Bewertung für das Weingut Pollara – Principe di Corleone
Mein erster Kontakt mit den Weinen von Principe di Corleone geht zurück ins Jahr 1993, als ich – inspiriert durch meinen Familiennamen Corleoni – das Dorf Corleone auf Sizilien besuchte. Schon damals war es ein unvergessliches Erlebnis: Sizilien mit seiner Schönheit, Geschichte und Faszination hat mich tief beeindruckt.
In einem Restaurant in Corleone durfte ich zum ersten Mal den Wein vom Weingut Pollara „Principe di Corleone“ genießen – ein Moment, der mich so begeistert hat, dass ich kurz darauf das Weingut persönlich besuchte und einige Flaschen direkt vor Ort kaufte.
Seitdem bin ich immer wieder nach Sizilien zurückgekehrt und habe das Weingut mehrfach besucht. Über mehr als 25 Jahre hinweg bestelle ich regelmäßig verschiedene Weine von Principe di Corleone. Sie bereichern meinen Weinkeller in der Schweiz und sind stets ein Höhepunkt bei gemeinsamen Essen mit Freunden. Die Begeisterung und die Komplimente meiner Gäste sprechen für sich – oft überreiche ich auch gern eine Flasche als Geschenk, was jedes Mal große Freude bereitet.
Die Lieferung der Weine war in all den Jahren stets zuverlässig, schnell und perfekt organisiert – ohne je Anlass für eine Reklamation. Bezahlung und Service sind absolut seriös und vorbildlich.
Die Pollara-Weine berühren die Seele. Sie wecken Emotionen, die unvergesslich bleiben. Für mich verkörpern sie in einzigartiger Weise ihre sizilianische Herkunft: handwerklich meisterhaft erzeugt, geprägt von aromatischer Tiefe, Komplexität, Eleganz und einer Spannung, die sie klar von industriell hergestellten Massenprodukten abhebt. Diese Weine sind ein Stück Sizilien im Glas – authentisch, charaktervoll und unvergleichlich.
Fazit: Wer das Echte, Handwerkliche und Emotional-Besondere sucht, findet in den Weinen von Principe di Corleone einen wahren Schatz.
Recensione per la cantina Pollara – Principe di Corleone
Il mio primo incontro con i vini di Principe di Corleone risale al 1993, quando, ispirato dal mio cognome Corleoni, visitai il paese di Corleone in Sicilia. È stata un’esperienza indimenticabile: la Sicilia con la sua bellezza, la sua storia e il suo fascino mi ha colpito profondamente.
In un ristorante di Corleone assaggiai per la prima volta il vino della cantina Pollara “Principe di Corleone” – un momento che mi ha entusiasmato così tanto da spingermi a visitare subito la cantina e acquistare alcune bottiglie direttamente in loco.
Da allora sono tornato più volte in Sicilia e ho visitato la cantina in diverse occasioni. Negli ultimi 25 anni ordino regolarmente diverse bottiglie di Principe di Corleone. Arricchiscono la mia cantina in Svizzera e rappresentano sempre un momento speciale durante i pasti con gli amici. Gli ospiti rimangono sempre entusiasti e spesso regalo loro una bottiglia, suscitando grande gioia.
Le consegne sono sempre state rapide e impeccabili, con un servizio serio e affidabile, senza mai dover segnalare problemi.
I vini Pollara toccano davvero l’anima. Suscitano emozioni indimenticabili. Per me incarnano in modo unico la loro origine siciliana: realizzati con maestria artigianale, caratterizzati da profondità aromatica, complessità, eleganza e una tensione che li distingue nettamente dai prodotti industriali anonimi. Questi vini sono un vero pezzo di Sicilia nel bicchiere: autentici, caratteristici e incomparabili.
Conclusione: Chi cerca l’autentico, l’artigianale e l’emozionante, nei vini di Principe di Corleone trova un...
