Che in Sardegna le chiesette di campagna siano per lo più chiuse e quindi non visitabili all'interno, era ormai assodato, ma che lo fosse una chiesa nel giorno di apertura dei festeggiamenti, no, non mi era ancora capitato. Piccola chiesetta nell'agro di Mogoro poco oltre la SS131, deve il nome o ad una preesistente cava di "calcare" o ad attività agricole di "rottura / spremitura" (forse olio o vino? - ndr). Di fatto i possedimenti appartenenti alla chiesetta sono cospicui nei dintorni e quindi è facile desumere un collegamento con queste attività. Praticamente ricostruita quasi per intero attorno al 1920, conserva ben poco della struttura originaria pur datata tra il X e l'XI sec. d. C.. Oggetto di festeggiamenti per un'intera settimana alla fine di agosto e primi di settembre tanto da avere strutture fisse dedicate all'avvenimento, al nostro arrivo era frequentata solo da un allegro gruppo familiare che consumava il pasto di un...
Read morePosto molto tranquillo, non ostante la vicinanza della SS 131. Questa infatti scorre parallelamente alla chiesa a qualche centinaio di metri di distanza. Il luogo è circondato da alberi, prevalentemente uliveti o frutteti. Le strade per arrivare sono agevoli ed asfaltate, così che si può arrivare comodamente in auto. In genere il posto è poco frequentato se non da chi possiede un appezzamento di terreno con casetta nella zona. Alla fine dell'estate presso la chiesa si tiene una festa annuale in onore della Madonna cui la chiesa è dedicata. Questo attira un certo numero di pellegrini che ne approfittano per fare un'allegra scampagnata. Con l'occasione si consiglia di visitare la cantina sociale di Mogoro, dove si possono acquistare ottimi vini a prezzi convenienti, compreso il famoso Semidanu, il cui vitigno era scomparso e che la cantina ha resuscitato impiamtando...
Read moreLa chiesa della Madonna di Cracaxia (X-XII sec.) apparteneva ad una villa medievale facente capo all’antica Curatoria di Bonòrcili, distrutta dai Saraceni nel XV secolo.
Secondo una credenza popolare i superstiti si rifugiarono in quello che attualmente è l’abitato di Mogoro. La parola Cracaxia, Carcaxia o Craccaxia, indicano lo stesso luogo, nasce dall’unione di due termini sardi: cracca (schiaccia) e axia (uva).
L’antica chiesetta fu dedicata, secondo la tradizione, alla Vergine Assunta in Cielo; a testimonianza di ciò è rimasta la consuetudine nel popolo mogorese la sera prima dell’Assunzione, di passare la notte nelle vigne del territorio di Cracaxia e fra canti, balli, cene e carri parati a festa, prepararsi alla celebrazione.
La chiesa fu ricostruita nel 1921, grazie ad una raccolta di fondi che coinvolse...
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