This could be a really beautiful place if only they took proper care of it — unfortunately, everything is covered in dirt and overgrown with weeds. There’s a Roman-era bridge over a river, and from the bridge you can see a waterfall, which is quite impressive. If the area were maintained, it would even be possible to walk down to the riverbank. It’s a shame, as the site deserves to be in much better condition. Compared to other sights in the area, this was by far the one in the worst...
Read moreNecessita di continue manutenzioni. Il mulino diroccato va ricostruito con nuove tecnologie che sfruttano la caduta dell'acqua dalla cascata. Anche con la produzione di energia elettrica oltre che con l'azionamento di mulini. Aggiornamento 24/06/2022 I cambiamenti climatici e l'uso antropico della risorsa idrica con il passare degli anni riduce il livello del fiume sempre più in anticipo rispetto alla stagione delle piogge. La crisi idrica del 2022 sembra seguire un disegno di rieducazione della società. Prima con la Pandemia con la limitazione delle libertà. Poi con l'invasione dell'Ucraina per giustificare l'aumento del prezzo dei carburanti e quindi ridurne il consumo con la conseguente diminuzione di immissione di idrocarburi nell'ambiente. La crisi idrica servirebbe a spingere la popolazione a ottimizzare il consumo dell'acqua e all'autoproduzione. Come d'estate ci si approvvigiona della legna per riscaldarsi durante l'inverno. Così d'inverno bisogna raccogliere l'acqua. Le smart house del prossimo futuro dovranno essere autonome con l'accumulo e lo stoccaggio dell'energia elettrica prodotta con pannelli fotovoltaici, pale eoliche o con turbine idrauliche per chi si trova nei pressi dei fiumi. Autonomia idraulica con l'accumulo e lo stoccaggio di acqua durante l'inverno e le stagioni...
Read moreDopo la siccità dell'estate 2017 rivederla scorrere così abbondante è stato davvero emozionante e appena posso vado a vederla e la apprezzo anche più di prima in tutta la sua bellezza spumeggiante, perché l'acqua è vita. La Cascata, già esistente all'epoca della costruzione del Ponte, fu modificata quando, nel 1565, si decise di realizzare il Mulino comunale e per permetterne il funzionamento fu eretta la diga. E fu davvero un'impresa perché, ad ogni piena del fiume Calore, le paratie in legno o in muratura, venivano spazzate via. Dopo oltre trent'anni, nel 1599, l'opera fu completata definitivamente grazie alla direzione di un ingegnere napoletano, Giulio Caso, che nel giro di poco più di un mese, fece costruire una diga con blocchi di pietra ed è quella rimasta stabile fino ai giorni nostri. È anche detta "La Pelata" dal lat. 'palare' = 'sostenere con pali', perché appunto all'inizio fu fatta di...
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