Premetto che abito a Monsampolo e che ho meditato un po’ prima di decidere di scrivere questa recensione. Ho partecipato alle visite notturne per ben tre volte: una volta lo scorso anno e due quest'anno per accompagnare degli amici (20/08/19 e 10/09/19). Nulla da eccepire sulla conduzione della visita guidata. Le due guide (Gianluca e Federica) sono preparate, ti sanno coinvolgere e sono disponibili a dare spiegazioni. Quest'anno ho notato che dalla visita è stata tolta la tappa al museo archeologico, dove sono conservati reperti piceni e romani trovati in zona, un vero peccato. Diverso è il discorso sulla gestione. Il 20 agosto, la figlia di una mia amica ha dovuto usare il bagno lì al museo della cripta e il bagno era in condizioni pietose, ma il brutto è che, oltre ad averlo trovato già in quelle condizioni, il 10 settembre era ancora così. Non c'è nessuno che sia responsabile della pulizia? Un'altra questione è legata al museo archeologico. Mi chiedo se ha senso non sfruttare un museo già allestito, magari facendo convenzioni con le scuole elementari e medie (all'interno c'è pure un laboratorio) così da poterlo utilizzare. Inoltre per attirare un maggior numero di fruitori, credo che si debba meglio organizzare la pubblicità ai musei. In paese, ad esempio, pochi sanno della presenza di tali gioielli, come non ho mai visto un manifesto ad Ascoli Piceno. (La pubblicità solo su internet e in Riviera non credo che basti). Se chi si occupa della gestione (Comune? Cooperativa?) tenesse maggiormente a questi tesori, dovrebbe, secondo me, pianificare meglio attività e pubblicità in modo da far crescere il numero dei visitatori, a vantaggio di tutto il paese. Non penso ci si debba accontentare del minimo sindacale. Si spera anche che, al più presto, venga ripristinato il museo civico, attualmente chiuso in seguito agli ultimi...
Read moreAbbiamo visitato pochi gg fa questo interessante museo che ospita delle mummie che sono state rinvenute nei sotterranei della chiesa di SS Maria Assunta in seguito al terremoto del 1997 e alle opere di recupero e agli scavi che ne seguirono. La guida ci ha detto che poiché erano state ravvisate delle incongruenze nelle planimetrie, era stato abbattuto un muro dietro il quale si celavano numerosissimi corpi. Questi cadaveri erano andati incontro ad un processo di mummificazione naturale per via del microclima che per secoli ne aveva preservato la distruzione. E alcune di queste mummie in questo ambiente suggestivo, sono ben visibili (e sicuramente suscitano una grande emozione nei visitatori) con le posture davvero particolari che hanno mantenuto. Insieme alle mummie sono stati rinvenuti vestiti e oggetti personali, a testimonianza di epoche lontane e di una vita rurale di grande interesse storico per il territorio Piceno. Tra l'altro in Italia vi sono solo 10 luoghi in cui sono state rinvenute delle mummie. E Monsampolo è tra questi. Bravissima comunque la guida, Luigina, che ringrazio. Unico neo, invece, l'assurda posizione della biglietteria che anziché essere nel museo stesso, è ubicata sulla piazza a circa 250 metri e per trovarla bisogna per forza telefonare perché il cartello all'ingresso della Cripta, scioccamente, manca delle necessarie indicazioni. Ma perché obbligare la gente ad andare fino davanti la porta del museo per poi costringerla ad allontanarsene, e poi chiedere info ai rari passanti per cercare di raggiungere la biglietteria? Il mio giudizio sarebbe stato 5 stelle, ma questa incomprensibile scelta dell'amministrazione non giustifica il voto massimo. Anche per la scarsissima promozione del sito di cui molti residenti sono completamente...
Read more...beh la storia è lunga e pazzesca... Il museo è stato aperto nel 2013; fino al 1997 era l'oratorio della chiesa, poi nel '97 a seguito di un grave terremoto si resero necessari lavori di messa in sicurezza; ritrovate le planimetrie del 1600, non corrispondevano gli spazi delle stanze che sarebbero dovute essere più grandi e così dietro le mura e sotto i pavimenti c'era un tesoro nascosto oggetti, statue, affreschi e corpi mummificati naturalmente grazie alle basse temperature, alla mancanza di ossigeno e alla presenza straordinaria di un batterio che si nutriva di acqua, pertanto i corpi e i tessuti si disidratavano velocemente e il processo di decomposizione rallentava fino a cessare. Questa caratteristica eccezionale di questi ambienti ha fatto sì che anche gli abiti venissero conservati permettendoci oggi di conoscere anche i costumi e le tradizioni dei popoli del basso marchigiano risalenti al periodo che va dal 1400 al 1600. Si trattava di defunti appartenenti al ceto più basso della popolazione dell'epoca, lo si deduce dal tipo di materiale degli abiti (canapa, ginestra, cotone e lino); non potendosi permettere una degna sepoltura, venivano accolti dal gruppo ecclesiastico della "Beata Morte"; benché i corpi venissero sepolti in uno spazio comune, questa sepoltura era più dignitosa rispetto all'abbandono delle salme. È possibile ricondurre queste opere alla "Beata Morte" considerata la presenza di una cappella (mortuaria) e dell'affresco della "pietà". Eccellente la guida che accompagna la visita ed eccellente l'organizzazione. È possibile la visita anche in...
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