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The Mole Di Narni — Attraction in Narni

Name
The Mole Di Narni
Description
Nearby attractions
Domus Octavia • Mulino delle conce
Via dello Stabilimento, 13, 05035 Narni TR, Italy
Sorgente della Morica
Località Stifone, 05035 Narni TR, Italy
Nearby restaurants
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Keywords
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The Mole Di Narni things to do, attractions, restaurants, events info and trip planning
The Mole Di Narni
ItalyUmbriaNarniThe Mole Di Narni

Basic Info

The Mole Di Narni

Via dello Stabilimento, 05035 Nera Montoro TR, Italy
4.1(1.3K)
Open 24 hours
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spot

Ratings & Description

Info

Cultural
Adventure
Family friendly
attractions: Domus Octavia • Mulino delle conce, Sorgente della Morica, restaurants:
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Phone
+39 392 511 8539
Website
parcogolenera.it

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Reviews

Nearby attractions of The Mole Di Narni

Domus Octavia • Mulino delle conce

Sorgente della Morica

Domus Octavia • Mulino delle conce

Domus Octavia • Mulino delle conce

4.3

(72)

Open until 8:00 PM
Click for details
Sorgente della Morica

Sorgente della Morica

4.4

(403)

Open 24 hours
Click for details

Things to do nearby

Cook & Eat fresh pasta in an umbrian country house
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Sun, Dec 7 • 10:00 AM
05020, Palombara-Palazzo, Umbria, Italy
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Discover the Truffle Experience, the truffle hunt
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Mon, Dec 8 • 10:00 AM
02049, Torri in Sabina, Lazio, Italy
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Guide and tasting in Umbria
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Sat, Dec 6 • 6:00 PM
05030, Otricoli, Umbria, Italy
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Reviews of The Mole Di Narni

4.1
(1,267)
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5.0
12w

Loved how clear the water was! Lovely to walk alongside the river and dwell on the thought that C.S. Lewis named his world 'Narnia' after this place.

Hannah Brockhaus said: The magical realm of Narnia is the setting of C. S. Lewis' beloved children's book The Lion, the Witch and the Wardrobe. There, four children discover a land of talking animals, mythological creatures, the White Witch, and "the Great Lion:" Aslan.

This Narnia is fictional, but more than 2,000 years ago, when Romans ruled the civilized world, Narnia was a real-life city on the Italian peninsula – and it still exists today.

The ancient hill-town of Narnia, now called Narni, lies in the central Italian region of Umbria, about 50 miles north of Rome. In the city, you can see remnants of the town's extensive history, from its pre-Roman identity as Nequinum, to antique and medieval Narnia, to the present Narni.

Lewis, author of The Chronicles of Narnia, never visited Narni, but he likely knew about the ancient Narnia from reading Roman history, where it is named by such famous writers as Tacitus, Livy, and Pliny the Elder.

In 2009, the town received confirmation of Lewis' knowledge of the place when the Christian author's biographer and former personal secretary, Walter Hooper, gifted Narni's local historian, Giuseppe Fortunati, a copy of a Latin atlas owned by Lewis, on which the Belfast-born author had underlined the town named "Narnia."

Hooper also relayed that Lewis had told him the name on the atlas had inspired him in the writing of his Chronicles. And while the two places aren't the same – it very rarely snows in Narni, for example – there are connections between the imaginary realm and the real-life city that can still be seen today.

One of these connections is the presence of a large stone table, which recalls the stone table in The Lion, the Witch and the Wardrobe, upon which the lion Aslan, a representation of Christ in the book, sacrifices himself to save Edmund, one of the four children in the story.

Found near the Via Flaminia, an ancient road which leads from Rome to the Adriatic Sea, and which also passes by Narni, stands an ancient stone table believed to date from pre-Roman times, and to have been a place of animal, and possibly even human, sacrifice.

