Necropolis of Pranu Muttedu
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Ricco e denso di storia di chi ci ha preceduto. Nonostante le innumerevoli volte non mi stanco mai di visitarlo. Il sito archeologico si trova nella Sardegna meridionale in località Pranu Muttedu, immerso tra boschi di lecci e querce da sughero secolari. L’area è divisa in due settori dalla strada provinciale che collega Goni a San Basilio: nel primo troviamo il cancello di ingresso, la biglietteria e i monumenti più importanti come i Menhir, la tomba II, la III e la I. Nel secondo settore è racchiusa la necropoli delle Domus De Janas, la tomba della Triade (n°IV) e quella detta Nuraxeddu (n°V). A poca distanza, su un pianoro, si rileva l’area di un villaggio di capanne datate tra il 3500 e il 2700 a.C. relative alla Cultura di Ozieri, in probabile relazione con la necropoli, inserita nello stesso arco temporale e culturale. La zona è stata scavata a più riprese dagli inizi degli anni 80' dall’équipe del Prof. Ercole Contu portando alla luce più di 50 menhir (il più vasto raggruppamento in Sardegna) disposti in coppie, in piccoli gruppi o in allineamenti (il più numeroso ne conta almeno 20 disposti sull’asse est-ovest in direzione del corso del sole) misuranti dal metro ai tre metri di altezza, rappresentanti divinità e forze generatrici. Oltre i menhir sono state rinvenute tombe ipogeiche di diverso tipo: megalitiche a camera, mono e bicellulari. La più interessante e fulcro dell’intera area sacra è la tomba II, avente ingresso e celle scavate in due grandi massi di arenaria trasportati da lontano. Essa misura 14,20 mt di diametro ed è composta da 3 parametri concentrici in pietra in contorno ad uno spazio interno quadripartito rispetto al nucleo centrale che ospita un’anticella e una cella precedute da un monolite in arenaria di forma rettangolare. La tomba fu poi coperta da un tumulo di terra e circondata da cerchi di pietre. Davanti all’ingresso fu collocato un menhir di piccole dimensioni e tutto intorno fu costruito un ulteriore circolo di circa 30-35 mt. Nella parte antistante la tomba è presente un recinto megalitico con funzione di ripiano atto ad ospitare i riti preliminari della sepoltura. Poco più distanti, vi sono le tombe I e III, mono e bicellulari precedute da corridoi di struttura dolmenica e racchiuse entro un circolo di pietre, con ciste di forma quadrangolare adatte a sepolture singole ospitanti corpi in posizione raccolta. Nell’altra area troviamo la tomba IV detta della “Triade” poiché composta da tre menhir di diverse dimensioni e la tomba V detta “Nuraxeddu” avente una camera sepolcrale di forma rettangolare di blocchi di pietra molto grandi. Più a sud invece si trovano le 5 domus de Janas sul bancone roccioso di Genna Accas e in prossimità si trovano 3 circoli di pietre definiti “cultuali”, funzionali ai rituali e cerimonie in onore dei defunti. Dagli scavi sono stati rinvenuti un vaso a cestello miniaturistico, una pisside e una ciotola in miniatura con decori e motivi incisi, un pomo sferoide, un pugnale e uno stiletto in selce, punte di freccia in ossidiana, 2 vaghi di collana in argento collocati nel tardo periodo della Cultura di Ozieri fino al primo calcolitico.
Ilaria CardellaIlaria Cardella
60
Bel sito archeologico con qualche migliaio di ma... Dunque, di per sé il sito è ragionevolmente ben conservato e ben tenuto. Trattandosi di reperti antichissimi (3000ac o giù di lì, per intenderci) hanno tutto il fascino dell’ignoto, con quel misticismo così semplice e viscerale che i menhir, il loro posizionamento (ad esempio, la lunga fila con perfetto orientamento est-ovest durante gli equinozi), la disposizione circolare delle tombe, .. fanno percepire credo ad ogni visitatore. Ora arrivano i ma.. Il sito ha due edifici appena all’interno, uno adibito a biglietteria, l’altro - sebbene dotato di alcune ampie stanze - è sostanzialmente un deposito di cartelloni informativi in diverse lingue e viene usato dai visitatori esclusivamente per i servizi igienici. Non c’è un bar, nessuna possibilità di avere un caffè o cibo o altro, sebbene all’esterno ci sia un’area picnic grande. Avremmo fatto volentieri la visita guidata, che c’è circa ogni ora - ora e mezza, peccato che sono sospese tra le 12.30 e le 15.30 (magari ad agosto sarebbe il caso di intensificarle..?). Poi la zona... non c’è un una pizzeria né una tavola calda per non parlare di ristoranti nel raggio di kilometri (nell’ordine di 30 o 40km minimo!!!). Se decidete di venire a visitare questo bel sito, portatevi il pranzo al sacco. È un sito bello e interessante, penso abbastanza unico nel suo genere in Italia, una Stonehenge che “all’originale” non ha nulla da invidiare, essendo affascinante e probabilmente meno rimaneggiata. Perché non viene pubblicizzato di più? Perché, ad esempio, i resort non propongono la gita in giornata ai turisti? Certo, questo richiederebbe uno sforzo sia del sito che dei paesi attorno per creare qualche punto d’appoggio in più, ma avendo lì un sito così particolare e interessante potrebbero davvero avere successo... Coraggio! E per noi turisti, portatevi pazienza, entusiasmo, curiosità, scarpe comode e un panino e andate a visitarlo! Per chi è socio FAI, il biglietto costa 3€, per gli altri credo intorno ai 5€.
