Per diversi anni(non meno di 7 od 8) consecutivamente era diventata una regola per me trascorrere qualche giorno al rifugio Brasca,lontano da tutto e da tutti;a quei tempi non esistevano i cellulari e quindi erano possibili queste fughe alla ricerca di tranquillità. Lasciata l'auto a Novate di buona lena salivo la scalinata fino ad Avedee per poi giungere a Codera.Proprio qui cominciavano i problemi perché,riconosciuto dalle molte famiglie che si passavano la voce, ero costretto ad accettare almeno un caffè rigorosamente corretto grappa. L'allegria saliva ma la forza nelle gambe scendeva paurosamente: arrivare alle Saline e poi alla diga richiedeva tempo infinito e una volontà di ferro.La piana di Bresciadega giungeva come un miraggio ma qui dovevo rischiare di offendere l'ospitalità degli abitanti per mantenere basso il livello alcolico e raggiungere in condizioni accettabili il rifugio Brasca. Nei giorni successivi il bivacco Valli ed il passo Ligoncio, il passo Turbinasca ed il passo dell'Oro diventavano le mete di rapide camminate favorite dalla rigorosa sobrietà n...
Read moreUna poesia per il poeta che nel dipingere la Val Codera mise ricamo di bellezze infinite in cui acqua e vette sono la culla di poetica natura.
Sentimento senza freno
Posso raccontare di quando ho sentito in profondo uno sprofondo che trattenevo dentro, non ostante la solitudine che vestivo ho creduto nel prossimo nei sorrisi che vedevo, in tutti quei solchi che mi chiudevano in prigione, sentivo così freddo il cuore. Non ho mai smesso di cercare il sentimento, l'amore in tutte le parole che trattengo... in tutti gli istanti in cui non sono abbastanza coraggioso, l'amore mi rovescia sempre è una forza ricorrente. Credo in un solo padre che è la luce di questo mistero, credo nel verbo di madre terra suo seno nel Vangelo... quello scritto negli occhi addolorati, quello dato dai baci veri, quello dei medici ed infermieri. Tutti hanno coraggio io un pò meno... sento un sentimento...
Read moreValle molto isolata. Vi si arriva solo a piedi attraverso un lungo sentiero quasi tutto a gradini. Negli anni è diventato un luogo di elezione per lo scoutismo italiano. Quando il regime, nel 1928, sciolse le organizzazioni dei Boy Scout per inquadrarle nelle proprie strutture, molti scout cattolici milanesi, monzesi e parmensi, clandestinamente si radunavano qui in Val Codera, dove tra l'altro, diedero vita al gruppo delle "Aquile Randagie". Negli anni seguenti, molti di quei ragazzi, si impegnarono a Milano e su queste stesse montagne nelle file...
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