Il nome deriva dalla presenza dell'unica colonna rimasta eretta del tempio di Hera Lacinia. Il paesaggio è incantevole. È possibile ammirare gli scavi a cielo aperto. Consiglio prima del sito archeologico di visitare il Museo Archeologico di Capo Colonna. Ringrazio il personale davvero preparato ed accogliente. Ci è stato indicato come visitare le tre sezioni in cui si snoda il percorso. Il Museo è gratuito, ma spero vivamente che facciate come abbiamo fatto noi una donazione... è indispensabile per mantenere queste ricchezze. C'è anche il Museo archeologico nazionale di Crotone, che non siamo riusciti a visitare, ma ci è stato detto che qui si conservano molti reperti trovati in questi scavi. Sullo stesso promontorio sorge oggi anche un santuario dedicato alla Madonna di capocolonna. Vi si venera un'immagine della Madonna che secondo la tradizione l'immagine era stata presa dai pirati Turchi che, non essendo riusciti a incendiarla e non riuscendo a far muovere la nave, la gettarono in mare. Sempre secondo la leggenda fu ritrovata sulla spiaggia da un pescatore, fu da lui custodita e poi affidata ad un convento. Il quadro in stile bizantino viene conservato nella cattedrale di Crotone, e una processione notturna sale al santuario di Capo Colonna ogni anno nella terza domenica di maggio per ricordare la...
Read moreParco archeologico. Dieci chilometri più a sud della città di Crotone, sul promontorio di Capo Colonna, dove ieri insisteva il grande Heraion Lakinion, oggi sorge il Parco Archeologico omonimo realizzato dalla Sovrintendenza per i Beni Archeologici della Calabria.
Il Parco si estende lungo 30 ettari di terreno adibito a scavi, e altri 20 ettari adibiti a bosco e macchia mediterranea. Tra le aree sacre più note dell'intero bacino del Mediterraneo, il celebre Heraion Lakinion ruotava attorno al maestoso santuario dedicato alla dea Hera Lacinia. L'ingresso del Parco è costituito dal nuovo Museo Archeologico, struttura a tre padiglioni incassati nel terreno per ridurre l'impatto ambientale, che raccoglie i reperti rinvenuti nell'area di scavo antistante.
Un lungo viale alberato, immerso nella lussureggiante macchia meditarranea conduce alle prime evidenze del Parco Archeologico. Terminato il viale, appare la cinta muraria del VI secolo a.C. rinforzata più tardi dai romani e di cui è ben visibile l'opus reticolatum. Varcando l'ingresso della Via Sacra, larga 8,5 metri e rinvenuta in parte nel 1987, si entra nell'area del santuario di Hera Lacinia, ben protetta dall'ampia cortina muraria rinforzata a nord e a sud da due torri esterne. La zona sacra si articola in due aree orientate ad est, ed attraversate dalla...
Read moreParco archeologico che racconta l' evoluzione del sito in cui, ai tempi dei coloni greci, sorgeva il tempio di Hera Lacinia. Museo molto interessante, con molti reperti e un visore 3D per simulare l'immersione nel mare circostante, dove sono stati trovati molti dei relitti delle navi che trasportavano dall' Asia Minore marmi semilavorati. Personale gentile e soprattutto capace di rispondere a ogni domanda del turista. Poi, nel parco di Capocolonna, è molto bello il luogo dove sorge l' unica colonna rimasta del tempio di Hera Lacinia, un luogo a strapiombo sul mare con una vista mozzafiato. All' interno del museo, c'è una spiegazione dettagliata, tramite un video ricostruttivo, di come fosse il tempio ai suoi tempi e soprattutto gli edifici extra che si sono succeduti nell' area vicina all' edificio di culto. Spiega anche molto bene come il tempio si sia ridotto così, menzionando le fasi di smontaggio sin dai tempi dei Romani. Peccato per i bar chiusi all' ora di pranzo e per la passerella di legno all'interno del sito archeologico con qualche tavola da sostituire. Bagni mal tenuti, con alcuni sanitari non funzionanti, intonaco non sempre presente e anche qualche attrezzatura fuori servizio (ad esempio l' asciugamani elettrico). L' esperienza è in...
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