Su una balza della valle del Biferno, ad una altezza di 594 m. slm , riposa umile e serena la chiesetta di Faifoli. Le tormentate vicende storiche che la videro silente testimone, non si percepiscono. Infatti i secolari lecci, i pinus pinea e i cedri, abbracciano maternamente questo sito, ricco di misticismo e di afflato celestiniano, e sembrano ripeterti " hoc loco habitat fortuna, hic quiescit cor". Faifoli ( il cui nome è legato ai faggi che centinaia di secoli orsono ancora la popolavano) sarebbe finito nell'abbandono totale se , nel 1998, l'allora benemerito parroco di Montagano, don Michele Fratianni, assieme al sindaco Antonio Trivisonno, coadiuvati dal Prof. Filippo Pece, non fossero riusciti a strapparla da una proprietà baronale, di origine borbonica, che l'aveva solo depredata, senza il benché minimo senso di mecenatismo toscano. Grazie poi all'impegno e alla competenza della Sopraintendente Dander, la chiesetta è stata restaurata ed ora, d'estate, ospita un raffinato festival musicale, dedicato al violoncellista Janigro. In questi primi giorni di agosto 2024 è stato completato il tratto di strada che la collega alla SP 73, per cui il turista contemplativo, alla ricerca di sé stesso e del magnificenza del creato, può raggiungerla senza problemi, certo di potere godere di scorci panoramici ( sublime quello sulle Mainarde), silenzio e raccoglimento. Un plauso merita , infine, il Sindaco Giuseppe Tullo e la sua amministrazione, per l'amore che ha dedicato a Faifoli. C'è ancora molto da fare per farla entrare nel circuito delle bellezze architettoniche religiose. Sono certo , comunque, che sotto la protezione di Papa San Pietro Celestino V, ci riusciranno. Parola del sottoscritto luterano. Enrico Alfonso...
Read moreÈ un luogo sacro che ci ricorda i tempi in cui tra le sue mura divenne Abate S.Pietro Celestino e tutte le opere di ricostruzione che lui fece per ridare all' Abbazia l'antico splendore. Non solo opere di ricostruzione ma anche opere di bene e di carità che il Santo era solito fare. L' Abbazia è immersa poi nel verde della natura che la circonda che unitamente al silenzio e alla pace che si avvertono ti rassererano l'animo e ti invitano a pregare. Il ricordo poi che il luogo in cui l'Abbazia è ancora presente, con la Chiesa di S.Maria di Faifoli, fu Municipio Romano ti riporta alla storia dei romani e al loro modo di conquista e di come civilizzare le popolazioni. Un luogo quindi da visitare per poter ammirare una natura incontaminata, per poter godere di una pace nell'animo e per la meta di cristianità e storica che il posto...
Read moreL'abbazia di Santa Maria in Faofoli accolse il noviziato di Pietro Angelerio, il quale colà poi prese i voti. Pietro sarebbe diventato il Papà Molisani, Celestino V, il papà citato da Dante nella Divina Commedia. Sulla strada che collega Montagano alla Fondovalle del Biferno, nel centro sannitico di Fagifulae, in epoca medioevale si installò una comunità benedettina. Le notizie più antiche sulla Badia di S. Maria di Faifula risalgono al 1134. Il portale è ancora quello romanico. Nell'interno, che ha una pianta a tre navate, è conservata una statua lignea a grandezza naturale della Madonna dell'Incoronata seduta su un tronco d'albero e non sul...
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