Si tratta di un Platano Orientale (Platanus orientalis L.) di eccezionali dimensioni, la cui circonferenza è di 20 metri alla base e di 16 a oltre due metri dal terreno. Se si considera che l'albero più grande d'Italia, il Castagno dei Cento Cavalli di Sant'Alfio (Sicilia), misura 22 metri, posso senza dubbio affermare che il nostro Platano è, per dimensioni del tronco, ai primissimi posti nella classifica dei giganti vegetali della Penisola o addirittura d'Europa. Per ciò che concerne l'età, sempre molto approssimata nelle piante, alcuni botanici hanno stabilito che il Platano di Curinga abbia oltre mille anni di vita. Probabilmente, fu uno dei monaci basiliani che costruirono il vicino Eremo di Sant'Elia, nell'XI secolo, ad inserire nel fertile terreno la pianticella che poi sarebbe diventata l'attuale colosso naturale. Per visitarlo (consiglio di munirsi di scarpe comode, in quanto bisogna inoltrarsi in un minuscolo sentiero tracciato nella boscaglia, il quale, a causa della pendenza, del fogliame caduto dagli alberi e della rugiada, potrebbe presentarsi un po' scivoloso), bisogna imboccare la SP91 dal centro di Curinga, seguendo le indicazioni per l'Eremo di Sant'Elia, lasciare l'auto nello spazio antistante l'antico convento, portarsi dall'altra parte della strada provinciale, inserirsi in una piccola apertura nel Guard-Rail, proprio dove DSC05090c'è una tavola in legno con scritto "Platano" (ma non scendere subito, è pericoloso), costeggiare la protezione metallica per circa 20 metri (avendo il guard-rail alla propria sinistra) per arrivare al piccolo sentiero (largo circa un metro) che a zigzag scende nel bel mezzo del bosco di conifere e che conduce proprio al cospetto del Platano Gigante (circa 400 metri, per un tempo di cammino di circa 5 minuti). Tra le cose che stupiscono di più appena giunti sul posto, oltre alle dimensioni del vegetale, è l'enorme cavità che vi è all'interno dell'albero, capace di ospitare una ventina di persone. La facilità ad essere raggiunto da rinomate località turistiche e dai principali scali regionali (50 minuti d'auto da Tropea e soli 20 minuti da Pizzo Calabro e dall'Aeroporto, dalla Stazione Centrale e dallo Svincolo A3 di Lamezia Terme), potrebbero far sì che la visita del Platano di Curinga divenga metà quasi obbligata per i turisti in vacanza o in transito...
Read moreAn impressive monument of Nature! I suggest visiting it early in the morning, in the silence of the surronding wood. You need to walk a few hundreds meters downhill. You could park your car close to the ( I guess) Byzanthine cupola, which has survived the many devastibg earthquakes of the zone in the last 1000 years. There are no bars or anything for tourists in the area, so I suggest having a coffee in Curinga which is one km from here. No ticket no booking at...
Read moreDecido di andare a curinga, non molto lontano dal centro abitato si trovano i ruderi della eremo di sant Elia il vecchio, dall' altra parte della strada, invece, in un percorso ben segnalato si raggiunge facilmente questo albero monumentale, una breve passeggiata nel bosco e qualche gradino da scendere e ci si trova d innanzi a questa meraviglia della natura.. nessuna immagine può fare capire la sua immensità e la sua imponenza , nemmeno le foto che condividerò insieme a questa recensione, con una circonferenza di 14,75 metri e un’altezza di 31,5, risulta il platano più imponente del nostro Paese, oltre a essere il più longevo. È stato infatti misurato scientificamente in arrampicata dalla Giant Trees Foundation, onlus che cerca, studia e difende questi esemplari a livello nazionale e internazionale e organizza il concorso Italian Tree of the Year, stravinto nel 2020 proprio dal Gigante di Curinga. Ma il platano calabrese ha difeso brillantemente il tricolore guadagnandosi anche il secondo posto al contest European...
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