Read moreThe sanctuary (XVIII century) stands on a huge rocky outcrop of precious white granite that gives name to the complex (Madonna del Sasso "Madonna of the boulder"). The complex includes the church, with an altar paint by Fermo Stella da Caravaggio, the bell tower and an hermit house. In front of the church you can enjoy a stroll in the fine square. Prepare to be overwhelmed by the breathtaking view over the Orta Lake. The eye reaches Omegna and the pre-Alps in the north, while the Pianura Padana, novara and Malpensa lights can be seen in the south. Do visit on a terse morning, the placid, wild paisage will enchant you. The view is even better at night! Be sure to bring a tripod with you, this is a camera spot! On the practical side: arriving from Alzo/Pella there are two roads that climb the mountain, one is faster but also really steep, the second one takes longer but it is easier to drive through. Be prepared for scarcely illuminated roads if you visit at night. Near the church you will find a spacious parking lot, a public toilet and...
In località Madonna del Sasso (Piemonte), ad una quota di 638 mt, si trova un bel Santuario ed uno spettacolare balcone panoramico sul lago d'Orta, su di uno sperone di roccia granitica a strapiombo sull'abitato di Pella. La vista spazia su gran parte del lago, sulle Alpi, sul Mottarone. In origine la pietra, su cui sorge il Santuario, era utilizzata dagli scalpellini come pietra da taglio. Inizialmente sorse una piccola cappelletta del XVI secolo circa e dedicata alla Madonna Addolorata. Successivamente alle molte grazie che si susseguirono sul posto, venne edificata una prima chiesa che racchiudeva al suo interno una statuetta, ritenuta miracolosa, della Madonna del Rosario. Attorno al 1700, il Santuario venne ampliato per volere di un abitante del posto. Molto interessante la storia che gira attorno a due innamorati, Aicardo e Maria, che si divisero durante un saccheggio avvenuto nella zona. Aicardo chiese ad un amico di nascondere e proteggere la sua amata. Al suo ritorno, non trovandola e ascoltando le voci dei paesani che la videro scappare con un soldato francese, credendo di essere stato tradito, corse dove Maria si nascondeva, quello che oggi è conosciuto come il balcone panoramico di Cusio, e la spinse nel dirupo. Aicardo, scoprendo successivamente che Maria era stata nascosta ai saccheggiatori, tornò a cercarla, trovandola aggrappata ad un ramo. Tentò di salvarla ma lei, non fidandosi più del marito, si lasciò cadere. Prima del Santuario, su di un muretto di protezione verso il baratro sottostante, si trovava una piccola croce scavata nella roccia, punto dal quale Maria venne spinta nel precipizio. Ancora oggi è visibile e si dice che in passato i cittadini della zona, andassero a farsi il segno della croce in quel punto con l'acqua che si raccoglieva nell'incisione. Assolutamente da visitare, munita sul retro di un piccolo parcheggio gratuito, con un piccolo chiosco che accoglie i visitatori e con la possibilità di unire alla visita, l'esperienza di un giro panoramico su di un piccolo trenino che parte...
Read moreIn origine in questo luogo, alle falde del monte Avigno, esisteva una cappelletta, dedicata all’Addolorata, nel 1590 è già citata una chiesa, volta a oriente, ma certo più antica, poiché era presente la tavola della Deposizione, dipinta da Fermo Stella da Caravaggio datata 1541.
La fama dei miracoli ottenuti in questo luogo sacro aveva favorito l’edificazione di questa prima chiesa, che divenne un Santuario frequentato anche dalla Valsesia. Oltre al pregevole dipinto, nell’ edificio era conservata una statuetta della Madonna del Rosario ritenuta miracolosa. Il piazzale affacciato a lago era detto “prato della tela”, perché nelle giornate calde e soleggiate, le donne usavano stendervi la tela fatta in casa per candeggiarla.
Oggi, l’attuale complesso fu voluto nel 1706 dal boletese Pietro Paolo Minola, ricco commerciante emigrato a Milano che, come ex voto per una grazia ricevuta dalla Madonna, finanziò l’edificazione del nuovo santuario, volto a occidente. I lavori iniziarono verso il 1725, anche col contributo degli abitanti di Boleto. Nel 1748 fu completa la chiesa, il campanile e la casa furono terminati nel 1760. Il santuario fu consacrato nel 1771 dal Vescovo di Novara.
La chiesa, in stile tardo barocco, è a croce greca, con due altari laterali; le architetture e gli affreschi sono opera del pittore-architetto valsesiano Lorenzo Peracino. Sull’altare fu posta la Deposizione di Fermo Stella da Caravaggio.
Nel 1998, in occasione dei 250 anni dalla costruzione, l’intero complesso è stato completamente restaurato.
Nel 2021, si è proceduto ad un adeguamento liturgico e tecnologico...
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