The town was founded around 1,000 years before Christ by the Osco-Umbrian people as Nequinum. It was conquered by the Roman Republic in the 4th century BC, and its name was changed to Narnia, after the nearby Nar River.

"Nar," Fortunati told EWTN, "means 'water that flows,'" noting that this may also be a reason why Lewis chose the name for his imaginary land, since "water is the...

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3.0
21w

Il posto è davvero molto bello e suggestivo 🌿, con acqua cristallina e così fredda ❄️ da togliere il fiato all’inizio, ma con un po’ di pazienza ci si abitua e, visto il caldo estremo di questo periodo, diventa davvero piacevole. La sistemazione è il massimo che si possa ottenere: due pedane semicircolari in legno 🪵 dove stendere gli asciugamani, con qualche albero che regala un po’ d’ombra 🌳. Essendo un luogo così bello, è molto frequentato, quindi non è raro non trovare fisicamente posto, soprattutto nel weekend. Le Mole sono pet friendly 🐶, quindi quando ci sono stato ho trovato diversi cani portati dai padroni per passare la giornata all’aperto, anche per fare il bagno insieme. Personalmente non mi dà fastidio, ma chi non gradisce la presenza di cani dovrebbe tenerne conto prima di andare. Una cosa molto importante da sapere prima di partire è che bisogna prenotare e pagare esclusivamente online. Io non avevo prenotato e, arrivato lì, ho dovuto farlo sul momento. Per me non è stato un problema, ma per chi non è abituato a pagare online è un’informazione utile da sapere in anticipo. Un altro aspetto da considerare è che gli ingressi sono organizzati in due turni: dalle 10:00 alle 13:45 e dalle 14:00 alle 18:00 🕒. Io sono andato la mattina e, intorno alle 13:30, hanno iniziato a chiamare per avvisare di prepararsi a lasciare il posto a chi stava aspettando per il turno del pomeriggio. Devo dire che sono abbastanza d’accordo con questa gestione, soprattutto nei weekend: non disponendo di tantissimo spazio, si evitano affollamenti eccessivi che andrebbero a discapito del benessere e della sicurezza di tutti. 🏊‍♂️ A nuoto (anche in controcorrente 😄) sono arrivato all’altro ingresso, detto “Il Mulino”. Anche lì è molto bello e offre più spazio per fermarsi, ma per fare il bagno, secondo me, è meglio la zona delle Mole. L’unico aspetto negativo, a mio avviso, è il prezzo: 8€ a persona per mezza giornata, senza servizi particolari. Capisco e condivido l’idea di far pagare un biglietto, ma un prezzo più equo sarebbe stato intorno ai 4-5€. 8€ per mezza giornata mi sembra un po’ eccessivo e dà la sensazione di voler sfruttare in modo indiscriminato una bellezza naturale… in fondo si tratta pur sempre di un fiume e non di una piscina. Detto questo, consiglio comunque l’esperienza a chi desidera passare una giornata immerso nella natura e rinfrescarsi in un’acqua limpida 💧, godendo di un luogo davvero suggestivo e particolare, perfetto per una pausa rigenerante nelle...

