La chiesa di S. Pudenziana è una delle più caratteristiche chiese romaniche di questo lembo estremo dell’Umbria meridionale. Situata a Narni nel mezzo della campagna è senza dubbio opera di artigiani, costruita con materiali rudimentali e di recupero (capitelli, colonne, lapidi e frammenti di pavimento a mosaico) provenienti da costruzioni romane e paleocristiane, per questo si è soliti relegare la chiesa di Santa Pudenziana con la qualifica di preromanica. Il fatto di non possedere la pienezza espressiva di un tipo d’arte è fuori da ogni proposito di imitare le opere maggiori. La data della sua costruzione, non documentata, va collocata fra il 998 e il 1036 e fu probabilmente opera dell’abate Pietro e di suo nipote Adriano. L’abate Pietro era un aquilano, portato in Italia da Gerberto di Aurillac, meglio conosciuto come Papa Silvestro II, maestro di Ottone III, l’Imperatore tedesco era infatti assiduo frequentatore di Narni. La prima citazione sulla chiesa chiamata allora “S. Maria di Visiano” è nei beni del Capitolo della Chiesa di S. Giovenale, elencati nella bolla di Onorio II del 1129, capitolo rappresentato dal priore Pomponio. Di fronte alla pressoché assoluta mancanza di dati documentati non resta che affidarsi ad indizi ricavabili dall’esame della chiesa. Come già specificato essa era dedicata alla Madonna (S. Maria di Visiano) solo dopo vi fu la dedica a Santa Pudenziana, martire, sorella di S. Prassede, tale dedica sorse dal fatto che nelle vicinanze sono stati rinvenuti frammenti di laterizi bollati con il marchio di un certo Pudente, creduto il padre delle due Sante romane. Con l’andare del tempo il luogo fu abbandonato e andò sotto l’amministrazione del curato del castello di Borgheria, poi, col titolo di abbazia in mano di preti o di secolari. Successivamente passò al demanio, che mise in vendita all’asta pubblica sia la chiesa di santa Pudenziana che alcuni appezzamenti di terreno adiacenti. I fratelli Senapa di Narni fecero l’offerta e si aggiudicarono tutto, ma prima che la chiesa fosse alienata il marchese Giovanni Eroli, già regio ispettore degli scavi e monumenti antichi, si prodigò per preservarla e farla custodire dal Municipio. Così la chiesa narnese fu posta fra i monumenti nazionali e ancora oggi è di proprietà del...
Read moreSolo luogo di culto ? Oppure tappa dei cavalieri del tempio? Tanti i segni che ancora oggi sono impressi sull’antica struttura che fanno pensare che in questo posto abbiano fatto tappa i Cavalieri Templari che avevano predilezione per territori intrisi di energie positive o che già erano stati luoghi di culto pagano. Iniziando dalle due tavole scolpite divise da una finestrella sulla facciata della chiesa, che rappresentano il calendario perpetuo della pasqua con il quale si poteva calcolare il giorno preciso in cui cadeva la festività e che richiamano la storia iconografica dei Cavalieri custodi del Santo Graal. All’ingresso poi abbiamo due triplici cinte scolpite nella pietra del vestibolo. Una è rimasta intatta, come se l’incuria del tempo non l’avesse sfiorata, mentre l’altra è deteriorata. Un altro segno molto chiaro è la finestra a forma di croce maltese che ogni anno, nel giorno del solstizio d’estate il 21 giugno, quando il sole tramonta, la chiesa è invasa da una luce rosso intenso che passa da questa apertura. Come a ricordare il sangue versato dai cavalieri dell’ordine, ingiustamente sterminati. Infine una croce fiorata posizionata dietro l’altare e simboli sconosciuti ai più, ai quali però erano molto legati i templari, che amavano lasciare le tracce del loro passaggio attraverso delle incisioni sulla pietra comprensibili solo a...
Read moreLungo il nostro cammino fatto ad inizio Agosto 2025, grazie alla proloco e specialmente nella persona di Alessandro che ci ha aperto le porte di una delle chiese romaniche più suggestive d’Italia, conosciuta ai più come Santa Pudenziana – un tempo Chiesa di Santa Maria in Visciano è un luogo spirituale da non perdere per tutti gli appassionati di arte e storia in visita nell’Umbria meridionale. Da pellegrino,che lungo i suoi viaggi ha trovato molte porte chiuse di chiesette non è scontato trovare persone che amano cosi il proprio territorio da dedicare il loro tempo per aprire una...
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