Read moreNella culla dorata della Sicilia, dove il sole tesse fili d’ambra tra i grappoli e il vento narra segreti millenari alle vigne, i vini della Familia Polara si ergono come poemi liquidi scolpiti dalla mano del tempo. Ogni bottiglia è un sigillo di terra bruciata dal cielo, un dialogo tra radici antiche e orizzonti nuovi, dove la Familia Polara danza con le stagioni, trasformando il sudore della terra in nettare.
Cominciamo con Principe di Corleone Rosso (Nero d’Avola). È un mantello di velluto cremisi, tessuto con i fili del tramonto siciliano. Il Nero d’Avola qui è un sovrano generoso: al primo respiro, il naso si perde in un bazar di more schiacciate dal sole, prugne avvolte in sciarpe di spezie, e l’ombra di un fuoco di legna che Pcrepita tra i sentieri di campagna. In bocca, è un abbraccio di ferro e seta—tannini che mormorano storie di zappate antiche, mentre l’acidità scivola come un ruscello tra le pietre. Il finale? Un addio lento, come il fumo di un sigaro spento sotto un cielo stellato, una spada forgiata nella lava, temprata nel vento—elegante nel colpo, ma carica di fuoco dormiente.
Un altro vino squisito, Principe di Corleone Bianco (Grillo/Inzolia). Se il mare potesse cantare in un bicchiere, sarebbe questa sinfonia di Grillo e Inzolia. Un bianco che è un salto dalla scogliera: al naso, esplode in un carnevale di scorze di limone candite, petali di zagara e una carezza di salsedine, come l’eco delle onde che leccano i faraglioni. Al palato, è un vento d’aprile—leggero ma capriccioso, con una mineralità che ricorda il respiro delle pietre bagnate. Il finale è un lampo di luce su uno specchio d’acqua, fugace ma indelebile, un ventaglio di madreperla aperto al crepuscolo—freschezza che sussurra, non grida, ma incanta con grazia efimera.
E non ultimamente, Principe di Corleone Riserva! Questo vino è un libro rilegato in pelle, custodito in una biblioteca dimenticata. La Riserva, dopo il riposo nelle braccia del rovere, si svela come un racconto gotico: il colore è notte senza luna, il profumo un labirinto di confetture di frutti oscuri, vaniglia spezzata e il ricordo di una biblioteca antica, dove il legno e il cuoio si fondono al fumo. Bere è come varcare una soglia: i tannini sono velluto logoro di un trono abbandonato, il sapore un crescendo di ombre—caffè tostato, cacao amaro, spezie rubate a un bazar orientale. Il finale è un eco che non muore, come il rintocco di una campana in un chiostro vuoto, un falco addomesticato dal tempo—feroce nella potenza, ma nobile nel volo, con ali che gettano ombre lunghe sul passato.
Per concludere, I vini della Familia Polara non sono semplici bevande, ma mappe stellari di un territorio tormentato che respira. Ogni sorso è un passo tra gli ulivi secolari, un incontro con i fantasmi dei vignaioli che parlano attraverso i secoli. Le etichette, sobrie come pagine di un diario antico, nascondono drammi e delicatezze, come scrigni che custodiscono gemme levigate dal vento. Questi sono i vini che io ho scoperto da quando vivo in Sicilia, a Corleone. Ci sono diventati i miei vini di eccellenza. Questi vini non temono il tempo—lo invitano a danzare. Sono promesse di una Sicilia che non si piega alla fretta, ma scolpisce la sua essenza nel cristallo.
Questi vini sono per chi cerca non un vino, ma un compagno di viaggio, d’amore o semplicemente, d’ispirazione, chi vuole ascoltare il respiro della terra in un sorso; chi crede che ogni bottiglia sia una lettera d’amore scritta dal...
Read moreI emailed them to check their opening times two or three days before my intended visit. They ignored my email. Today I took a change and drove the 3 hour round trip on some of the worst roads I have ever seen only to find they are closed. They now do not open in the week, only on some Saturdays and Sundays.
When I mentioned their published times, including those on their own gates, are wrong, they said they knew!!! What appalling customer service!
Thankfully, there are many vineyards in this area all making lovely wines so I will visit another to...
Read more