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1.0
22w

Notizie aggiornate al 30 giugno 25. Parlando esplicitamente delle Mole, ovvero dove si è tentati di fare un bagno nelle fredde acque che richiamano scenari tropicali, sappiate che questo è SOLO a pagamento (8€/persona) e SOLO su prenotazione! Trovare su internet un collegamento agevole che porta a questa essenziale informazione, almeno per la mia personale esperienza, è stato arduo anche sotto la guida del personale che presidia "l'ingresso". Per una serie di ragioni, il mio personale giudizio sulla conduzione di questo sito naturalistico, prima gratuito, è altamente deludente e negativo. Quanto sopra a partire dalla gestione del parcheggio, anch'esso a pagamento (5€), che dista circa 300-400 mt dal citato ingresso, dove gli ignari avventori visitatori come me (ma non ero l'unico!) non vengono minimamente avvisati dell'obbligatoria prenotazione per accedere SOLO negli specifici turni predisposti (?). L'area adibita a "solarium" è composta da un declivio semicircolare (quasi totalmente al sole) formato da assi in legno, che permettono di stendere, dove possibile, il proprio asciugamano. Una scaletta in metallo aiuta la discesa nelle (gelide) acque, dove la permanenza è prettamente soggettiva, ma richiama un'immersione nelle acque polari, solo contornate da un ambiente con pochissimo riparo dal sole cocente. Poco prima della fine di ogni turno (durata circa 3h.45) il personale di sorveglianza invita i bagnanti a lasciare l'area, a favore di quelli successivi, già assiepati in fila (soto il sole) per guadagnare una sistemazione favorevole all'interno. Unica "consolazione" alla quale accedere, prima dell'ingresso, una sorta di chiosco dove poter acquistare alimenti/bevande. I cani sono comunque ammessi. In sommario, ritengo che il prezzo richiesto sia oltremodo fuori misura per i servizi offerti (?). Per comparare due aspetti apparentemente in antitesi, una visita a Narni Sotterranea (prenotazione telefonica obbligatoria evidenziata sul loro sito), molto interessante ed istruttiva e condotta da ragazzi veramente preparati e capaci di catturare l'attenzione dei visitatori, raccontando abilmente le storie locali, per una durata di circa 1h.30' costa lo stesso prezzo, 8€! Cultura e natura sullo...

