Se la bizzarria e la fortuità che regolano la vita di tutti noi, può essere simboleggiata da quella di Caruso, che in una ventina d'anni passa dall'essere un ragazzotto povero che canta nei ristoranti di Napoli a uno dei tenori più famosi del mondo, di casa al Metropolitan di NYC, questa villa un po' decadente sulle colline verdi di Lastra a Signa, rappresenta in misura ancora maggiore la fragilità della condizione dell'uomo e della conservazione dei suoi tentativi di affermazione. Caruso è morto molto giovane, vivendo una vita piena di successi e riconoscimenti economici. Pur nella sua quotidianità frenetica di spostamenti nel mondo, dedica anni al restauro e al restyling di questa antica villa (tra l'altro dando lavoro per una dozzina d'anni a decine di capi famiglia operai della zona che erano rimasti senza occupazione dopo il declino dei laboratori dei cappelli di paglia tipici della zona). Anni dopo la morte di Caruso la villa passa in mano ad una facoltosa famiglia di amanti della lirica che però, avendo le basi della loro ricchezza nella produzione di olio nei latifondi libici, con l'avvento di Gheddafi e la nazionalizazzione dei beni posseduti dai colonizzatori italiani, per sopravvivere si trovano costretti a vendere tutto all'asta. Ed è così che molta della mobilia e dell'oggettistica appartenuta a Caruso viene irrimediabilmente dispersa. Quindi cosa c'è in questa villa oltre alla Villa? Alcuni oggetti, forse minori, appartenuti a Caruso che magari sono stati comprati da appassionati proprio a quell'asta famosa post Gheddafi, abiti di scena, cartoline illustrate e corrispondenze che Caruso ha praticato tantissimo nella sua intera vita, i dischi e i grammofoni, le caricature e i disegni che Caruso eseguiva con grande fantasia, le locandine, le foto di familiari e di personaggi illustri da lui incontrati. La cosa bella è che quegli oggetti permettono di raccogliere lo spunto per racconti davvero interessanti, pertinenti alla vita di Caruso (che fu anche arrestato due volte) ma anche alle pratiche del tempo. Interessantissimo per es il discorso attinente all'industria nascente dei dischi, rifiutata da molti dei cantanti lirici ma non da Caruso. Non conosco il nome del giovine signore che penso faccia sia da custode che da guida ma lo ringrazio perché la sua visita guidata è stata divertente e piena di contenuti allo...
Read moreI came to this place by bike from Florence really nice trip (except for the huge hill lol) and really worth it. The villa is amazing, it's huge and the garden is beautiful. Inside there are collections and nice descriptions that helped me learn so much about Caruso's life. The staff...
Read moreBella la posizione ,appena arrivi e parcheggi,ti si apre il cuore ,le colline il verde le case disseminate qua e la e' la piana che ti ricorda che sei nel 2023 ,ti immergi rapidamente in un altra epoca....e poi sali e arrivi entri nel cancello e assapori quel che li e' stato... la storia...il passato...la gloria e non ti fermi sali ancora la bella scala ed eccolo il museo cosi' piccolo raccolto, ricco,curato,preciso,attento. E le foto di Caruso della famiglia e tanti cimeli ,la camera da letto....stanza dopo stanza arrivi in fondo e lo ripercorri da capo alla ricerca di cio' che ti e' sfuggito. Ridiscendi la scala ed esci nel giardino che doveva essere qualcosa ma che oggi dimostra tutti i suoi anni.....lo percorri tutto fino alla balaustra e ti si apre un altro panorama,sempre colline ,verde...
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