Alba Fucens a hidden Gem in the centre of Italy Alba Fucens, abruzzo is an ancient Roman colony founded in the 4th century BC in the territory of the Equi, near the border with the Marsi. It is located on a hill at the foot of Mount Velino, overlooking the former Lake Fucino, in the present-day province of L’Aquila. Alba Fucens is one of the most interesting and lesser-known archaeological sites in Italy, as it preserves the remains of a well-planned and fortified city, with impressive monuments and artworks that testify to the cultural and historical diversity of the region. A remarkable example of this is the polygonal walls, which enclose the city on three sides and are made of large blocks of limestone fitted together without concrete. They date back to the 4th century BC and are considered a masterpiece of ancient engineering, also visible from highways and on internet maps. Abruzzo and alba fucens itself, is a hidden gem of ancient history that deserves more attention and recognition. It is a place where the past and the present meet, and where the visitors can experience the beauty and richness of the Italian culture. I recommend that further steps or actions be taken to achieve these goals of enhance the visibility and attractiveness of Alba Fucens, will be stress on internationally visibility as a unique and remarkable destination, by improving the infrastructure and facilities, creating more educational and cultural programs, developing more partnerships and collaborations, and launching more marketing and...
Read moreFu fondata da Roma come colonia di diritto latino nel 304 a.C., o secondo altre fonti nel 303 a.C.,nel territorio degli Equi, a ridosso di quello occupato dai Marsi, in una posizione geografica strategica. Si sviluppava su una collina appena a nord della via Tiburtina Valeria, arteria che probabilmente fu prolungata oltre Tibur in questo stesso periodo.
Durante la Seconda guerra punica Alba inizialmente rimase fedele alla madrepatria e, nel 211 a.C., inviò un contingente di 2 000 uomini per soccorrere Roma verso cui si stava dirigendo Annibale, ma in seguito, assieme ad altre undici colonie (Ardea, Nepete, Sutrium, Carsioli, Sora, Suessa, Circeii, Setia, Cales, Narnia, Interamna Nahars) rifiutò di fornire ulteriori aiuti e fu punita.
Si trasformò successivamente in un posto dove confinare importanti prigionieri di stato,come Siface re di Numidia, Perseo re di Macedonia, Bituito, re degli Arverni. Grazie alla propria ubicazione, la città fu sempre considerata strategicamente importante, soprattutto durante le guerre civili. Per tale ragione fu attaccata dagli alleati durante la Guerra sociale, ma rimase fedele a Roma.
Nella lotta fra Silla e Mario, la città prese le parti di quest'ultimo. Al termine del conflitto, Silla, per punirla e nel contempo soddisfare le richieste di uno dei suoi luogotenenti, Metello Pio, distribuì ai veterani di quest'ultimo parte del territorio di Alba Fucens. Coinvolta nel conflitto fra Cesare e Pompeo, ospitò una guarnigione di sei coorti agli ordini di Lucio Domizio Enobarbo, del bando pompeiano, poi arresesi alle legioni del conquistatore delle Gallie.
Subito dopo la morte di Giulio Cesare, nel 44 a.C., la legio Martia (arruolata tra i Marsi) si ammutinò contro il console Marco Antonio e passò dalla parte di Ottaviano, giovane pronipote nonché figlio adottivo di Cesare. La Martia, lasciando la litoranea all'altezza di Aternum, prese la via Valeria e si portò nella città fortificata di Alba Fucens, che per la sua posizione strategica permetteva di mantenere i contatti con Ottaviano e, se necessario, di impedire ad Antonio il transito verso l'Adriatico. Dopo aver saputo che anche la IV legione aveva fatto come la Martia, Marco Antonio rinunciò a far dichiarare nemico pubblico Ottaviano, che ora aveva con sé le due delle legioni più prestigiose e importanti dell'esercito.
La sua prosperità, nel periodo imperiale, è testimoniata dalle iscrizioni trovate. Fra queste se ne segnala una di particolare importanza relativa al destino del vicino alveo del Fucino, emerso a seguito del primo prosciugamento del lago effettuato nel I secolo per volontà dall'imperatore Claudio.Sopravisse alla caduta dell'impero Romano d'occidente.Alba Fucens è menzionata per l'ultima volta da Procopio di Cesarea che ci tramanda come, nel 537, venisse occupata dai bizantini(Chiamati così i Romani d'oriente che volevano riconquistare i territori dell'occidente,"Renovatio Imperii"//restaurazione dell'impero) durante la...
Read moreUn gioiello da ammirare assolutamente. Alba Fucens fu una colonia latina fondata dai Romani nel 304 a.C., nel territorio degli Equi, a ridosso di quello occupato dai Marsi, in una posizione strategica a nord del fiume Fucino e in un contesto paesaggistico molto suggestivo. Dopo essere rimasta sepolta per anni sotto il gruppo montuoso del Velino, la città d’Alba fu riscoperta nel 1949 grazie a una campagna di scavi durata circa trent’anni e condotta da un gruppo di studiosi belgi.
La colonia di Alba Fucens fu fondata dai Romani nel 304 a.C. occupando un territorio occupato dal popolo degli Equi che inizialmente cercarono di espugnarla varie volte ma senza successo. Durante la Prima Guerra Punica la città si schiera inizialmente con Roma, ma poi si rifiuta di inviare ulteriore aiuti e viene per questo punita. La città era cinta da possenti mura ed era qui che Roma per un lungo periodo ha confinato i suoi prigionieri più illustri.
Si ritrova nel mezzo dei conflitti romani prima tra Silla e Mario e poi tra Cesare e Pompeo e continua ad essere un centro fiorente durante tutta l'età imperiale. Ultime notizie della città si hanno da Procopio di Cesarea che ci racconta di come Alba Fucens venne occupata dai bizantini nel 537.
Alba Fucens è famosa soprattutto per il suo splendido anfiteatro incastonato tra i monti, ma l'intera area è molto interessante.
Gli scavi hanno infatti riportato alla luce parte dell’abitato, circondato da mura in opera poligonale e suddiviso in isolati regolari al cui interno sono collocati gli edifici pubblici e privati.n Sulle pendici della collina di San Pietro, sulla quale sorgeva il tempio di Apollo, troviamo l’anfiteatro, realizzato all’inizio del I sec. d. C. e di cui è ben visibile la cavea lungo il colle Pettorino sulla cui sommità era situato un altro tempio.
Il percorso di visita si snoda attraverso il centro monumentale della colonia; i principali assi stradali, via del Miliario, via dei Pilastri e via dell’Elefante, delimitano l’area centrale, dove si trovano gli edifici pubblici: da nord a sud, troviamo il foro, lungo ben 142 metri e largo 43,50, la basilica, luogo dedicato agli affari e alla giustizia e di cui è ancora visibile il tribunal. Fra la basilica e le terme si intravede il macellum o mercato, mentre più avanti è possibile ammirare diverse case appartenenti al patriziato locale, di cui una villa in particolare, conosciuta come Domus.
Sulla sommità della collina di San Pietro sono visitabili i resti del tempio, inglobati nella chiesa omonima; l’anfiteatro è raggiungibile lungo un sentiero che si distacca dalla viabilità di accesso...
Read more