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Simon CopeSimon Cope
Loved how clear the water was! Lovely to walk alongside the river and dwell on the thought that C.S. Lewis named his world 'Narnia' after this place. Hannah Brockhaus said: The magical realm of Narnia is the setting of C. S. Lewis' beloved children's book The Lion, the Witch and the Wardrobe. There, four children discover a land of talking animals, mythological creatures, the White Witch, and "the Great Lion:" Aslan. This Narnia is fictional, but more than 2,000 years ago, when Romans ruled the civilized world, Narnia was a real-life city on the Italian peninsula – and it still exists today. The ancient hill-town of Narnia, now called Narni, lies in the central Italian region of Umbria, about 50 miles north of Rome. In the city, you can see remnants of the town's extensive history, from its pre-Roman identity as Nequinum, to antique and medieval Narnia, to the present Narni. Lewis, author of The Chronicles of Narnia, never visited Narni, but he likely knew about the ancient Narnia from reading Roman history, where it is named by such famous writers as Tacitus, Livy, and Pliny the Elder. In 2009, the town received confirmation of Lewis' knowledge of the place when the Christian author's biographer and former personal secretary, Walter Hooper, gifted Narni's local historian, Giuseppe Fortunati, a copy of a Latin atlas owned by Lewis, on which the Belfast-born author had underlined the town named "Narnia." Hooper also relayed that Lewis had told him the name on the atlas had inspired him in the writing of his Chronicles. And while the two places aren't the same – it very rarely snows in Narni, for example – there are connections between the imaginary realm and the real-life city that can still be seen today. One of these connections is the presence of a large stone table, which recalls the stone table in The Lion, the Witch and the Wardrobe, upon which the lion Aslan, a representation of Christ in the book, sacrifices himself to save Edmund, one of the four children in the story. Found near the Via Flaminia, an ancient road which leads from Rome to the Adriatic Sea, and which also passes by Narni, stands an ancient stone table believed to date from pre-Roman times, and to have been a place of animal, and possibly even human, sacrifice. The town was founded around 1,000 years before Christ by the Osco-Umbrian people as Nequinum. It was conquered by the Roman Republic in the 4th century BC, and its name was changed to Narnia, after the nearby Nar River. "Nar," Fortunati told EWTN, "means 'water that flows,'" noting that this may also be a reason why Lewis chose the name for his imaginary land, since "water is the source of life."
Simone De CristofaroSimone De Cristofaro
Il posto è davvero molto bello e suggestivo 🌿, con acqua cristallina e così fredda ❄️ da togliere il fiato all’inizio, ma con un po’ di pazienza ci si abitua e, visto il caldo estremo di questo periodo, diventa davvero piacevole. La sistemazione è il massimo che si possa ottenere: due pedane semicircolari in legno 🪵 dove stendere gli asciugamani, con qualche albero che regala un po’ d’ombra 🌳. Essendo un luogo così bello, è molto frequentato, quindi non è raro non trovare fisicamente posto, soprattutto nel weekend. Le Mole sono pet friendly 🐶, quindi quando ci sono stato ho trovato diversi cani portati dai padroni per passare la giornata all’aperto, anche per fare il bagno insieme. Personalmente non mi dà fastidio, ma chi non gradisce la presenza di cani dovrebbe tenerne conto prima di andare. Una cosa molto importante da sapere prima di partire è che bisogna prenotare e pagare esclusivamente online. Io non avevo prenotato e, arrivato lì, ho dovuto farlo sul momento. Per me non è stato un problema, ma per chi non è abituato a pagare online è un’informazione utile da sapere in anticipo. Un altro aspetto da considerare è che gli ingressi sono organizzati in due turni: dalle 10:00 alle 13:45 e dalle 14:00 alle 18:00 🕒. Io sono andato la mattina e, intorno alle 13:30, hanno iniziato a chiamare per avvisare di prepararsi a lasciare il posto a chi stava aspettando per il turno del pomeriggio. Devo dire che sono abbastanza d’accordo con questa gestione, soprattutto nei weekend: non disponendo di tantissimo spazio, si evitano affollamenti eccessivi che andrebbero a discapito del benessere e della sicurezza di tutti. 🏊‍♂️ A nuoto (anche in controcorrente 😄) sono arrivato all’altro ingresso, detto “Il Mulino”. Anche lì è molto bello e offre più spazio per fermarsi, ma per fare il bagno, secondo me, è meglio la zona delle Mole. L’unico aspetto negativo, a mio avviso, è il prezzo: 8€ a persona per mezza giornata, senza servizi particolari. Capisco e condivido l’idea di far pagare un biglietto, ma un prezzo più equo sarebbe stato intorno ai 4-5€. 8€ per mezza giornata mi sembra un po’ eccessivo e dà la sensazione di voler sfruttare in modo indiscriminato una bellezza naturale… in fondo si tratta pur sempre di un fiume e non di una piscina. Detto questo, consiglio comunque l’esperienza a chi desidera passare una giornata immerso nella natura e rinfrescarsi in un’acqua limpida 💧, godendo di un luogo davvero suggestivo e particolare, perfetto per una pausa rigenerante nelle giornate più calde.
