Castello di Monte Sant’Angelo – Una lezione di storia murata nella pietra
Biglietto ingresso sicuramente troppo basso, 2 euro.
Situato sul promontorio del Gargano, il Castello di Monte Sant’Angelo non è soltanto una suggestiva fortezza medievale, ma un vero e proprio manuale di architettura militare stratificata, scolpito nei secoli dalla mutazione delle tecniche difensive.
Le prime fortificazioni risalgono al periodo longobardo (IX secolo), ma è tra il periodo normanno-svevo e soprattutto quello angioino-aragonese che il castello assume la sua fisionomia attuale. Di particolare interesse è la stratificazione funzionale, che mostra con chiarezza l’adattamento della struttura all’introduzione delle armi da fuoco.
I bastioni poligonali e i cannonieri inclinati nei livelli inferiori testimoniano infatti un aggiornamento tecnologico al tempo in cui le artiglierie da assedio cambiavano radicalmente le regole della guerra. Le murature di spessore crescente, i camminamenti interni e la disposizione degli spazi per la manovra e il ricovero dei pezzi d’artiglieria indicano una strategia difensiva non più centrata solo sul corpo a corpo o sull’altezza delle mura, ma sulla resistenza al fuoco nemico e sulla capacità di risposta.
Straordinaria è anche la compresenza di stili e funzioni, con ambienti residenziali, prigioni, camminamenti e torri che si incastrano in un organismo vivo, modificato di continuo per far fronte a nuove esigenze belliche o civili.
Oggi il castello è una testimonianza viva dell’intelligenza militare dell’età moderna, e un luogo di grande fascino per chi sa leggere nella pietra le storie dei secoli. Un modello perfetto per chi voglia comprendere il passaggio dalla guerra medievale alla...
Read moreFino al IX secolo non c'era il castello, ma solo un castrum bizantino, poi il castello fu dimora di principi della signoria dell'Honor Sancti Angeli: fu di Rainulfo (conte di Aversa) e poi di Roberto il Guiscardo che, dopo aver cinto la città di mura, nell'XI secolo fece riedificare la parte più antica, la torre dei Giganti (di forma pentagonale, alta 18 metri e con mura spesse 3 metri). La struttura venne assumendo importanza nella difesa del Gargano uno dei tre Castra exempta (privilegiati). Ospitò Federico II di Svevia e la sua prediletta, la contessa Bianca Lancia di Torino, e per questo presenta opere architettoniche in stile federiciano, imponenti, ma raffinate come testimonia la sala duecentesca con un pilastro centrale e volte ogivali ("la sala del Tesoro"). Sotto la dominazione normanna furono edificate la torre dei Giganti e la torre Quadra, mentre Federico II fece costruire la cosiddetta sala del Tesoro. L'attuale fortificazione evidenzia soprattutto l'influenza degli Aragonesi che, per difendersi dai nemici, realizzarono il torrione a forma di mandorla e il fossato che precede il portale di ingresso. Gli Angioini curarono assai il maniero, ma di esso si servirono come prigione di stato: famose sono le detenzioni di Filippa d'Antiochia (principessa sveva) che vi morì nel 1273, e quella della regina Giovanna I di Napoli (forse ivi assassinata) e le cui spoglie sono presumibilmente a Monte Sant'Angelo, nella chiesa di...
Read moreConsiderando il prezzo del biglietto ( solo due euro) il castello di Monte Sant'Angelo merita di certo una capatina. All'uscita, però, ce se ne va con un po' di amaro in bocca, considerando come la struttura avrebbe altre potenzialità. Posto in cima al paese, in modo sin dalle sue origini, di permettere di controllare tutta la vallata senza difficoltà, il maniero di Monte Sant'Angelo, costituisce anche uno spaccato delle varie dominazioni che si sono succedute. Inizialmente casteum con i Bizantini, il castello batterà poi bandiera longobarda,normanna, aragonese ed angioina, ampliandosi e dotandosi di migliori fortificazioni con i secoli. Purtroppo se la struttura e' in ottime condizioni, e' un peccato che l'interno non racconti in alcun modo la vita dei suoi abitanti attraverso arredamenti o tavole didattiche, prestandosi così solo a regalare pittoresche vedute del vicino Santuario o del paese. Prova a farlo un video di 7 minuti ( neppure mal realizzato, ma troppo corto) proiettato su un 14 pollici improponibile come dimensioni schermo. Né è di grande utilità una piccola mostra interna, che propone una trentina di oggetti, raramente simbolici del tempo. Interessanti ugualmente la sala del Tesoro, la terra prigione e alcuni cunicoli e bugigattoli che attraversano il castello. Nella parte superiore anche una piccola esposizione dei drappi dei casati che hanno dimorato...
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