La Bizzarra di Venaria Reale è un luogo affascinante, carico di storia e di un'atmosfera unica. Situata vicino alla famosa Reggia di Venaria, questa villa settecentesca rappresenta un pezzo importante del patrimonio culturale del territorio piemontese. La sua architettura è un esempio notevole del barocco piemontese, con dettagli artistici che mostrano l'eleganza e il gusto dell'epoca.
Purtroppo, nonostante il suo valore storico e culturale, la Bizzarra versa in uno stato di degrado evidente. I segni del tempo e la mancanza di manutenzione hanno lasciato il loro marchio su questa splendida struttura. È triste vedere come un luogo con così tanto potenziale sia lasciato a se stesso, senza un progetto di recupero che possa restituirle il suo antico splendore.
La ristrutturazione della Bizzarra non sarebbe solo un atto di rispetto verso la storia, ma potrebbe anche trasformarla in un punto di riferimento culturale o turistico per la comunità. Potrebbe essere destinata a diventare un centro culturale, un museo, o uno spazio per eventi e manifestazioni che valorizzerebbe l'intera area di Venaria Reale. Investire nella sua ristrutturazione significherebbe non solo preservare un pezzo di storia, ma anche creare nuove opportunità per il territorio, promuovendo il turismo e la cultura.
In conclusione, la Bizzarra di Venaria Reale è un gioiello che merita di essere riscoperto e valorizzato. È un luogo che, con la giusta attenzione, potrebbe tornare a splendere e a servire la comunità in modo utile e significativo. Speriamo che presto qualcuno riconosca il suo valore e decida di investire...
Read moreReposoir di caccia, insieme al Castello del Laghi, venne edificato intorno al 1860 su committenza di Vittorio Emanuele II. L'edificio denuncia, anche nel nome, l'eclettismo architettonico portato qui alle sue estreme conseguenze. La commistione di diversi stili sommati alla sua composizione architettonica a pianta triangolare con vano centrale esagonale e tre torri cilindriche, originariamente ricoperte di lamine di rame, definiscono la sua identità di piccolo villino nato per il ristoro durante le battute di caccia promosse dal sovrano. L'edificio sembra infatti trovare alcuni riferimenti nei padiglioni espositivi di promozione culturale di seconda metà dell'Ottocento. Di qualche interesse sono gli affreschi esterni di gusto popolaresco. Si osservi che il colore giallo ocra nasconde in realtà l'originario rosso granata. Recuperato con un intervento di restauro nel 1976-1977, presto troverà una sua riqualificazione...
Read morePenso che una parte del parco sia della Regione, ma molte parti sono state cedute a privati come la pista Fiat e la parte ad est penso sia di proprietà degli Agnelli... Se così fosse dimostra che gli eredi sono evidentemente incapaci di intraprendere le azioni dei predecessori! Hanno abbandonato e distrutto tutto a Torino e provincia. Hanno abbandonato anche la suddetta pista che sarebbe da dedicare a raduni , piccole manifestazioni motoristiche ecc. Ma non si può pretendere nulla... È così: nessuna famiglia importante sopravvive alla 3a/ 4a generazione... Tutti con la pancia piena e privi di iniziative.... Sbaglio? Non ne ho visto uno fare qualcosa per il territorio... Per i Torinesi anzi...
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