Geraldine AureliGeraldine Aureli
Eravamo in 4 nel giorno di San Pietro e Paolo ovvero 29 giugno presso la Mole di Narni. Essendo un giorno di festa il luogo non era troppo affollato. Il posto è abbastanza raggiungibile con la macchina anche se non vi è proprio un ampio parcheggio quindi se dovesse riempirsi ci sarebbero difficoltà credo. Accanto all'entrata vi è una sorta di chiosco che offre cibo e bevande con tavolini vista fiume ma noi non l'abbiamo provato. Consiglio di venire con cibo proprio perchè escluso il chiosco intorno non c'è altro. Per accedere al fiume alcune transenne delimitavano l'entrata (non ho capito se l'area non è accessibile o si ma senza balneazione. Ci sono molti dubbi al riguardo e articoli in merito) quindi consiglio scarpe comode. Il bagnasciugha del fiume è una struttura in legno e ferro che permette di stendere i propri teli e prendere il sole. Essendo un luogo senza sabbia e un pò scivolo consiglio di indossare le scarpe da scoglio per proteggere i propri piedi in fase di salita e discesa dal bagnasciugha e per evitare di scivolare. L'acqua è bellissima ma gelata! Quindi aspettatevi un bagno gelato ma rigenerante! Qualcuno tende a tuffarsi dalle ringhiere del bagnasciugha ma lo sconsiglio perchè l'acqua tende in poco tempo ad aumentare e diminuire e si rischia di urtare contro i sassi nel fondale. Essendo un posto molto selvaggio consiglio di portare un repellente insetti, protezione solare un capello per proteggersi dal sole perchè non ci sono servizi ne di lettini o ombrelloni. Chi crede di trovare una struttura attrezzata o comoda si sbaglia. Il posto è molto "selvaggio" e scomodo ma la bellezza dell'acqua ripaga :)
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Loved how clear the water was! Lovely to walk alongside the river and dwell on the thought that C.S. Lewis named his world 'Narnia' after this place. Hannah Brockhaus said: The magical realm of Narnia is the setting of C. S. Lewis' beloved children's book The Lion, the Witch and the Wardrobe. There, four children discover a land of talking animals, mythological creatures, the White Witch, and "the Great Lion:" Aslan. This Narnia is fictional, but more than 2,000 years ago, when Romans ruled the civilized world, Narnia was a real-life city on the Italian peninsula – and it still exists today. The ancient hill-town of Narnia, now called Narni, lies in the central Italian region of Umbria, about 50 miles north of Rome. In the city, you can see remnants of the town's extensive history, from its pre-Roman identity as Nequinum, to antique and medieval Narnia, to the present Narni. Lewis, author of The Chronicles of Narnia, never visited Narni, but he likely knew about the ancient Narnia from reading Roman history, where it is named by such famous writers as Tacitus, Livy, and Pliny the Elder. In 2009, the town received confirmation of Lewis' knowledge of the place when the Christian author's biographer and former personal secretary, Walter Hooper, gifted Narni's local historian, Giuseppe Fortunati, a copy of a Latin atlas owned by Lewis, on which the Belfast-born author had underlined the town named "Narnia." Hooper also relayed that Lewis had told him the name on the atlas had inspired him in the writing of his Chronicles. And while the two places aren't the same – it very rarely snows in Narni, for example – there are connections between the imaginary realm and the real-life city that can still be seen today. One of these connections is the presence of a large stone table, which recalls the stone table in The Lion, the Witch and the Wardrobe, upon which the lion Aslan, a representation of Christ in the book, sacrifices himself to save Edmund, one of the four children in the story. Found near the Via Flaminia, an ancient road which leads from Rome to the Adriatic Sea, and which also passes by Narni, stands an ancient stone table believed to date from pre-Roman times, and to have been a place of animal, and possibly even human, sacrifice. The town was founded around 1,000 years before Christ by the Osco-Umbrian people as Nequinum. It was conquered by the Roman Republic in the 4th century BC, and its name was changed to Narnia, after the nearby Nar River. "Nar," Fortunati told EWTN, "means 'water that flows,'" noting that this may also be a reason why Lewis chose the name for his imaginary land, since "water is the source of life."
Simon Cope

