Il castello è di origine visconteo/sforzesca: la pianta quadrangolare è inconfondibile. Porta il nome Litta poiché nel 1573 il marchese Litta Agostino acquistò, per 60.400 lire, il feudo di Gambolò. Seppure plasmato nel Quattrocento dalla famiglia Beccaria, deve molti dei suoi caratteri ai rimaneggiamenti Cinque-Seicenteschi operati dai Litta.
È enorme. La sua superficie misura circa 14.600 m²: basti pensare che oggi al suo interno trovano spazio un parcheggio, un parchetto, un bar, un ristorante, un museo archeologico e un grande prato ancora non sfruttato. Il modo migliore per farsi un'idea della sua antica imponenza è percorrerne il perimetro esterno, seguendo le vie nelle quali un tempo si trovava il fossato, così da poter ammirare le torri e quel che resta delle mura difensive. Successivamente accedere all'interno tramite l'ingresso seicentesco situato ad est.
Sebbene alcune parti risultino piuttosto male in arnese, fa comunque piacere constatare che tuttora molto del vecchio maniero venga sfruttato e non lasciato andare in rovina, destino che tocca a troppi altri...
Read moreIn questo castello medioevale c'è un ottimo ristorante, mio nipote ha fatto qui il suo pranzo di nozze ed ho potuto saggiarne la qualità. Il castello è uno dei più grandi della Lomellina ma è poco conosciuto e meno valorizzato. All'interno si può trovare un piccolo parco, una zona ristoro con bocciodromo, la sede della polizia municipale, il ristorante sopracitato, una scuola di musica e un ampio parcheggio. Nonostante una certa trascuratezza si può ancora apprezzare il portale di accesso al castello, i torrioni che delimitano il quadrato della costruzione con le mura di difesa e la residenza nobiliare che appartenne ai signori Litta. Se siete in zona...
Read moreL 'origine del castello è molto antica, risale probabilmente attorno all"anno mille. Probabilmente era un castello-ricetto, adibito alla protezione degli abitanti del borgo. Più volte semidistrutto durante i conflitti medioevali, nel quattrocento divenne proprietà della potente famiglia Beccaria. Venne acquistato nel 1573 dalla nobile famiglia Litta che lo modificò trasformandolo in parte in residenza nobiliare. Oggi ospita nel suo interno un ristorante, il Museo Civico Archeologico, la Scuola civica di musica, una sede della Croce Azzurra ed un piccolo giardino pubblico...
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