La chiesa
Pur essendo la quarta fondazione italiana e la prima in Lombardia (1134), la chiesa abbaziale si scosta da tutte le altre edificazioni cistercensi del XII secolo. L'aver rinviato la costruzione della chiesa fino al 1182 ha fatto sì che fruisse delle esperienze precedenti. Infatti, Morimondo è un esempio di architettura cistercense già evoluta verso lo stile gotico, com'è sottolineato dall'uso della volta a crociera ogivale, che può creare anche campate rettangolari. Infatti nella navata centrale, esse non sono a base quadrata, ma rettangolare, e ad ognuna di esse corrisponde una campata quadrata nelle navate laterali aumentando perciò il senso di verticalità. Inoltre la grandezza di Morimondo è dovuta alla presenza di ben otto campate, diversamente dalle chiese abbaziali precedenti normalmente più piccole. Ma la maestosità della chiesa di Morimondo è data anche dalla totale essenzialità, e dal senso di ordine dei mattoni a vista. Il Rinascimento ed il Barocco non hanno alterato lo stile e l'ordine del XII secolo.
Nel chiostro, nonostante gli inserimenti successivi (la costruzione dei tre porticati intorno al 1475 e la sopraelevazione dei lati nord ed ovest verso la metà del XVIII secolo), è ancora leggibile la tipologia del complesso monastico con l'usuale distribuzione degli ambienti. Tra questi vanno ricordati: la sala capitolare, che mantiene integralmente le sue caratteristiche originarie, e il refettorio con la cucina che si presentano in una splendida veste seicentesca.
Il monastero
Un'altra peculiarità dell'abbazia è quella di essere edificata su più piani a ridosso di un avvallamento. Il piano del chiostro in tutta la parte monastica è il terzo sopra due livelli costituiti da ampie sale costruite con volte sostenute da un susseguirsi di colonne, inoltre, sopra la sala capitolare, è ancora in parte esistente il dormitorio dei monaci (originariamente un'unica sala). Questa elevazione di piani è integralmente esistente verso est e sud, ma riguardava anche il lato dei conversi. Visto da est e da sud il monastero quindi si presenta come un'imponente costruzione di quattro piani. Nonostante i saccheggi, i terremoti, nonché le modifiche seicentesche e la soppressione (1798), il monumento è sopravvissuto e con esso sono vivi i valori per i quali fu costruito.
Il coro ligneo
L'attuale coro ligneo, eseguito nel 1522 da Francesco Giramo, un artista di Abbiategrasso, in sostituzione degli stalli originari, costituisce un interessante esempio di arredo ligneo rinascimentale sia per la struttura compatta e architettonica, modellata secondo gli schemi diffusi dal Bramante in Lombardia, sia per la tecnica delle figurazioni, disegnate con incisioni eseguite con ferro rovente e riempite con una pastiglia scura. Fu luogo di preghiera come evocato dai simboli rappresentati. Sebbene derivati dall'antichità classica secondo il gusto rinascimentale, essi rappresentavano valori spirituali come la generosità dei doni di Dio (il cesto di frutta), l'azione salvifica di Cristo (i pesci) o il protendere a Dio della vita del monaco (sfera...
Read moreLa storia dell'abbazia di Morimondo inizia nel 1134 quando un gruppo di monaci cistercensi provenienti dalla casa madre di Morimond in Francia, che scelsero il luogo sia per via della sua posizione elevata rispetto alla valle del ticinoche per la ricchezza delle acque e la fertilità del territorio.
Maestoso ed elegante edificio, per la sua realizzazione vennero utilizzati mattoni in argilla, prodotti in una fornace costruita dai monaci stessi, poiché nella zona non esistevano cave di pietra e per l'esigenza di utilizzare materiali che si confacessero alla scelta di povertà dell'ordine.
A differenza degli edifici cistercensi tradizionali e benedettini il monastero di Morimondo è costruito su quattro livelli ben visibili sul lato orientale e si trova edificato su un avvallamento.
La sua costruzione venne interrotta più volte, a causa dei numerosi saccheggi che subì la comunità monastica, prima dalle truppe tedesche nel 1161, poi nel 1237 ad opera dei pavesi. Venne terminata solo nel 1296.
Intorno al 1500 venne ricostruito il chiostro, eseguito il rifacimento del portale della sacrestia, e realizzati l'affresco della "Madonna col Bambino" attribuito al Luini del 1515 ed il coro ligneo del 1522. Dovro' tornare a vedere l' interno ,perche era chiusa👍☀️😀✋⛪. Grazie a Dio 🙏 .
16-08-2022 P. S. Sono tornato e ne e' valsa la pena...
Read moreDopo circa 40 minuti d'auto da Milano zona sud, tra strade di campagna così innaturalmente popolate da motociclette ultra chiassose e flotte di ciclisti forti nel branco che proseguendo in parallelo chiaccherando tra loro ostacolando nella totale indifferenza il traffico, siamo arrivati nella bellissima abbazia di Morimondo la cui peculiarità è la storia che la avvolge in ogni mattone. Il borgo è d'altri tempi e nonostante sia cosparso da ampia segnaletica che invita a mantenere un comportamento adeguato, non mancano i maleducati di turno, tra ciclisti che urlano tra loro e persone decisamente poco opportune. Un classico ormai sul territorio: luoghi splendidi per chi li sa apprezzare con la dovuta discrezione e rispetto, oggi giorno, una minoranza. Lo sforzo che viene fatto per sensibilizzare sulla necessità di un'evoluzione sociale da parte dell'organizzazione è evidente e valorizza in modo inopinabile il luogo che oltre all'Abbazia ospita ristoranti e locande di tutto rispetto. Grazioso il negozio "la Gufetteria", ottimo e conveniente il miele di alto livello lì venduto. Un luogo che se osservato con contemplazione educata ci mostra quanto sia bella l'Italia e regala ai più attenti, una nuova voglia...
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