Redentore (presieduta dall'imprenditore Carlo Giovanelli e da mons. Francesco Beschi). Fra i numerosi interventi si ricordano quello del 1998, quando accanto al monumento venne posata la statua di Paolo VI nel 20° anno dalla sua morte, allora benedetta da papa Giovanni Paolo II. Nel 2002, anno del centenario della costruzione del monumento, la facciata principale è stata impreziosita da un luminoso mosaico raffigurante “Cristo Redentore”, opera del pittore Giancarlo Gottardi, con la benedizione del cardinale Gianbattista Re. Nel 2005 è stato predisposto un progetto complessivo di recupero della copertura e dell’annesso impianto parafulmini, precedente danneggiati dalle intemperie. Nel 2006 è stato posato il grande portale d'ingresso con l'altorilievo in bronzo raffigurante papa Giovanni Paolo II che sembra dialogare con papa Paolo VI, realizzato dallo scultore Gianluigi Sandrini e benedetto da Monsignor Francesco Beschi. Nel 2008, a completamento dell'opera di restauro e nel 30° della morte di Paolo VI sono stati aggiunti tre maestosi mosaici proposti dai pittori bresciani Enrico Schinetti ("La Creazione del Mondo"), William Fantini ("Redenzione") e Massimo Zuppelli ("L’Annunciazione"). Infine, nel 2011 la realizzazione da parte di Marco Furri di un quinto mosaico, la pala d’altare, dedicato alla “Madonna dell’accoglienza”.
Caterina LazzaroniCaterina Lazzaroni
Quando uno si sveglia al mattino e vede il sole... Apre la finestra e scorge in lontananza il Guglielmo con il suo pianoro innevato... Non può far altro che partire ed arrivare sulla cima! È sempre una camminata piacevole e di media difficoltà. Da soddisfazione il paese che, mentre si sale da Croce di Marone, cambia. Prima la strada si snoda nel bosco tra gli alberi e il canto degli uccelli ti accompagna nel cammino. Poi gli alberi finiscono e si ha lo sguardo aperto sull'infinito! Sì sale (e si può scegliere se tagliare per i prati o seguire la strada) e si arriva alla prima malga. Qui si può fare una breve sosta alla fontana fresca e ammirare il panorama apertissimo! Sì sale ancora e si arriva in tirata dritta al rifugio. A mio avviso la parte più dura... Dal rifugio alla cima è quasi in cresta e con un leggero pendio. Lo strappo finale per raggiungere il monumento e poi si ha il panorama mozzafiato a 360°! Massimo godimento! 😍
Nicola CalzoniNicola Calzoni
Magico Redentore, la cima più frequentata del Gölem (Monte Guglielmo), la seconda più alta del massiccio. Accessibile più o meno da tutti i versanti e in tutte le stagioni, raggiungibile agevolmente da Caregno, Pezzoro e Inzino (ca 1000mt i primi due, 1500 Inzino) in Valtrompia; da S. Maria del Giogo, Croce di Marone o Zone (900mt / 1200 da Zone - per le 13 piante e l'Aguina è la mia preferita) sul versante sebino; oppure da Pontogna. Comunque lo si salga, piedi, bici, sci è sempre una piacevole fatica. Consigliabile una sosta al Rifugio Almici, non lontano dalla vetta, aperto nella bella stagione
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