Splendida chiesetta risalente al 1100 circa situata in una radura protetta da un boschetto raggiungibile a piedi dopo una breve passeggiata a pochi passi dai ruderi del castello di Castelceis. La piccola chiesetta è dedicata a San Martino, tipico santo del tardo medioevo. Sulla sommità del fabbricato, si erge un piccolo campanile a vela sopra la porta d'ingresso, tipologia ora abbastanza rara nel trevigiano, ma che suggerisce immediatamente il fascino del profondo medioevo. L'interno è impreziosito da affreschi cinquecenteschi e vi sono conservati alcuni manufatti di epoca romana. Tra i reperti, da ricordare una stele con due facce recanti un'iscrizione in alfabeto retico-etrusco e in latino antico. Una tipologia che ricorre in alcuni antichissimi oratori presenti nelle fascie collinari dell'alto trevigiano. Potrebbe appartenere alla serie di strane pietre con misteriose incisioni runiche, non completamente decifrate, dette 'piere dei mat' (pietre dei matti) dalle quali deriva la leggenda, fin dall'epoca longobarda, che attribuisce la pazzia a chi tocca la pietra. Probabile che si tratti del reperto di un tempietto votivo di epoca romana, cosa molto diffusa e comune nel territorio. A questa si contrappone la stele funeraria di Calpurnio Saturnino, un...
Read moreIn un passaggio bellissimo, tra il Grappa e i Colli Asolani, vi è un colle dove hanno trovato tracce umane che risalgono all'età del Bronzo (1440 a.C.). Verso l'anno 1000 in questo colle esisteva un castello e la chiesa. La chiesa, dedicata a San Martino sorge, con il suo campanile a vela su un piccolo spazio pianeggiante ad est del castello. Vi è conservato il più antico documento scritto nella provincia di Treviso, un piccolo blocco di pietra con incise scritte in latino e in retico ( IV secolo a.C.). La chiesa è meta di giovani coppie che cercano una gravidanza e che spesso tornano a portare la foto del loro bambino. Bello il campanile a vela, tipo raro nel trevigiano. Dentro la chiesa il tetto è composto da travi di legno, il muro ha affreschi cinquecenteschi e vi sono alcuni manufatti di epoca Romana. La pietra che abbiamo detto prima, la più antica iscrizione nel trevigiano, è del tipo di strane pietre con misteriose incisioni, non completamente decifrate, dette "pietre dei matti". Gli affreschi risalgono al XVI secolo e sono molto espressivi e caratteristici di diverse chiese anche della Val...
Read moreÈ una chiesa splendida..qui si respira ancora un atmosfera di fede che non ovunque si trova..( ..se volete una intensa emozione interiore , speciale e direi unica ..dove si avverte un atmosfera strepitosamente mistica , essenziale , spirituale e super accogliente dal punto di vista emotivo-emozionale, recatevi alla chiesa di San Francesco a Treviso : l'apoteosi della fede pura e intensa di un credente che si perde nel sostare berso quella " luce" simbolica...
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