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Abbazia di San Magno — Attraction in Fondi

Name
Abbazia di San Magno
Description
The Abbey of San Magnus is a monastery and church at the base of Monte Arcano, outside of the town of Fondi in the province of Latina, region of Lazio, Italy.
Nearby attractions
Nearby restaurants
Pizzeria "Mordi & Fuggi"
Via Ponte Gagliardo, 158, 04022 Fondi LT, Italy
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Keywords
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Abbazia di San Magno
ItalyLazioFondiAbbazia di San Magno

Basic Info

Abbazia di San Magno

Via Valle Vigna, 04022 Fondi LT, Italy
4.8(316)
Open 24 hours
Save
spot

Ratings & Description

Info

The Abbey of San Magnus is a monastery and church at the base of Monte Arcano, outside of the town of Fondi in the province of Latina, region of Lazio, Italy.

Cultural
Scenic
attractions: , restaurants: Pizzeria "Mordi & Fuggi"
logoLearn more insights from Wanderboat AI.
Phone
+39 0771 000000
Website
monasterosanmagno.it

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04029, Sperlonga, Lazio, Italy
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Via Valle Vigna Località San Magno, 04022 Fondi
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Nearby restaurants of Abbazia di San Magno

Pizzeria "Mordi & Fuggi"

Pizzeria "Mordi & Fuggi"

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4.8

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Reviews of Abbazia di San Magno

4.8
(316)
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4.0
3y

L'abbazia di San Magno si trova a nord-ovest del centro abitato di Fondi (provincia di Latina), sulle prime falde del monte Arcano.

StoriaModifica

Secondo il racconto di san Gregorio Magno, il monastero fu edificato per volere di sant'Onorato[1] nel 522 per onorare il martirio di san Magno, ucciso insieme a san Paterno e a 2597 cristiani, come si legge in alcuni documenti agiografici di epoca medievale, le Passiones, dedicate ai due santi.

Del complesso monastico sono state rinvenute: la chiesa di epoca medievale, a croce latina e dotata di cripta, che conserva pregevoli affreschi; la chiesa rinascimentale riaperta al culto e intitolata a san Benedetto; alcune strutture pertinenti forse alle ultime fasi di vita del complesso, in particolare il mulino, la foresteria e delle vasche di lavorazione dell'olio.

Il corpo di san Magno giacque nella cripta della chiesa fino all'847 quando fu saccheggiato da Platone di Veroli, capitano della Campania, e lo adagiò nella chiesa di Sant'Andrea. Successivamente con l'invasione saracena di Veroli, il corpo di san Magno fu spostato ad Anagni.

Al 979 risale il primo documento sul monastero; in questo anno i consoli e duchi di Gaeta e Fondi elargirono donazioni in favore dello stesso cenobio.[2]

Nel 1049, come riporta il Codex Diplomaticus Cajetanus, il monastero riceve una donazione di alcuni appezzamenti di terreno, ubicati nelle vicinanze della struttura, da parte di una donna terracinese.[3]

Il monastero, fino al 1072, fu autonomo e gestito dai monaci ordinari.

In seguito il console Gerardo di Fondi donò il monastero all'abbazia di Montecassino. La conferma della donazione è confermata dalla comparsa del titolo del monastero sul quinto pannello della porta bronzea dell'Abbazia madre.

Fino alla metà del XV secolo diversi diplomi pontifici attestano che il monastero di san Gregorio Magno è prepositura di Cassino.

Nel 1492 Alessandro VI passò con una bolla pontificia il monastero alla congregazione dei Benedettini di S. Maria di Monte Oliveto.

Nel XV secolo il monastero fu ricostruito da Prospero Colonna [non si sa se prima il monastero fu demolito o distrutto per cause naturali (terremoti, bradisismo, ecc.).

Nel corso dei secoli il monastero, data l'importanza dello stesso stabile, conobbe alterne fortune contabili e spogliazioni di vandali (nel 1798 i francesi distrussero parte del monastero e spogliarono gran parte dei locali monastici).

Nel 1807 il complesso monastico fu soppresso in seguito ai saccheggi operati dalle truppe di Napoleone.[4]

Quindi il monastero conobbe l'oblio (in seguito fu usata anche, addirittura, come stalla per pecore), ma molti ambienti perdurarono a mostrare splendori rinascimentali.

Oggi il monastero è affidato all'arcidiocesi di Gaeta e alla cura del presbitero diocesano don Francesco Fiorillo ed è in atto il restauro/ricostruzione del complesso.

Cmque tutto il complesso e' interessante e merita la visita, Grazie a...

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1y

Voglio parlare dei mandorli di Nain, proprio oggi 15 dicembre 2024,c'è il giorno che i genitori che abbiano perso un figlio/figlia si incontrano al monastero....una volta al mese c'è una domenica che si incontrano, condividendo tra di loro insieme con Don FRANCISCO, le loro esperienze, i loro dolori....i genitori piantano un albero di mandorlo in ricordo del figlio/figlia perso.....poi c'è la stanza del infinito (che una volta era il frantoio ,mi è stato detto)dove ogni genitori può scegliere una 🌟 stella e sentirsi vicino al figlio/figlia che non è più tra di loro....tutto questo profondo e significativo progetto ha avuto inizio proprio perché Don FRANCISCO aveva perso un suo buon amico...quando Don FRANCISCO non era ancora prete....ma Dj ai rave parti.....tutto il monastero è un luogo di pace e serenità e spiritualità....oggi 26 dicembre..il grande vuoto...È Natale e mi manchi di più...tratto dal libro FUNAMBOLI,scritto da Francesco Fiorillo.oggi 14 febbraio2025..ho finito di leggere il libro FUNAMBOLI...è molto profondo e intenso.. e le testimonianze dei genitori sono molto toccanti...il libro lo troverete nella bottega del...

