Lanfranco da Ligurno e il padre Domenico, che abbiamo “incontrato” nelle vesti di architetti a Santa Maria del Monte, apposero la loro firma a un altro gioiello romanico della nostra terra: il Chiostro di Voltorre. E’ di Lanfranco in particolare il colonnato che realizzò lasciando la sua firma su uno dei capitelli: “Lanfrancus magister filius Domergatii de Livurno” (maestro Lanfranco figlio di Domenicaccio di Ligurno). Il Chiostro era il cuore del complesso monastico benedettino promosso da Guglielmo da Volpiano come espansione in terra prealpina della potente Abbazia di Fruttuaria e, a differenza di altri edifici sacri della stessa epoca, ha conservato in buona misura, nonostante periodi di decadenza e successivi restauri, i caratteri originari. Il complesso sorge attorno alla chiesa di San Michele, l’arcangelo guerriero venerato dai Longobardi, che fu costruita nell’XI secolo sulle rovine di costruzioni del V e VI secolo delle quali, grazie a una campagna archeologica, sono state portate alla luce le fondamenta delle absidi. San Michele è composta da una sola navata con abside semicircolare ornata da archetti pensili, ma questi caratteri tipici dell’architettura romanica sono stati contaminati, a partire dalla facciata, dalle ristrutturazioni compiute tra Sei e Settecento, quando l’edificio fu sopraelevato, ingrandito con la costruzione di una cappella e arricchito con decorazioni barocche. Sulla chiesa incombe, non per l’altezza, molto contenuta, ma per la massiccia struttura quadrangolare, la torre campanaria edificata nel XII secolo. Per quasi due secoli i priori di Voltorre ebbero, anche grazie ad un cospicuo patrimonio immobiliare, un ruolo dominante nell’economia e nella società del lago di Gavirate. Nel XV secolo la scarsità di monaci produsse un lento declino che culminò nel 1519 nella cessione del monastero a papa Leone IX il quale, a sua volta, lo assegnò ai Canonici lateranensi di Santa Maria della Passione, che trasformarono il complesso monastico in una fiorente azienda agricola. Il secondo, lungo declino ebbe inizio alla fine del Settecento quando, in forza degli espropri dei beni ecclesiastici decretati dal regime napoleonico, il complesso monastico fu frazionato e venduto a privati che lo trasformarono in residenza rurale e persino in deposito di attrezzi agricoli. Questa vergognosa situazione, protrattasi per ben un secolo, cominciò ad essere superata alla fine dell'800, quando fu avviato il recupero degli edifici, interrotto nel 1913 da un incendio e ripreso negli Anni Trenta. Finalmente, nel 1954, la Provincia di Varese acquistò una porzione del complesso, al quale venne aggiunta, negli Anni Settanta, la parte che era stata acquisita in precedenza dal...
Read moreIl chiostro di Voltorre é collocato dietro la chiesa di San Michele, costruita nel XII secolo, e risale al 1200 circa. Si presume che la sua costruzione sia opera di uno scultore locale, Lanfranco da Ligurno, grazie alla firma che appare su un capitello. I capitelli del chiostro sono caratterizzati da varietà di forme e decorazioni. Tra il seicento e il settecento, la chiesa venne ristrutturata, ingrandita, sopraelevata e dotata di una nuova facciata a capanna in stile barocco. Con l'avvento del governo francese, il chiostro venne messo in vendita a lotti divenendo proprietà di privati cittadini. Alla fine del XIX secolo iniziarono le trattative da parte dello Staro per l'acquisto dai singoli proprietari, ma solamente nel 1929 iniziarono i lavori di restauro, infatti parecchie colonne e capitelli furono distrutti durante un incendio prima della grande guerra. Il chiostro é ora proprietà della Provincia di Varese e si presenta completamente restaurato ed é sede di attività culturali e espositive. Abbiamo potuto visitare solamente il chiostro in quanto la chiesa di San Michele ...
Read moreUn sito molto interessante pieno di sorprese in cui abbiamo festeggiato il compleanno di mio figlio e di altri suoi compagni di classe fruendo degli spazi del Chiostro gestiti dall'associazione Re Mida. Per i bambini è stata un'esperienza unica grazie al laboratorio che hanno svolto in cui hanno conosciuto e utilizzato i materiali di riciclo, e grazie all'aiuto di una guida hanno potuto cimentarsi in più attività di conoscenza ed utilizzo dei materiali. Per i genitori invece una passeggiata nel Chiostro alla scoperta della storia, delle leggende e dell'uso che si fa del sito, accompagnati dal responsabile dell'associazione. Un'esperienza che mi sento...
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