Scoprire una perla incastonata nel verde delle alpi occidentali, luogo che ha incantato chi, in cerca di solitudine e meditazione, decise di fondare, nel 1100 ca, una Certosa. Il passare dei decenni e susseguirsi di incendi distruttivi portarono i monaci del 1500 a iniziare la costruzione in mattoni e pietre, così che potesse percorrere i secoli serenamente. Il tempo trascorre, si avvicendano scenari politici, che permettono lo scorrimento sereno della vita claustrale, fino all'editto napoleonico che, nei primi dell'ottocento, smantella gli ordini monastici. Dopo un breve periodo in mano privata la certosa viene acquistata da casa Savoia, che, per un trentennio, la erge a dimora estiva per la famiglia reale. Adattata nei contenuti e alle esigenze e gusti dell'epoca, diventa dimora reale, ed accoglie per diversi lustri la storia d'amore di re Vittorio Emanuele II con la Bela Rosin. Lo spostamento della capitale da Torino a Firenze ed infine a Roma decreta l'inutilizzo del castello. Che cade così nell'oblio. L'acquisto da parte della Regione Piemonte e la lungimiranza dell'impegno nel procedere ad un restauro conservativo che ne vede ancora oggi il proseguire, ne hanno consentito l'apertura al pubblico nel 2020. Grazie allo storico dell'arte sig. Michelangelo, che ci ha accompagnati con dovizia di particolari storici, aneddoti, puntuale descrizione del contenuto, sottolineandone la preziosità, la visita ha suscitato stupore, ammirazione e desiderio di approfondire la conoscenza di...
Read moreIl castello di Casotto o meglio la Reale Villeggiatura dei Savoia compare agli occhi dei visitatori dopo aver percorso un vialetto in salita dalla Correria. Il castello è immerso nel verde e l'atmosfera è magica. Sorge sul luogo di un'antica certosa medievale ed è stato oggetto di trasformazioni nel corso dei secoli. Ci hanno lavorato architetti illustri tra cui il Vittone e Carlo Sada, architetto dei Savoia. Nel 1847 Carlo Alberto acquistò il complesso certosino destinando le terre circostanti all'uso agricolo. La destinazione mutò con Vittorio Emanuele II che, amando la caccia, trasformò i possedimenti in boschi. In questo periodo Carlo Sada diede l'avvio a vari interventi di recupero tra i quali la Cappella reale riducendo il volume dell'antica Chiesa certosina. Le stanze del castello portano il nome dei principi e delle principesse (Umberto I, Maria Pia, Clotilde, Oddone) che hanno soggiornato nel castello insieme a dame di compagnia ed una numerosa servitù. Nel 1881 il castello viene venduto a famiglie nobili dopodichè diventa proprietà di Regione Piemonte. Oggi, dopo molti anni di chiusura dovuta ad importanti restauri, il castello è aperto al pubblico e vale davvero la pena di arrivare fino lassù per poter ammirare gli appartamenti reali dell'ala nord con i suoi arredi, la cappella reale, la torre campanaria e la Galleria dei marmi. E' il Comune di Garessio cha ha la gestione del complesso ed occorre...
Read moreI've visited many National Trust properties in the UK and chateaus in France. Casotto betters them all. Pay 10euro for a guided tour to get access to all the rooms, many of which are furnished. The refurbishment is exemplary with the best part the exposed brick halls to the left rear. Then visit the super cafe with fresh cakes... There are few staff but they all spoke perfect English, no annoying security. The setting is wonderful. History as it...
Read more