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I truly struggle to find the right words to describe this holy place. It's not easy when the sensations are beyond earthly. The peace, the spirituality of this place are overwhelming. If you need refuge, if you need to find yourself and true fulfilling meaning of life, this is the right place. Just come and visit. A simple visit will change your life forever...

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CristianCristian
L'abbazia di San Magno si trova a nord-ovest del centro abitato di Fondi (provincia di Latina), sulle prime falde del monte Arcano. StoriaModifica Secondo il racconto di san Gregorio Magno, il monastero fu edificato per volere di sant'Onorato[1] nel 522 per onorare il martirio di san Magno, ucciso insieme a san Paterno e a 2597 cristiani, come si legge in alcuni documenti agiografici di epoca medievale, le Passiones, dedicate ai due santi. Del complesso monastico sono state rinvenute: la chiesa di epoca medievale, a croce latina e dotata di cripta, che conserva pregevoli affreschi; la chiesa rinascimentale riaperta al culto e intitolata a san Benedetto; alcune strutture pertinenti forse alle ultime fasi di vita del complesso, in particolare il mulino, la foresteria e delle vasche di lavorazione dell'olio. Il corpo di san Magno giacque nella cripta della chiesa fino all'847 quando fu saccheggiato da Platone di Veroli, capitano della Campania, e lo adagiò nella chiesa di Sant'Andrea. Successivamente con l'invasione saracena di Veroli, il corpo di san Magno fu spostato ad Anagni. Al 979 risale il primo documento sul monastero; in questo anno i consoli e duchi di Gaeta e Fondi elargirono donazioni in favore dello stesso cenobio.[2] Nel 1049, come riporta il Codex Diplomaticus Cajetanus, il monastero riceve una donazione di alcuni appezzamenti di terreno, ubicati nelle vicinanze della struttura, da parte di una donna terracinese.[3] Il monastero, fino al 1072, fu autonomo e gestito dai monaci ordinari. In seguito il console Gerardo di Fondi donò il monastero all'abbazia di Montecassino. La conferma della donazione è confermata dalla comparsa del titolo del monastero sul quinto pannello della porta bronzea dell'Abbazia madre. Fino alla metà del XV secolo diversi diplomi pontifici attestano che il monastero di san Gregorio Magno è prepositura di Cassino. Nel 1492 Alessandro VI passò con una bolla pontificia il monastero alla congregazione dei Benedettini di S. Maria di Monte Oliveto. Nel XV secolo il monastero fu ricostruito da Prospero Colonna [non si sa se prima il monastero fu demolito o distrutto per cause naturali (terremoti, bradisismo, ecc.). Nel corso dei secoli il monastero, data l'importanza dello stesso stabile, conobbe alterne fortune contabili e spogliazioni di vandali (nel 1798 i francesi distrussero parte del monastero e spogliarono gran parte dei locali monastici). Nel 1807 il complesso monastico fu soppresso in seguito ai saccheggi operati dalle truppe di Napoleone.[4] Quindi il monastero conobbe l'oblio (in seguito fu usata anche, addirittura, come stalla per pecore), ma molti ambienti perdurarono a mostrare splendori rinascimentali. Oggi il monastero è affidato all'arcidiocesi di Gaeta e alla cura del presbitero diocesano don Francesco Fiorillo ed è in atto il restauro/ricostruzione del complesso. Cmque tutto il complesso e' interessante e merita la visita, Grazie a Dio👍🙏⛪🚗✋🌞
Edwin FerwerdaEdwin Ferwerda
Voglio parlare dei mandorli di Nain, proprio oggi 15 dicembre 2024,c'è il giorno che i genitori che abbiano perso un figlio/figlia si incontrano al monastero....una volta al mese c'è una domenica che si incontrano, condividendo tra di loro insieme con Don FRANCISCO, le loro esperienze, i loro dolori....i genitori piantano un albero di mandorlo in ricordo del figlio/figlia perso.....poi c'è la stanza del infinito (che una volta era il frantoio ,mi è stato detto)dove ogni genitori può scegliere una 🌟 stella e sentirsi vicino al figlio/figlia che non è più tra di loro....tutto questo profondo e significativo progetto ha avuto inizio proprio perché Don FRANCISCO aveva perso un suo buon amico...quando Don FRANCISCO non era ancora prete....ma Dj ai rave parti.....tutto il monastero è un luogo di pace e serenità e spiritualità....oggi 26 dicembre..il grande vuoto...È Natale e mi manchi di più...tratto dal libro FUNAMBOLI,scritto da Francesco Fiorillo.oggi 14 febbraio2025..ho finito di leggere il libro FUNAMBOLI...è molto profondo e intenso.. e le testimonianze dei genitori sono molto toccanti...il libro lo troverete nella bottega del monastero. ..
R OR O
This is a beautiful monastery - simple and subtle environment, heartfelt decoration and art, profound sense of existence and peace. Thank you for creating& sharing this amazing place, and for offering coffee with tasty cookies.
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Cristian

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Edwin Ferwerda

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