Arenile di ciottoli e ghiaia di colore chiaroscuro, deve il suo nome alla comparsa dei primi bikini che svestivano le Donne, 1950. Cala Coscia di Donna e tra le poche spiagge rocciose della zona che possono essere raggiunte anche via terra. Il mare è trasparente di un colore verdeazzurro, il fondale roccioso e quasi subito profondo (degrada velocemente). La spiaggetta non è mai particolarmente affollata, nemmeno nei mesi di maggior affluenza turistica. particolarmente adatta per chi ama la natura più brulla e tranquilla. Ideale per attività di snorkeling e punto di riferimento per esplorare la zona attorno al promontorio roccioso della secca di Scoglietti, con rocce che si elevano dal fondo per alcuni metri. Negli anfratti rocciosi, facile l’incontro con polpi, murene, piccole cerniette e altri pesci da scoglio (prudenza e massima attenzione). Pochissima quantità di pesce pelagico, presente solo nelle aree marine protette. Esposta con venti di maestrale e ponente. Con scarpa da trekking e possibile fare il percorso della parte rocciosa circostante alla cala, per godere di un bellissimo panorama sulla costa frastagliata avvolti dai profumi della macchia mediterranea. Seguire la cartellonistica per arrivare al parcheggio della spiaggia (strada sterrata, intervallata da disuasori. In auto, 5 min. circa). Non sono presenti servizi. Consiglio le calette più a destra, meno frequentate e più isolate. Scarpette da roccia. Possibili depositi di posidonia. Non consigliata per famiglie con bambini. Purtroppo, come in molte piccole spiagge o calette è evidente la maleducazione dei visitatori che lasciano plastica, lattine e rifiuti vari che si accumulano a quelli portati a riva dal mare. Ormai e diventata un abitudine portare con noi dei sacchetti e ogni volta raccogliamo quello che possiamo. Un piccolo gesto che, se fatto da ognuno, annullerebbe gli effetti della maleducazione altrui! Questa attività in Svezia a un nome, viene chiamata plogging (creare benessere dalla cosa giusta). Ytube, Wikiloc....
Read moreCala Coscia di Donna è una incantevole insenatura nella costa nord occidentale della penisola di Stintino. Sita nella parte più stretta dell'istmo, opposta alla spiaggia delle Saline. Siamo al centro del Sito d'Interesse Comunitario (SIC) denominato "Coste e isolette a nord-ovest della Sardegna". Infatti questo tratto di litorale è caratterizzato da numerosi piccoli scogli affioranti o isolette che aggiungono un particolare fascino al paesaggio. Sito di notevole interesse geologico e botanico. Dal punto di vista geologico siamo in presenza di formazioni rocciose antichissime , la cui età risulterebbe compresa fra il Cambriano ed il Siluriano, approssimativamente tra 400 e 300 milioni di anni fa. Questo complesso metamorfico indifferenziato comprende micascisti e paragneiss a ortoclasio. Questa storia geologica, derivante dall'orogenesi ercinica (350 Ma) che ha prodotto deformazioni e metamorfismo, ha dato luogo a forme di roccia assai diversificate con suggestive figure dovute anche ai millenni di venti. Dal punto di vista botanico e Floristico sono presenti numerose specie endemiche: Anchusa crispa, Centaurea horrida (paleoendemismo della Sardegna) Erodium corsicum (paleondemismo della Sardegna e della Corsica), Genista corsica e Genista sardoa (paleoendemismo vicariante della Sardegna) si rinviene su rupi esposte ai venti salmastri, Ferula Arrigoni (rara, endemica sarda) diversi Limonium spp. endemici. Arbusti vetusti, prostrati e contorti di ginepro fenicio vegetano a ridosso delle falesie. È facilmente raggiungibile percorrendo la strada in macadam che porta al parcheggio...
Read moreSiamo all’estremità sud-occidentale dell'Inghilterra in Cornovaglia? Anche se il paesaggio ad un primo colpo d’occhio trae in inganno, la tipica macchia mediterranea non lascia dubbi, siamo di fronte ad uno dei molteplici aspetti di una poliedrica e trasversale Sardegna.
La costa nord-occidentale caratterizzata da clima arido e i forti venti, quasi costanti di maestrale.
Facente parte del comune di Stintino, è di eccezionale interesse naturalistico con collinette erbose ricoperte di pulvini di piante arbustive ed aromatiche quali cisto, rosmarino, mirto e ginepri tutti fortemente prostrati oltre che abitata da cinghiali, volpi, tartarughe, corvi e gabbiani che convivono con agili capre facilmente osservabili mentre scalano imponenti dirupi.
La zona è selvaggia nonostante si presti con facili percorsi costieri ad un escursionismo di non rilevante difficoltà seppur privo di ogni forma di segnaletica.
Magnifiche e solitarie scogliere si aprono allo sguardo, verso sud, filoni di chiara roccia quarzosa contrastano con lo scuro degli scisti, gli anfratti precipitano in mare con ripidi salti.
Dalla penisoletta di Coda della Carasanta (così chiamata per il sicuro rifugio offerto ai pescatori di aragoste in caso di maltempo) si gode sullo sfondo la vista...
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