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Il posto è davvero molto bello e suggestivo 🌿, con acqua cristallina e così fredda ❄️ da togliere il fiato all’inizio, ma con un po’ di pazienza ci si abitua e, visto il caldo estremo di questo periodo, diventa davvero piacevole. La sistemazione è il massimo che si possa ottenere: due pedane semicircolari in legno 🪵 dove stendere gli asciugamani, con qualche albero che regala un po’ d’ombra 🌳. Essendo un luogo così bello, è molto frequentato, quindi non è raro non trovare fisicamente posto, soprattutto nel weekend. Le Mole sono pet friendly 🐶, quindi quando ci sono stato ho trovato diversi cani portati dai padroni per passare la giornata all’aperto, anche per fare il bagno insieme. Personalmente non mi dà fastidio, ma chi non gradisce la presenza di cani dovrebbe tenerne conto prima di andare. Una cosa molto importante da sapere prima di partire è che bisogna prenotare e pagare esclusivamente online. Io non avevo prenotato e, arrivato lì, ho dovuto farlo sul momento. Per me non è stato un problema, ma per chi non è abituato a pagare online è un’informazione utile da sapere in anticipo. Un altro aspetto da considerare è che gli ingressi sono organizzati in due turni: dalle 10:00 alle 13:45 e dalle 14:00 alle 18:00 🕒. Io sono andato la mattina e, intorno alle 13:30, hanno iniziato a chiamare per avvisare di prepararsi a lasciare il posto a chi stava aspettando per il turno del pomeriggio. Devo dire che sono abbastanza d’accordo con questa gestione, soprattutto nei weekend: non disponendo di tantissimo spazio, si evitano affollamenti eccessivi che andrebbero a discapito del benessere e della sicurezza di tutti. 🏊‍♂️ A nuoto (anche in controcorrente 😄) sono arrivato all’altro ingresso, detto “Il Mulino”. Anche lì è molto bello e offre più spazio per fermarsi, ma per fare il bagno, secondo me, è meglio la zona delle Mole. L’unico aspetto negativo, a mio avviso, è il prezzo: 8€ a persona per mezza giornata, senza servizi particolari. Capisco e condivido l’idea di far pagare un biglietto, ma un prezzo più equo sarebbe stato intorno ai 4-5€. 8€ per mezza giornata mi sembra un po’ eccessivo e dà la sensazione di voler sfruttare in modo indiscriminato una bellezza naturale… in fondo si tratta pur sempre di un fiume e non di una piscina. Detto questo, consiglio comunque l’esperienza a chi desidera passare una giornata immerso nella natura e rinfrescarsi in un’acqua limpida 💧, godendo di un luogo davvero suggestivo e particolare, perfetto per una pausa rigenerante nelle giornate più calde.
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Eravamo in 4 nel giorno di San Pietro e Paolo ovvero 29 giugno presso la Mole di Narni. Essendo un giorno di festa il luogo non era troppo affollato. Il posto è abbastanza raggiungibile con la macchina anche se non vi è proprio un ampio parcheggio quindi se dovesse riempirsi ci sarebbero difficoltà credo. Accanto all'entrata vi è una sorta di chiosco che offre cibo e bevande con tavolini vista fiume ma noi non l'abbiamo provato. Consiglio di venire con cibo proprio perchè escluso il chiosco intorno non c'è altro. Per accedere al fiume alcune transenne delimitavano l'entrata (non ho capito se l'area non è accessibile o si ma senza balneazione. Ci sono molti dubbi al riguardo e articoli in merito) quindi consiglio scarpe comode. Il bagnasciugha del fiume è una struttura in legno e ferro che permette di stendere i propri teli e prendere il sole. Essendo un luogo senza sabbia e un pò scivolo consiglio di indossare le scarpe da scoglio per proteggere i propri piedi in fase di salita e discesa dal bagnasciugha e per evitare di scivolare. L'acqua è bellissima ma gelata! Quindi aspettatevi un bagno gelato ma rigenerante! Qualcuno tende a tuffarsi dalle ringhiere del bagnasciugha ma lo sconsiglio perchè l'acqua tende in poco tempo ad aumentare e diminuire e si rischia di urtare contro i sassi nel fondale. Essendo un posto molto selvaggio consiglio di portare un repellente insetti, protezione solare un capello per proteggersi dal sole perchè non ci sono servizi ne di lettini o ombrelloni. Chi crede di trovare una struttura attrezzata o comoda si sbaglia. Il posto è molto "selvaggio" e scomodo ma la bellezza dell'acqua ripaga :)
Geraldine Aureli

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