Elisa ParianiElisa Pariani
20
È stata un'esperienza bellissima e intensissima. Per quanto fossi già stato da piccolo al parco e avessi già visto tante foto e video dell'area, andare ora, da grande, a Pranu Mutteddu è stato come tornare all'alba dei tempi, quando uomo e Natura si integravano come una sola essenza di bellezza e stupore. Si percepisce ancora oggi quanto la devozione sacrale del luogo fosse tanto forte, un energia potentissima avvolge qualsiasi cosa, dalle immense e maestose querce da sughero, alberi plurisecolari che richiamano un tempo ancestrale, affiancati agli imponenti menhir e alle costruzioni megalitiche, con tombe, Domus de Janas, circoli rituali, inseriti in un pianoro boschivo di pregio naturalistico, creano un'alone mistico che dona assieme alla fantasia del pensiero, unito al sentire del cuore, una sensazione surreale. Secondo una mia osservazione questo luogo non ha eguali, è un unicum al mondo. A rendere ancora più piacevole la visita e la permanenza al Parco è stata l'accoglienza calorosa della guida Alessandra, che ha saziato la sete di conoscenza e curiosità, raccontandoci con descrizione dettagliata e semplice, quel che sono i risultati degli studi scientifici e le narrazioni popolari della zona, creando così una storia consistente di informazioni e omogenea nella continuità. Inoltre ha dato esempio di apertura mentale e rigore sistematico di osservazione e analisi anche per quanto riguarda le richieste effettuate dal gruppo, sicuramente frutto di una profonda preparazione accademica ma anche di deduzione logica personale. Per addolcire il tutto all'ingresso è presente una zona molto carina al coperto dove si può tranquillamente mangiare e rigenerarsi, e in più nell'area biglietteria c'è un graditissimo punto bar e uno scaffaletto dove si possono trovare dei libri molto interessanti per approfondire la conoscenza sulla storia della civiltà Sarda, e del vissuto contemporaneo. Consiglio vivamente la visita attenta e consapevole de Sito.
Francesco SannaFrancesco Sanna
20
Il Parco Archeologico di Pranu Muttedu di Goni si trova nel Cagliaritano lungo la strada che da San Basilio conduce a Goni . Si tratta di una necropoli risalente a circa 3000 anni a. C. posta su un altopiano a 560 mt su livello del mare. Qui si possono ammirare numerosi monumenti di immenso interesse storico: dalle Domus de Janas ai Menhir, dalle tombe megalitiche sino a quella centralizzata presumibilmente dedicata ad una persona importante. L' accoglienza agli uffici e box d'ingresso è stata molto efficiente e gentile, così come la guida si è dimostrata molto esperta e conoscitore della storia del luogo. Alcuni consigli, che non sono annotazioni negative, ma solo suggerimenti a scopo costruttivo al fine di migliorare il sito: 1) Collocare maggiori indicazioni lungo la strada asfaltata che conduce al Parco Archeologico 2) Attuare un idoneo parcheggio in prossimità dell' ingresso onde evitare di lasciare le auto esposte al sole 3) Installazione di piantane con cartelli indicanti nome e storia, davanti a ciascuna Domus de Janas e a tutti gli altri monumenti del sito, visto che al momento sono in numero esiguo .
Ferdinando AnsaldoFerdinando Ansaldo
10
Oggi siamo stati in questo luogo dall energia fortissima, tra menhir e domus de janas, inserito in un contesto ambientale di spettacolare bellezza, caratterizzato dalla presenza di sughere secolari. Alessandra ci ha guidati alla visita del sito e abbiamo potuto apprezzare ancor di più la storia e la magia del posto grazie alle conoscenze che ha messo a disposizione di tutti noi presenti, rispondendo alle nostre domande in modo articolato e analitico, mostrando di avere un approccio non dogmatico, ma aperto al confronto, di ampie vedute e al contempo cauto e razionale. Due simpatici gattini ci hanno tenuto compagnia durante il pranzo al sacco per cui è allestita una zona apposita con tavoli e riparata dal sole. È uno dei siti archeologici più interessanti dell isola, tappa d obbligo per tutti coloro che vogliono conoscere una parte fondamentale della storia del megalitismo in Sardegna.
Denise PiliDenise Pili
10
Io e la mia compagna ci siamo recati al sito archeologico una domenica mattina di aprile senza prenotare, prima della recensione del luogo ci teniamo a ringraziare per l'estrema cordialità e gentilezza il signore con gli occhi chiari che sta in biglietteria, qualità ormai rare e che vanno oltre all'estrema professionalità dimostrata. Il sito si sviluppa per 22 ettari ed è diviso in due zone divise dalla strada provinciale, troverete delle "domus de janas" mozzafiato , menhir e tombe risalenti al 3000a.C., ma a spiegarvi meglio il tutto troverete una preparatissima guida (per noi c'era Alessandra) piacevole da ascoltare e accompagnata per tutto il tour da una dolcissima gattina "guardiana del sito". Il costo del ticket è di soli 5€ e lo consigliamo vivamente! Consigliamo di proseguire il tour con la visita del nuraghe di Goni (intatto e con vista mozzafiato) e del lago Mulargia.
Alberto CastiAlberto Casti
00
Basic Info
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+39 380 266 2006
Call
Website
fondazionepetrass.it
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Overview
4.7
(358 reviews)
Ratings & Description
cultural
outdoor
educational
Description
The necropolis of Pranu Muttedu is one of the most important funerary areas of pre-Nuragic Sardinia and is located near Goni, a small village in the province of South Sardinia.
attractions: , restaurants:

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